Maui chronicles 2014
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Re: Maui chronicles 2014
...and happy Halloween!
Aloha and Godspeed
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Kazuma Hawaii
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Re: Maui chronicles 2014
Kanaha classic! Quando le condizioni di onda sono solide, Il break chiamato Lowers è, secondo gli intenditori, uno dei migliori di tutte le isole Hawaii, almeno per la pratica del windsurfing. Ho’okipa, Lanes, Kuau, Sprecks, offrono sì condizioni di onda spesso più ripida ed alta ma nessuno di essi consente, come a Kanaha di effettuare oltre otto bottom tuns sulla stessa onda. Inoltre, nelle swell più grandi, l’onda di Kanaha sa essere molto impegnativa, ripida e pericolosa dato il basso fondale.
Amo questo spot ed insieme a Kuau (poco distante da Ho’okipa) costituisce uno dei miei break preferiti per la pratica del windsurfing. Oggi la swell da nord genera a Lowers onde superiori ai quattro metri, in alcuni casi overmast, le pareti liquide sono estremamente liscie, smooth e solo nei set più grandi tendono a divenire un pelino close out. La prima surfata mi fa capire subito quanto siano fantastiche queste condizioni. La imposto accanto al canale sulla destra scegliendo la quarta onda di un grande set e dopo sette bottom mi trovo a Naish beach.....potrei proseguire fino a Ka’a Point ma esco dall’onda poichè se commettessi errori il pericoloso bassissimo reef “the boneyard” mi aspetterebbe famelico!
Con la Goya Fringe 5,3 sono invelato il giusto in surfata ma plano raramente quando esco. Alcuni incidenti a kiters e windsurfisti (un ragazzo italiano si è causato una ferita da 15 punti...) testimoniano quanto questa giornata sia impegnativa. I lifeguards escono spesso per recuperare i malcapitati. Domani i manager dei surf shop di Maui e dei riparatori di tavole, vele ed ali sorrideranno! Avendo vissuto giornate nelle quali Lowers era gigante, so perfettamente cosa fare e quando farlo. Alla fine della session ho collezionato solo un brutto wipe out toppando malamente un aerial ma non ha comportato alcuna rottura nonostante la successiva frullata nell’ultima onda del set.
Parlando di altro ho notato che a Kahului, lungo la Hana HWY ha aperto un nuovo kiteshop della Wainman. Lo visiterò presto, ho anche la sensazione che lì siano disponibili le ali strutless Cloud. Quello che ho visto fare nei primi giorni con gli hydrofoil ha del fantastico. Tornerò sull’argomento. Anche i locals con i piccolissimi Cloud e delle tavole crossover (surfino/Alana) ne combinano di tutti i colori....davvero bravi! Inoltre c’è un foil rosso piccolissimo che svolazza nei cieli di Kanaha. Non riesco a capire quale sia il brand ma posso assicurarvi che in aria è solido come una roccia! Riporto la foto nelle immagini.
Aloha and Godspeed
PS: ieri attacco di squalo tigre ai danni di un surfista nelle acque di Big Island, anche in questo caso, tavola morsa, mano ferita e....beh, è andata bene
Amo questo spot ed insieme a Kuau (poco distante da Ho’okipa) costituisce uno dei miei break preferiti per la pratica del windsurfing. Oggi la swell da nord genera a Lowers onde superiori ai quattro metri, in alcuni casi overmast, le pareti liquide sono estremamente liscie, smooth e solo nei set più grandi tendono a divenire un pelino close out. La prima surfata mi fa capire subito quanto siano fantastiche queste condizioni. La imposto accanto al canale sulla destra scegliendo la quarta onda di un grande set e dopo sette bottom mi trovo a Naish beach.....potrei proseguire fino a Ka’a Point ma esco dall’onda poichè se commettessi errori il pericoloso bassissimo reef “the boneyard” mi aspetterebbe famelico!
