Maui Chronicles 2017

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Grazie di nuovo ragazzi per l'apprezzamento che ricambio. Nel momento in cui scrivo sta per iniziare il big wave contest a Peahi, avevo preparato le macchine fotografiche ma purtroppo la Contea di Maui, per motivi di sicurezza, ha interdetto l'accesso all'area destinata agli spettatori.

Venendo ai quesiti di Gabri, ho usato la GoPro Hero 5 Session in modalità 2.7 K. Ho portato con me anche una Hero Session (super veterana), la Garmin Virb 360 e la nuovissima Hero 6 Black che ho usato un paio di volte prima di partire per le Hawaii; quest'ultima è deceduta alla terza session ed ho dovuto chiedere la sostituzione ad Amazon. Rispetto alla Hero 5 Black (una grandissima delusione) la qualità video è nettamente superiore ma ho dei seri dubbi sulla affidabilità. Ora GoPro usa un processore ed una scheda madre proprietari.

La Garmin Virb 360 è stata una bellissima sorpresa e spero di usarla presto. Ma, purtroppo, di vento qui a Maui non se ne parla.

Ok passo al terzo blog della vacanza

Day 3

Kanaha è il “SUP paradise” per eccellenza qui a Maui. Quando il vento, solitamente intenso, non soffia e la swell è consistente, questo spot esprime appieno tutte le sue potenzialità e consente di eseguire turns multipli anche su onde di media altezza. Oggi le condizioni sono decisamente migliori poichè la swell da Nord è in crescita. L’affollamento non è eccessivo, sebbene sia necessario prestare la massima attenzione quando si sceglie l’onda ed eventualmente dare la precedenza a surfisti da onda e locals. Con Marco ci posizioniamo sulla sinistra di Lowers poichè vogliamo surfare le pareti in front side.

Alcuni set sono abbastanza alti, in termini windsurfistici logo/mast ed in alcuni casi in uscita, sotto set, devo tuffarmi nell’onda per evitare una pericolosa frullata con la ingombrante sup board. Ottima session. Questa notte ci godremo lo spettacolo offerto da un potente fronte temporalesco che raggiungerà Maui in tarda serata. In effetti, mentre ci troviamo nella nostra casa di Haiku, iniziamo ad udire i primi tuoni verso le 21.00.

In nottata avviene il finimondo, il temporale è violento Tanta pioggia accompagnata da raffiche di vento che determinano l’abbattimento di una linea aerea di corrente che lascerà mezza isola al buio. Mentre scrivo queste note, sono trascorse circa sette ore e l’energia elettrica non è stata ancora ripristinata.

In allegato trovate anche le foto di mio fratello Marco....davvero un fortissimo rider con la tavola da sup .

Aloha and Godspeed

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I Trade Winds si sono presi una bella pausa. Sono ormai molti anni che mi reco alle Hawaii e non mi era mai capitato che, nella prima settimana di vacanza, non uscissi in windsurf od in kite.

Dopo il potentissimo tropical storm che ha messo in ginocchio l'isola, le condizioni meteorologiche sono migliorate ma il vento, debolissimo, è fruibile nell'inside di Kanaha Beach Park, solo da parte dei praticanti di kite foil.

In questi giorni la swell da Nord ha prodotto onde di altezza considerevole che mi hanno consentito di praticare lo staduppaddling piuttosto spesso. La hardcore session di ieri con set overmast si è conclusa dopo quaranta minuti, quando durante un brutto wipe out, ho rotto il secondo leash della settimana. Là fuori eravamo solo in cinque, ma gli altri tre praticanti erano posti sul canale a destra, mentre io e mio fratello eravamo centinaia di metri distanti sul break dell'outer reef a sinistra.

E' stata una brutta avventura, rimanere a nuotare a corpo libero nella impact zone in pieno Oceano è stato davvero duro e le potentissime rip currents hanno impedito a me e mio fratello che mi aiutava, per oltre un'ora di avvicinarci alla costa. Non so quante onde ci hanno travolto. Vi racconterò più avanti corredando con le immagini questa esperienza. Nello stesso momento Ian Walsh si aggiudicava a Peahi (Jaws) il titolo di vincitore del big wave Tour contest.

Facendo un passo indietro di un paio di giorni cerco di fasare queste cronache con il mio blog.

