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Quando i manuali di kite dicono "non andare più al largo di quanto non sarai in grado di nuotare indietro" ....ci facciamo le spallucce e diciamo "massì, un km? lo faccio in scioltezza, e poi ho il salvagente, il casco...il gps..."
Vi racconto che cavolo di esperienza ho vissuto ieri mattina a Vada, appena riesco carico anche il filmato, nonostante la GoPro tenda ad appiattire e semplificare TUTTO tranne la velocità.
Vento di Ponente, che tenta di girare verso nord, RAFFICATISSIMO, la media registrata a riva con il Windmaster è 25-26nodi, le raffiche 31-33, con cali a 18.... Onda molto grossa ma sporca, incasinata dal chop, schiuma dappertutto, zone di corrente fortissima.
Armo la 7, perchè la 5 che ho mi piace meno e con quel tipo di mare...ci vuole potenza.
Esco e mi trovo subito a disagio, il vento è un'esplosione continua, mi strattona, visto il casino di mare che c'è sono costretto a proceder col freno a mano tirato, pianissimo, se prendo velocità poi vado dietro la vela ed esplodo.
Raggiungo le onde un pò più pulite e accenno una surfata.. uno due..cado, la raffica mi tira verso l'alto, non posso muovere la vela ne abbassarla e ci sono sempre sotto..che schifo! Quando il vento buca però sono potenziato giusto...continuo alla ricerca di onde pulite, affascinato dalla dimensione delle bestie in arrivo là al largo. ERRORE
Siamo pochissimi in acqua, per una mattinata così a Vada... seguo due che mi sembrano conoscere il posto e la condizione, mi accodo 200mt dietro sul bordo ad uscire. Attraverso una zona dove le onde sono un macello, grosse ma chiudono e sono costretto a scappare alla poggia parallelo, per non farmi travolgere, facendo lo slalom per proseguire, non considero che gli altri han già strambato per tornare indietro, ma io non posso farlo: sono in una zona dove il vento è costantemente in bomba, ho finito il depower ma sono costretto alla massima attenzione nei movimenti e accelerazioni, soprattutto: la corrente è come un fiume bianco che spinge verso il largo, le onde inaffrontabili, arrivano da ovest e anche da nord, con 35 nodi non riesco ad andare avanti, la corrente mi porta verso la vela...mamma mia dove mi son cacciato!!! Per uscirne DEVO PROSEGUIRE!
Dopo poco difatti incrocio lo scambio delle acque tra la baia Solvay e il Tirreno! Che bel colore.. è come dove 2 fiumi si incontrano, la riga è quasi netta!!
Le onde però sono montagne, non nascondo che sono un pò preoccupato, non voglio azzardare misure in metri o fare come i pescatori... semplicemente arrivano delle colline d'acqua veloci, molto ma molto più alte di me, molto più alte di qualsiasi mareggiata ho mai preso. Nascondono tutto alla vista, sia quando arrivano che quando passano.
Mi fermo e giro indietro di corsa. Avevo pianificato di tornare passando sopravvento al primo break, quello al largo, dove mi ero trovato a fuggire prima... Altro che surfare.
Riparto più veloce che posso senza perdere il controllo, ma non faccio molta strada che sono dove le onde ribollono, ruotano e mi arrivano anche di fronte
ma alte! Ne salto una, poi un'altra... in un istante che stanotte mi sono sognato più volte precipita tutto:
Sopravvento, al traverso, dietro quell'onda che ho saltato c'è UNA MOSTRUOSITA', la vedo con la coda dell'occhio che inizia a "vibrare" bianco in cima, una casa mi sta per travolgere.
Brivido nella schiena, mi si stringe lo stomaco.