Con la Goya Fringe 5,3 sono invelato il giusto in surfata ma plano raramente quando esco. Alcuni incidenti a kiters e windsurfisti (un ragazzo italiano si è causato una ferita da 15 punti...) testimoniano quanto questa giornata sia impegnativa. I lifeguards escono spesso per recuperare i malcapitati. Domani i manager dei surf shop di Maui e dei riparatori di tavole, vele ed ali sorrideranno! Avendo vissuto giornate nelle quali Lowers era gigante, so perfettamente cosa fare e quando farlo. Alla fine della session ho collezionato solo un brutto wipe out toppando malamente un aerial ma non ha comportato alcuna rottura nonostante la successiva frullata nell’ultima onda del set.
Parlando di altro ho notato che a Kahului, lungo la Hana HWY ha aperto un nuovo kiteshop della Wainman. Lo visiterò presto, ho anche la sensazione che lì siano disponibili le ali strutless Cloud. Quello che ho visto fare nei primi giorni con gli hydrofoil ha del fantastico. Tornerò sull’argomento. Anche i locals con i piccolissimi Cloud e delle tavole crossover (surfino/Alana) ne combinano di tutti i colori....davvero bravi! Inoltre c’è un foil rosso piccolissimo che svolazza nei cieli di Kanaha. Non riesco a capire quale sia il brand ma posso assicurarvi che in aria è solido come una roccia! Riporto la foto nelle immagini.
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PS: ieri attacco di squalo tigre ai danni di un surfista nelle acque di Big Island, anche in questo caso, tavola morsa, mano ferita e....beh, è andata bene
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Re: Maui chronicles 2014
Kanaha classic! Quando le condizioni di onda sono solide, Il break chiamato Lowers è, secondo gli intenditori, uno dei migliori di tutte le isole Hawaii, almeno per la pratica del windsurfing. Ho’okipa, Lanes, Kuau, Sprecks, offrono sì condizioni di onda spesso più ripida ed alta ma nessuno di essi consente, come a Kanaha di effettuare oltre otto bottom tuns sulla stessa onda. Inoltre, nelle swell più grandi, l’onda di Kanaha sa essere molto impegnativa, ripida e pericolosa dato il basso fondale.
Amo questo spot ed insieme a Kuau (poco distante da Ho’okipa) costituisce uno dei miei break preferiti per la pratica del windsurfing. Oggi la swell da nord genera a Lowers onde superiori ai quattro metri, in alcuni casi overmast, le pareti liquide sono estremamente liscie, smooth e solo nei set più grandi tendono a divenire un pelino close out. La prima surfata mi fa capire subito quanto siano fantastiche queste condizioni. La imposto accanto al canale sulla destra scegliendo la quarta onda di un grande set e dopo sette bottom mi trovo a Naish beach.....potrei proseguire fino a Ka’a Point ma esco dall’onda poichè se commettessi errori il pericoloso bassissimo reef “the boneyard” mi aspetterebbe famelico!
Con la Goya Fringe 5,3 sono invelato il giusto in surfata ma plano raramente quando esco. Alcuni incidenti a kiters e windsurfisti (un ragazzo italiano si è causato una ferita da 15 punti...) testimoniano quanto questa giornata sia impegnativa. I lifeguards escono spesso per recuperare i malcapitati. Domani i manager dei surf shop di Maui e dei riparatori di tavole, vele ed ali sorrideranno! Avendo vissuto giornate nelle quali Lowers era gigante, so perfettamente cosa fare e quando farlo. Alla fine della session ho collezionato solo un brutto wipe out toppando malamente un aerial ma non ha comportato alcuna rottura nonostante la successiva frullata nell’ultima onda del set.