MAUI BLOG: DAY 4-5

Vento assente, onda poco surfabile, pioggia, la prima settimana a Maui è davvero strana. Difficilmente negli anni passati ho constatato a fine Ottobre queste condizioni. Nel pomeriggio con mio fratello facciamo un giro lungo alcune aree a Nord e Sud dell’isola.

La bellissima spiaggia di Kanaha è devastata sia a causa dell’erosione, sia a causa della presenza di un numero impressionante di detriti portati sulla costa dalle piene dei torrenti gonfiati dalla pioggia torrenziale del tropical storm che ieri notte ha mandato in tilt l’isola. Dalle tre di notte, fino al tardo pomeriggio, intere aree sono rimaste senza energia elettrica.

Semafori in tilt, ingorghi stradali, smottamenti ed allagamenti hanno determinato un caos totale e la chiusura di molti esercizi commerciali ed attività pubbliche. Nel blog odierno vi mostro alcune immagini dell’isola. Prey for the wind

Aloha and Godspeed

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Aloha from Maui. Oggi un debole Trade Wind ha ripreso a soffiare sulla North Shore. Ne ho approfittato per uscire con un combo Naish Foil 2018 (grazie alla Naish International...) composto da una tavola Hpver 130 ed un foil Thrust KS1. Vi parlerò più avanti di queste attrezzature. Oggi vi racconto l'esperienza (bruttina...) vissuta durante un big day a Kanaha giorni fa.

MAUI BLOG: DAY 7/8 28 Ottobre

Nella giornata odierna si conclude il big wave contest a Jaws che, con onde di altezza massima sui 45 piedi hawaiiani, vede incoronare Ian Walsh come vincitore. Nel pomeriggio io e Marco andiamo a Kanaha, abbiamo con noi due tavola Kazuma Momo. Le condizioni sono di onda grossa con tutti gli outer reef dello spot attivi.

In acqua ci sono solo tre surfisti da onda posti sulla destra dello spot. Decidiamo di uscire per prendere le onde destre verso la kite beach. L’acqua è torbida e la corrente fortissima. Mano a mano che ci avviciniamo al break possiamo giudicare con precisione l’altezza delle onde, superiori ai 5 metri nei set più grandi. Inizialmente mi scaldo sul reef più interno poi decido di andare fuori per prendere qualche bella bomba.

Purtroppo le onde più grandi esplodono quasi subito, offrendo poca parete, rimane la gioia immensa del take off, davvero radicale. Trascorsa mezz’ora di puro ed adrenalnico divertimento accade ciò che durante una grande swell hawaiiana non dovrebbe mai accadere: durante un brutto wipe out su una delle onde più alte della giornata mi si rompe il leash! Vengo frullato come una pallina da tennis posta in lavatrice ed avverto una fortissima pressione al piede destro dove ho posto il leash.

All’improvviso la pressione sparisce......la tavola è andata! Mi ritrovo così nell’outer reef, in pieno Oceano a nuotare sotto set con una pagaia in mano. La seconda onda mi travolge quasi subito e mi “lavora” in un modo pazzesco. Cado verso il fondale come una pera. Risalire non è facile, fortunatamente prima di essere raggiunto da quella imponente massa di acqua avevo respirato profondamente tre volte.

Osservando il video ho calcolato che sono rimasto sott’acqua 25 secondi. Sembrano pochi, ma vi assicuro che per riguadagnare la superficie nuotando nell’acqua bianca (che assicura pochissimo galleggiamento) avevo esaurito quasi per intero la scorta di ossiggeno. Subito dopo vengo travolto dall’ultima onda del grande set. Fortunatamente avevo scelto per il take off una delle ultime onde, cosa che alle Hawaii nei bid days faccio sempre, ma se avessi dovuto reggere cinque wipe outs consecutivi a corpo libero.....

Ora inizia una lunga nuotata per raggiungere la tavola che mio fratello ha bloccato. Ci metto una diecina di minuti. Siamo ancora fuori e senza leash devo attraversare due break per tornare nell’inside. Sfortunatamente vengo raggiunto da un’altro grande set e perdo nuovamente la tavola. La corrente è fortissima, sia laterale che esterna. Dopo questo set Marco si avvicina di nuovo, la tavola è andata! Ora si tratta di tornare verso la costa.