Forse perchè da tutta la mattina così sovrainvelato che buttarsi alla poggia equivaleva ad esplodere subito, forse perchè paralizzato dalla paura... l'unica cosa che ho pensato è stata risalire l'onda più possibile e puntare avanti verso la parte più bassa che già sta rompendo per scavalcarla
D'un tratto dolore e buio. Un peso enorme mi annichilisce sott'acqua, schiacciandomi testa e schiena, apro gli occhi ed è buio marrone, rotolo, sento scapparmi la tavola dai piedi, tiro la barra e la tengo dritta neutra davanti a me...mi manca l'aria..mi manca l'aria...non resito aiuto soffoco!! E torno fuori all'improvviso, tanto per vedere la vela molle appoggiarsi all'acqua...respironeee...aaaarrghh!!! bevo e ritorno sotto, un tirone pazzesco che continua e continua..di nuovo senz'aria.... o c***o vuoi vedere che m'annego? Ma sto veramente per annegare?? Luce aria.. un'attimo di tregua, pochi secondi in cui mi affanno a tentare di alzare la vela
non si capisce più niente, sono in affanno, bevo, non capisco più un c***o ma riesco a fare sollevare la vela su un tip, ma è rigirata dentro tutto...altra ondata che mi travolge e tiene sotto, fortuna non prende la vela! Sono lontanissimo (GPS poi dirà un km)da riva completamente senza fiato ne forze, fatico a respirare, tossisco sputo bevo... senza tavola (considerazione sul leash!) ho il salvagente ma qui le onde sono ben oltre i 2mt e fanno il tubetto, mi travolgono e buttan sotto inesorabili, la mia testa dice "non mollare la vela, sei solo, è l'unica speranza o qui ci anneghiamo davvero", provo (da stupido) a tirarla a me, a farla risollevare...ma ormai è rigirata, loopata, ingarbugliata..un altra onda mi prende e poi riprende il kite, di nuovo e più che mai provo la sensazione di dover annegare.
Da dietro spunta uno dei due ragazzi che seguivo e mi urla qualcosa, prima che un'onda mi tiri giù... fanculo, ebbasta!! sgancio! Riemergo e...puttanazza il leash!!! Un tirone bestia dalla schiena all'indietro e sotto, un male boia alle costole e sono trascinato sotto per il leash...dov'è dov'è dov'è rompiti rompiti noooo lo trovo e lo sgancio aiuto!! Adesso sono alla frutta, il ragazzo mi supera e mi dice di attaccarsi a lui... provo ma non riesco più a nuotare, ho bevuto di nuovo e m'è andata per traverso, alla fine allungo la mano e mi prende, mi attacco e partiamo a razzo verso riva...
Ma non è così facile come sembra, il vento e le onde son ancora lì...droppiamo giù per un muro da 2metri e cadiamo tutti e due, lo perdo...son troppo sopravvento non riesco a raggiungerlo a nuoto.. lo vedo disperato...sapesse quanto lo sono io!
Da dietro compare il suo amico
sempre sia lodato!!Capisce la situazione un pò pesa e decide di passarmi il surfino legato per il leash, mi appoggio lì e mi tengo a lui, spiaggiamo in body drag, non li ringrazierò mai abbastanza, gli dico "vi devo la vita"..non ci credono ma io si, sono sincero.
Il primo mi recupera la tavola che è scesa ma bloccata in un punto davanti al canale di scolo dove la corrente porta fuori.
Vedo la vela che ogni tanto fa una capriola e vola un pò verso riva... corro, sottovento un mare di ragazzini, una torretta di bagnino... un ragazzo entra in mare convinto di prender la vela... corro con le mie ultime forze, non voglio si faccia male!!
La vela niente di niente, ho messo in chiaro i cavi in 5 minuti ed era ok, la tavola si è fatta un unghiata sotto, superficiale...pazienza. Io, senza quei 2 grandi che si son presi un sacco di rischi per arrivare a salvarmi, non so come sarei finito. Forse ce l'avrei fatta. Ma davvero, per una volta...ho avuto attimi in cui ho smesso di crederci!
Riposato, mangiato e bevuto..son ripartito... ma mai esterno, mai più la da solo.
Di tornare a nuoto senza vento...mi è successo, 500mt 600...roba simile, d'estate, con la tavola come appoggio e la vela, mare liscio come l'olio. Ora, condizioni come ieri non si trovano tutti i giorni (per fortuna) ma pensateci. 500mt in mare, con onde e vento...non sono tanti, SONO TROPPI.
Passare dal divertimento alla disperazione è un'istante, spesso...non capiamo neppure perchè.
Uscire sovrainvelati...è una cazzata. Farlo con le onde...un mezzo suicidio. Alcune situazioni non hanno "uscite di sicurezza", libero dalla vela con salvagente e muta intera, sentirsi trattenuto ugualmente sott'acqua così a lungo da sentirsi soffocare...è una di quelle. Fatevi un km così. Magari.... CON LA STAGNA