Parlando di altro ho notato che a Kahului, lungo la Hana HWY ha aperto un nuovo kiteshop della Wainman. Lo visiterò presto, ho anche la sensazione che lì siano disponibili le ali strutless Cloud. Quello che ho visto fare nei primi giorni con gli hydrofoil ha del fantastico. Tornerò sull’argomento. Anche i locals con i piccolissimi Cloud e delle tavole crossover (surfino/Alana) ne combinano di tutti i colori....davvero bravi! Inoltre c’è un foil rosso piccolissimo che svolazza nei cieli di Kanaha. Non riesco a capire quale sia il brand ma posso assicurarvi che in aria è solido come una roccia! Riporto la foto nelle immagini.
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PS: ieri attacco di squalo tigre ai danni di un surfista nelle acque di Big Island, anche in questo caso, tavola morsa, mano ferita e....beh, è andata bene
Amo questo spot ed insieme a Kuau (poco distante da Ho’okipa) costituisce uno dei miei break preferiti per la pratica del windsurfing. Oggi la swell da nord genera a Lowers onde superiori ai quattro metri, in alcuni casi overmast, le pareti liquide sono estremamente liscie, smooth e solo nei set più grandi tendono a divenire un pelino close out. La prima surfata mi fa capire subito quanto siano fantastiche queste condizioni. La imposto accanto al canale sulla destra scegliendo la quarta onda di un grande set e dopo sette bottom mi trovo a Naish beach.....potrei proseguire fino a Ka’a Point ma esco dall’onda poichè se commettessi errori il pericoloso bassissimo reef “the boneyard” mi aspetterebbe famelico!
Con la Goya Fringe 5,3 sono invelato il giusto in surfata ma plano raramente quando esco. Alcuni incidenti a kiters e windsurfisti (un ragazzo italiano si è causato una ferita da 15 punti...) testimoniano quanto questa giornata sia impegnativa. I lifeguards escono spesso per recuperare i malcapitati. Domani i manager dei surf shop di Maui e dei riparatori di tavole, vele ed ali sorrideranno! Avendo vissuto giornate nelle quali Lowers era gigante, so perfettamente cosa fare e quando farlo. Alla fine della session ho collezionato solo un brutto wipe out toppando malamente un aerial ma non ha comportato alcuna rottura nonostante la successiva frullata nell’ultima onda del set.
Parlando di altro ho notato che a Kahului, lungo la Hana HWY ha aperto un nuovo kiteshop della Wainman. Lo visiterò presto, ho anche la sensazione che lì siano disponibili le ali strutless Cloud. Quello che ho visto fare nei primi giorni con gli hydrofoil ha del fantastico. Tornerò sull’argomento. Anche i locals con i piccolissimi Cloud e delle tavole crossover (surfino/Alana) ne combinano di tutti i colori....davvero bravi! Inoltre c’è un foil rosso piccolissimo che svolazza nei cieli di Kanaha. Non riesco a capire quale sia il brand ma posso assicurarvi che in aria è solido come una roccia! Riporto la foto nelle immagini.
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PS: ieri attacco di squalo tigre ai danni di un surfista nelle acque di Big Island, anche in questo caso, tavola morsa, mano ferita e....beh, è andata bene
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Re: Maui chronicles 2014
Scusate se in questi primi giorni vi parlo spesso di windsurf ma devo riconoscerlo, cospargendomi il capo di cenere: la surfata con il windsurf la ritengo più appagante e diretta di quella con il kite. Ovviamente è un parere personale e non pretendo che venga condiviso.
Kanaha suergusty! Qui a Maui il trade wind offre un nitido esempio della sua forza (42 mph di gust). I set grandi sono distanziati e sfiorano un albero di windsurf di altezza ma, a differenza di ieri, il vento è nucleare e side off. In ogni surfata è necessario porre moltissima attenzione per non arrivare sul lip fuori controllo. Anche oggi esco con il windsurf, se lo avessi fatto in kite avrei avuto bisogno di un 6.