Inizialmente cerca di remare in ginocchio e di trascinarmi ma la fortissima corrente ci trascina verso il largo verso la famelica bocca dell’outer reef! In acqua nessuno può aiutarci, siamo soli e, nonostante ci sbracciamo verso la lontanissima torretta dei life guards siamo spesso coperti dalle onde e non possiamo essere visti. Intanto iniziamo a temere di essere trascinati a Pier One uno dei break più potenti dell’isola.

Cambiamo strategia, lasciamo nell’Oceano entrambe le pagaie, uno di noi rimarrà sulla tavola facendo paddling con le braccia a mò di surfista, l’altro nuoterà dietro la tavola “shake the bait bruddah”....cerco di non pensare ai grossi squali tigre presenti nell’area dove si sono verificati alcuni attacchi. E’ trascorsa quasi un’ora, onda dopo onda, frullata dopo frullata ci avviciniamo al break più interno ma anche al famigerato “the boneyard” l’ossario, un reef basso una ventina di cm., tagliente come lame affilate!

Cerchiamo di sfruttare la corrente laterale e quindi di scartarlo sulla destra, riuscendo parzialmente nell’intento. Finalmente siamo nell’inside, giusto a destra di Ka’a Point. A questo punto udiamo il rumore di un jet ski. E’ il lifeguard che ci raggiunge e ci chiede se vogliamo essere portati a riva. Gli chiediamo di recuperare, se possibile la mia tavola e le due pagaie. Dopo dieci minuti ci raggiunge con la mia tavola ed una pagaia. L’altra non riuscirà a trovarla.

Finalmente tocchiamo terra e quando osserviamo l’outer reef dove si abbattono autentiche bombe comprendiamo quanto questa impresa sia stata difficile! In tanti anni a Maui mi è capitato di gestire situazioni di assoluta emergenza, wipe out con due alberi di onda ed alberi del windsurf rotti, nuotate di ore per tornare a riva, ma devo dire che rip currents così forti non le avevo mai sperimentate.

Ne siamo usciti per due motivi: allenamento aerobico e tantissimi anni di apnea profonda, oltre ovviamente al fatto che non abbiamo mai panicato ma siamo sempre rimasti lucidi alla ricerca della soluzione migliore. Purtroppo la pagaia Naish full carbon di Marco è andata perduta ma......le pagaie si ricomprano la pelle no.

Aloha and Godspeed

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[Alessio]

che ansia! meno male che ve la siete cavata con una grossa paura e basta.

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Caro Alessio, non abbiamo avuto paura, personalmente mi stavo incavolando poiché i lifeguards non si erano resi conto di nulla. Capisco che nell'outer reef da terra non potevamo essere visti facilmente, poiché coperti dalle onde, però con un po' di buona volontà, tra un big set ed un altro, magari osservando bene con il binocolo, forse qualche dubbio gli sarebbe venuto. Peccato, è la prima volta che vengo deluso dalla loro efficienza. In ogni caso per aver recuperato la mia tavola ed una pagaia, il giorno successivo gli abbiamo offerto due birre .

Aloha and Godspeed

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Aloha from Maui. In questi giorni è iniziato il contest di windsurf ad Ho'okipa; rientra nel circuito Internatiol Windsurfing Tour e non nel più titolato PWA e di converso anche la partecipazione degli atleti è limitata a pochi PRO. In questi giorni mi sono dotato di un foil combo Naish Hover 130/KS1 Thrust foil poiché le giornate senza vento hanno caratterizzato questo ultimo periodo. Nel prossimo blog pubblicherò un preview di queste attrezzature.

MAUI BLOG: DAY 9/10

Il debole vento da Nord consente solo ai praticanti di kitefoil di uscire a Kanaha. Dopo l’avventura di due giorni fa preferisco riposare a causa di un dolore alla spalla destra dovuto ai big wipe outs del giorno prima. Marco invece, grazie alla swell in scaduta, colleziona l’ennesima SUP session della vacanza. Trascorriamo la serata presso lo splendido Whalers village ed a Lahaina. Le foto non rendono pienamente giustizia alla bellezza di questi luoghi. I Trade Winds dovrebbero rientrare a partire da mercoledì prossimo.

Aloha and Godspeed

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