Maui chronicles 2014

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[Motion]

Che spettacolo le ultime foto in acqua .

Grande Carl (e grazie per la mini recensione della skater )

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Grazie Motion per l'apprezzamento che ricambio. Mentre scrivo queste note qui a Maui è sera e sono da poco rientrato a casa dopo una kite session davvero strana che fa il paio con quella di ieri. Poco vento ed onde grosse hanno richiesto davvero molta attenzione e soprattutto hanno evidenziato quanto sia più allenato di molti rider a gestire queste condizioni ahimè abituali nel mio home spot.

Ad un certo punto in acqua eravamo in due, il sottoscritto (Naish Skater M/Naish Pivot 12) ed Alex Aguera con l'HF ed un Rebel 13 (stranamente usato con barra Ozone). Chi ha provato ad uscire è scaduto inesorabilmente verso kite beach. Di questa session ve ne darò conto più in dettaglio nei prossimi giorni corredando il report con alcune immagini.

Veniamo alla strana session di ieri.

Temperatura freddina per gli standard hawaiiani (appena superiore ai venti gradi) vento fresco da nord e pioggia ad intermittenza causata da quelli che qui si definiscono “squall” ovvero improvvisi acquazzoni di tipo tropicale che si alternano a schiarite altrettanto rapide.

Le onde frangono sul reef che va da Ka’a Point a Lowers e, più al largo e verso il porto di Kahului a Pier One, ma ovviamente affrontare il break point navigando paralleli alla costa ed in bolina piena è piuttosto difficile ma soprattutto potenzialmente pericoloso per il rischio prendersi una bella frullata sulla “crapa”.

In acqua siamo pochi e questo rende la session piuttosto godibile: posso saltare come e quando voglio grazie anche all'eccellente Naish Pivot 10, ho montato le straps e con l’acqua piattissima nell’inside ed il vento on off si è trattato di una scelta vincente. Un paio di rider che escono strapless non riescono a sciorinare tricks aerei nè, tantomeno, a surfare le onde.

Dopo quasi un’ora osservo l’ennesimo squall che si avvicina veloce da Waiehu e decido di uscire richiamando l’attenzione di mio fratello che con il suo Dice 8 accoppiato alla Kazuma Milkman razzola ancora nell’inside. Come due matti pieghiamo le ali ancor prima di rifare la barra. Il tempo di inserirle nelle sacche e viene giù la pioggia. Incredibile, siamo riusciti a fare kite sfruttando una finestra di tempo limitatissima tra due gropponi di pioggia e le ali sono rimaste asciutte. Per giunta la session è risultata anche abbastanza divertente. Maui magic.

Aloha and Godspeed

PS: una spy foto della nuova Neil Pryde Evo Racing. Inoltre oggi un paddler ha rischiato di morire durante un wipe out. mancano ancora notizie dettagliate ma pare sia stato rianimato.

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Ciao a tutti. La swell da nord ovest sta producendo lungo la North Shore ed il west side dell'isola onde molto alte ma non pulite e piuttosto cattive. Il vento, tranne oggi, con la swell in calo è rimasto piuttosto debole.

Purtroppo in due giorni si sono verificati due gravi incidenti, il primo ad un kiter finito a rocce nei pressi di Ka'a Point ed il secondo, pare ahimè mortale, ad un praticante di body board ad Ho'okipa. Al momento mancano notizie certe ma un amico sul posto mi ha detto che i tentativi di rianimazione non hanno sortito effetto. Speriamo che tali notizie siano infondate. Vengo alla session di due giorni fa estratta dal mio blog.

Giornata in fotocopia rispetto a quella di ieri, al netto della pioggia meno insistente. Vento ancora debole con prevalenza da nord ed onshore, questa volta decido di usare il Pivot 12 per avere maggiori possibilità di “sopravvivenza” nei numerosi buchi di vento.

Qui a Kanaha non solo dobbiamo sopportare nelle onde chi usa il twin tip e taglia le traiettorie di surfata oppure chi esce strapless perdendo costantemente la tavola, ora ci si mettono anche i praticanti di hydrofoil che, soprattutto nell’inside creano situazioni di potenziale pericolo; non è raro infatti vedersi sbucare da dietro, a palla di cannone, uno di questi “proiettili” e schivarlo per un pelo, ala compresa.

Ovviamente la loro velocità ed angoli di bolina creano non più di un problema a chi esce con tavole normali poichè le dinamiche di manovra e navigazioe sono piuttosto differenti. Le tavole di gran lunga più usate sono le Aguera, ma si vedono moltissime Paipo strapless modificate per l’HF.