Il divertimento non è certo mancato ma dopo due ore sono cotto e devo uscire dall’acqua. Di certo sono condizioni che non amo, nè con il windsurf nè tantomeno con il kite poichè la totale soprainvelatura di raffica rende tutto estremamente più complicato.
Ieri, al termine delle prime heat del contest PWA (Professional Windsurfing Association), lo zio Robby Naish si è qualificato quinto perdendo solo contro due fortissimi rider, attualmente nr. 1 e 2 nel ranking, la cui età sommata fa la sua! Peccato che in queste competizioni vengano giudicate manovre sull’onda che ricordano manovre freestyle, altrimenti nel puro wave riding il grande Robby avrebbe impartito una vera lezione a questi giovincelli.
Li vorrei vedere in condizioni double mast......penso che lo zio se li divorerebbe a colazione!
Tra alcuni giorni la North Shore potrebbe essere raggiunta da una swell gigante (21 sec. di periodo) e qui già l’adrenalina scorre a fiumi!
Aloha and Godspeed
PS: oggi uscita piuttosto impegnativa con la Naish Skater ed il Naish Pivot 8...easterly supergusty ed offshore, davvero un gran casino!
Presto vi parlerò della tavola Kazuma kite Tanto 5,4 che mi ha shapato il grande Matt Kinoshyta.....devo incollare il pad e poi ve la mostro indicandovi le carateristiche.
Kanaha suergusty! Qui a Maui il trade wind offre un nitido esempio della sua forza (42 mph di gust). I set grandi sono distanziati e sfiorano un albero di windsurf di altezza ma, a differenza di ieri, il vento è nucleare e side off. In ogni surfata è necessario porre moltissima attenzione per non arrivare sul lip fuori controllo. Anche oggi esco con il windsurf, se lo avessi fatto in kite avrei avuto bisogno di un 6.
Il divertimento non è certo mancato ma dopo due ore sono cotto e devo uscire dall’acqua. Di certo sono condizioni che non amo, nè con il windsurf nè tantomeno con il kite poichè la totale soprainvelatura di raffica rende tutto estremamente più complicato.
Ieri, al termine delle prime heat del contest PWA (Professional Windsurfing Association), lo zio Robby Naish si è qualificato quinto perdendo solo contro due fortissimi rider, attualmente nr. 1 e 2 nel ranking, la cui età sommata fa la sua! Peccato che in queste competizioni vengano giudicate manovre sull’onda che ricordano manovre freestyle, altrimenti nel puro wave riding il grande Robby avrebbe impartito una vera lezione a questi giovincelli.
Li vorrei vedere in condizioni double mast......penso che lo zio se li divorerebbe a colazione!
Tra alcuni giorni la North Shore potrebbe essere raggiunta da una swell gigante (21 sec. di periodo) e qui già l’adrenalina scorre a fiumi!
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PS: oggi uscita piuttosto impegnativa con la Naish Skater ed il Naish Pivot 8...easterly supergusty ed offshore, davvero un gran casino!
Presto vi parlerò della tavola Kazuma kite Tanto 5,4 che mi ha shapato il grande Matt Kinoshyta.....devo incollare il pad e poi ve la mostro indicandovi le carateristiche.
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Re: Maui chronicles 2014
Ieri prima session con il Naish Pivot 12 e, per mio fratello Marco, con il North Dice 12 in condizioni di vento inizialmente super leggero. In quel frangente solo gli HF erano in acqua! La nostra abitudine al vento leggero emerge prepotentemente. Dopo mezz'ora il vento aumenta e....beh, ve ne parlerò un'altra volta.
Quattro giorni fa ancora una appagante windsurfing session a Kanaha. Certo, le condizioni sono differenti da quelle dei primi giorni con alcuni set logo, raramente anche superiori, ed il trade wind piuttosto gusty (rafficato) che oscilla tra le 20 e le 35 mph. In questi casi è mandatorio scegliere una delle ultime onde poichè quelle precedenti “puliscono” la superficie dal fastidioso chop. Un pò per fortuna un pò per istinto riesco a prendere una bella onda, la migliore della session, ed a surfarla pressochè da solo raggiungendo i cinque bottom turns. Un kiter sottovento rispetta le regole di precedenza uscendo dall’onda durante l’up turn di avvicinamento ad esso, potete osservare l’immagine di questo momento.
Dal punto di vista windsurfistico le attrezzature più usate sono tavole Goya, Quatro e vele Goya, seguono Naish e molto distanziati altri brand. Il velaio della Goya sails con il quale ho parlato delle nuove Fringe a tre stecche, Jason Diffin, sta facendo un ottimo lavoro e va molto fiero di questa sua ultima creazione. Anche Keith Teboul della Quatro sta per introdurre in commercio tavole molto innovative. Mi ha dato un prototipo di un wave trifin che spero di provare presto. Molto più tradizionali le tavole del buon zio Robby, meno compatte e dalle linee d’acqua classiche.
Parlando del kiteboarding c’è molto da dire. Innanzi tutto i rider che praticano HF sono in deciso aumento ed escono anche con venti sostenuti usando ali piuttosto piccole. Molti surfini vengono modificati per l’uso del piantone. Qualcuno si avventura anche nelle onde con effetti che vi lascio immaginare! Le ali più diffuse sono indubbiamente le Naish con il Pivot che pare essersi affermato sul Park. Seguono le North, le Wainman, le Slingshot e le Airush. Le ali più affascinanti sono però le strutless Cloud che accoppiate a delle piccole tavole direzionali rendono il combo piuttosto minimalista ma estremamente efficace, soprattutto per i freestyle strapless tricks. Tornerò presto sull’argomento con maggiori dettagli.
Aloha and Godspeed
Quattro giorni fa ancora una appagante windsurfing session a Kanaha. Certo, le condizioni sono differenti da quelle dei primi giorni con alcuni set logo, raramente anche superiori, ed il trade wind piuttosto gusty (rafficato) che oscilla tra le 20 e le 35 mph. In questi casi è mandatorio scegliere una delle ultime onde poichè quelle precedenti “puliscono” la superficie dal fastidioso chop. Un pò per fortuna un pò per istinto riesco a prendere una bella onda, la migliore della session, ed a surfarla pressochè da solo raggiungendo i cinque bottom turns. Un kiter sottovento rispetta le regole di precedenza uscendo dall’onda durante l’up turn di avvicinamento ad esso, potete osservare l’immagine di questo momento.
Dal punto di vista windsurfistico le attrezzature più usate sono tavole Goya, Quatro e vele Goya, seguono Naish e molto distanziati altri brand. Il velaio della Goya sails con il quale ho parlato delle nuove Fringe a tre stecche, Jason Diffin, sta facendo un ottimo lavoro e va molto fiero di questa sua ultima creazione. Anche Keith Teboul della Quatro sta per introdurre in commercio tavole molto innovative. Mi ha dato un prototipo di un wave trifin che spero di provare presto. Molto più tradizionali le tavole del buon zio Robby, meno compatte e dalle linee d’acqua classiche.
Parlando del kiteboarding c’è molto da dire. Innanzi tutto i rider che praticano HF sono in deciso aumento ed escono anche con venti sostenuti usando ali piuttosto piccole. Molti surfini vengono modificati per l’uso del piantone. Qualcuno si avventura anche nelle onde con effetti che vi lascio immaginare! Le ali più diffuse sono indubbiamente le Naish con il Pivot che pare essersi affermato sul Park. Seguono le North, le Wainman, le Slingshot e le Airush. Le ali più affascinanti sono però le strutless Cloud che accoppiate a delle piccole tavole direzionali rendono il combo piuttosto minimalista ma estremamente efficace, soprattutto per i freestyle strapless tricks. Tornerò presto sull’argomento con maggiori dettagli.
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