Insomma, un bel circo che rende lo spot Naish beach piuttosto incasinato. Da domani la north/west swell dovrebbe di nuovo prendere vigore ma il trade wind dovrebbe rimanere onshore. Poco male, surfare le onde con questa direzione richiama fortemente il mio home spot.

Aloha and Godspeed

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...ah dimenticavo, i test della Skater e del Pivot 8,10 e 12 somo ormai conclusi. Vi parlerò presto della Kazuma Tanto.
Aloha and Godspeed

...and Happy Thanksgiving!

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Una session vissuta pericolosamente. La north west swell non solo non perde energia ma addirittura aumenta quanto ad energia attivando anche gli outer reef. Purtroppo il vento è persino più debole rispetto alla giornata di ieri tanto da rendere difficilissimo uscire con ali di media dimensione accoppiate a normali kite surfboard o twin tip, così l’inside diventa il paradiso degli HF.

Ho con me il Naish Pivot 12, la Naish Skater M e la Kazuma Tanto 5.4. Sull’ala non ho alcun dubbio mentre la scelta della tavola mi lascia pensieroso, alla fine opto per la Skater poichè mi è parsa piuttosto portante e bolinera anche con venti meno sostenuti. Ok, alzo il Dice 12 a mio fratello e mi butto nella mischia.


Nel primo run mi avvicino al reef e valuto le condizioni di vento ed onda: Pier One nei set grandi è vestito a festa. Prima di entrare in acqua avevo contato le onde dei grandi set (5/6) che inoltre, dato il periodo della swell, raggiungevano il reef ogni quattro minuti frangendo però molto al largo. Guai a farsi intrappolare là fuori! Il vento sarà al massimo sui 14 nodi ma ho un forte desiderio di uscire per primo e godermi quel fantastico spettacolo della natura. Essendo lo specchio d’acqua da percorrere molto lungo è essenziale non arrivare troppo in anticipo od in ritardo...il tempo deve essere quello giusto!


Inizio a ruminare accanto al primo break, attendo il set grande, conto 6 onde e mi lancio nell’acqua bianca allascandomi per non perdere velocità. Tutto procede secondo i piani, sono il primo kiter a “bucare”. Marco non è da meno ma rischia grosso poichè in quella che definisco la terra di nessuno arriva un pò in ritardo e decide di non abortire con una chicken jibe. Da lontano lo osservo e prego che tutto vada bene. Non solo, molto al largo ed in una zona potenzialmente pericolosa supera la penultima onda del set e decide di strambare per prendere l’ultima “è pazzo!” , penso, fuori il vento è ancora più debole, se sbaglia è spacciato, non saprei proprio come aiutarlo. Anche in questo caso tutto va bene ma, mi racconterà in seguito che l’ala era pressochè prona allo stallo.

Di queste sortite ne faremo alcune altre ma purtroppo il vento rimane debole ed imposto la session su alcuni tricks aerei condotti anche sulle onde più basse. In una circostanza, durante un doppio back l’ala mi cade in acqua proprio nel break ma fortunatamente non sotto set. Non sgancio ed il Pivot resiste bene a due schiume. Faccio così la conoscenza con il famigerato bassissimo reef “the Boneyard” (l’ossario).

So perfettamente che lì il corpo deve rimanere appiattito. Ciò nondimeno qualche abrasione me la procuro. Dopo aver rilanciato l’ala riprendo la session, una stranissima session nella quale il vento era così debole che non mi ha consentito di sufare neanche le pareti meno impegnative e questo, almeno per me qui a Maui è un record. Ciò nondimeno l’adrenalina, in alcuni momenti, ha pompato a mille. Davvero una strana giornata funestata peraltro da due incidenti dei quali vi ho dato conto.
Aloha and Godspeed

PS: ieri ed oggi due session in windsurf. Quella di oggi semplicemente esagerata in condizioni logo mast davvero pregevoli

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Dopo alcune kitebarding session è di nuovo la volta del windsurf. Le condizioni non sono esaltanti con rari set piuttosto grandi ed aliseo ancora “northerly” e quindi side on. La temperatura rimane piuttosto “chilli” per gli standard hawaiiani e di certo se le cose dovessero rimanere così da domani indosserò un mutino poichè al termine della session odierna, indossando un semplice corpetto, ero piuttosto infreddolito.

Essendo quello del Thanksgiving day e del successivo black Friday, un week end speciale l’affollamento in acqua non era ai livelli abituali di Lowers; questo aspetto mi ha consentito di surfare in piena libertà alcune paretine liquide discrete e ciò ha sicuramente incrementato il divertimento in acqua. Vedremo domani con la swell in accrescimento, cosa accadrà.

Aloha and Godspeed

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