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GalleryMaui Chronicles 2017
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Re: Maui Chronicles 2017
A Maui la North Shore sta cambiando aspetto. L'industria che lavora la canna da zucchero ha cessato di recente l'attività. Il paesaggio inizia ad essere diverso e, purtroppo, gran parte delle terre prima coltivate, saranno destinate all'edilizia. Spero che la Contea di Maui protegga parte di queste aree. Altri importanti esercizi commerciali hanno cessato la loro attività, tra i quali Big K e Savers. Molte strutture, anche imponenti, iniziano ad apparire come cattedrali nel deserto. Vengo all'aggiornamento del blog.
MAUI BLOG: DAY 11
Finalmente, per la prima volta, qui a Maui mi sono dotato di un combo kitefoil. In questo pazzo fine Ottobre qui a Maui, i Trade wind non hanno soffiato e solo deboli correnti da Nord hanno consentito ai numerosi rider muniti di hydrofoil di uscire e divertirsi presso il meraviglioso spot di Kanaha. Sono un super appassionato di kiteboarding che amo praticare, nel mio home spot, anche quando il vento è assolutamente marginale magari usando twin tip e foil kite di grandi dimensioni; in questo ultimo anno ho appreso i rudimenti dell’hydrofoili ma personalmente, non avrei mai immaginato di essere costretto ad usare un HF qui a Maui.
Raramente il vento è stato così marginale in questo periodo. E così grazie alla Naish international di Haiku mi sono dotato di una tavola Naish Hover 130 e di un foil Thrust KS1. Ieri ho porvato ad usare questo combo ma non appena sono entrato in acqua il debole vento è calato del tutto. Oggi pareva proprio che il copione fosse lo stesso; preparo il Naish Trip 10, una delle migliori ali LEI per HF ed entro in acqua a Kanaha (Naish beach).
La tavola Hover 130 è piuttosto robusta e non leggerissima, lo shape mi piace molto, l’attacco per l’HF in carena è realizzato con le due classiche scasse a rotaia. Le straps, fornite in dotazione, possono essere montate in configurazioni due anteriori ed una posteriore o due in linea. Quest’ultimo ha un timone piuttosto di dimensioni piuttosto grandi.
Il piantone e la fusoliera sono in alluminio mentre l’ala anteriore e lo stabilizzatore sono in materiale composito. Quest’ultimo può essere regolato su tre posizioni: maggiore o minore lift e posizione neutra.
Nel complesso la qualità costruttiva pare eccellente. In dotazione viene fornito anche una comoda custodia per proteggere l’ala che può essere usato anche con il piantone montato.
Una volta in acqua mi rendo conto che il vento non è sufficiente per il Trip 10. Il foil pare piuttosto veloce ad assicurare il necessario lift, ma in assenza del tiro minimo di ala, non riesco a stabilizzare l’andatura innescando dei fenomeni di delfinamento. Qui una tavola piccola come la Hover 130 paga dazio e non assicura, dato il ridottissimo volume, il galleggiamento per innescare di nuovo la partenza.
Per dieci minuti provo, senza successo ad uscire dall’inside, poi però il debole vento aumenta all’improvviso e la musica cambia radicalmente. Ora plano felice e nel silenzio più assoluto verso il reef. L’andatura di bolina risulta eccellente e, nel complesso, questo combo Naish pare molto reattivo.
La stabilità in andatura è ottima e la capacità di non indurre, nel punto di forte corrente in prossimità del reef, problematiche di controllo, rende questa prima esperienza di navigazione appagante e divertente. Anche il Naish Trip 10 si comporta in modo eccellente. Peccato che dalla scorsa Primavera non è più in produzione poichè sostituito dal monostrut Boxer, comunque rimane una delle migliori ali LEI per praticare il kite foiling e qui a Maui è molto diffusa.
Insomma in questa prima session il combo Naish Hover 130/Thrust KS1 Foil mi è piaciuto. Intendiamoci, non può essere paragonato ad un prodotto di elite, quale ad esempio il mio combo Ketos Pocket 110/Freeride 2 full carbon, ma può benissimo essere usato con soddisfazione anche da un rider esperto.
Aloha and Godspeed
MAUI BLOG: DAY 11
Finalmente, per la prima volta, qui a Maui mi sono dotato di un combo kitefoil. In questo pazzo fine Ottobre qui a Maui, i Trade wind non hanno soffiato e solo deboli correnti da Nord hanno consentito ai numerosi rider muniti di hydrofoil di uscire e divertirsi presso il meraviglioso spot di Kanaha. Sono un super appassionato di kiteboarding che amo praticare, nel mio home spot, anche quando il vento è assolutamente marginale magari usando twin tip e foil kite di grandi dimensioni; in questo ultimo anno ho appreso i rudimenti dell’hydrofoili ma personalmente, non avrei mai immaginato di essere costretto ad usare un HF qui a Maui.
Raramente il vento è stato così marginale in questo periodo. E così grazie alla Naish international di Haiku mi sono dotato di una tavola Naish Hover 130 e di un foil Thrust KS1. Ieri ho porvato ad usare questo combo ma non appena sono entrato in acqua il debole vento è calato del tutto. Oggi pareva proprio che il copione fosse lo stesso; preparo il Naish Trip 10, una delle migliori ali LEI per HF ed entro in acqua a Kanaha (Naish beach).
La tavola Hover 130 è piuttosto robusta e non leggerissima, lo shape mi piace molto, l’attacco per l’HF in carena è realizzato con le due classiche scasse a rotaia. Le straps, fornite in dotazione, possono essere montate in configurazioni due anteriori ed una posteriore o due in linea. Quest’ultimo ha un timone piuttosto di dimensioni piuttosto grandi.
Il piantone e la fusoliera sono in alluminio mentre l’ala anteriore e lo stabilizzatore sono in materiale composito. Quest’ultimo può essere regolato su tre posizioni: maggiore o minore lift e posizione neutra.
Nel complesso la qualità costruttiva pare eccellente. In dotazione viene fornito anche una comoda custodia per proteggere l’ala che può essere usato anche con il piantone montato.
Una volta in acqua mi rendo conto che il vento non è sufficiente per il Trip 10. Il foil pare piuttosto veloce ad assicurare il necessario lift, ma in assenza del tiro minimo di ala, non riesco a stabilizzare l’andatura innescando dei fenomeni di delfinamento. Qui una tavola piccola come la Hover 130 paga dazio e non assicura, dato il ridottissimo volume, il galleggiamento per innescare di nuovo la partenza.
Per dieci minuti provo, senza successo ad uscire dall’inside, poi però il debole vento aumenta all’improvviso e la musica cambia radicalmente. Ora plano felice e nel silenzio più assoluto verso il reef. L’andatura di bolina risulta eccellente e, nel complesso, questo combo Naish pare molto reattivo.
La stabilità in andatura è ottima e la capacità di non indurre, nel punto di forte corrente in prossimità del reef, problematiche di controllo, rende questa prima esperienza di navigazione appagante e divertente. Anche il Naish Trip 10 si comporta in modo eccellente. Peccato che dalla scorsa Primavera non è più in produzione poichè sostituito dal monostrut Boxer, comunque rimane una delle migliori ali LEI per praticare il kite foiling e qui a Maui è molto diffusa.
Insomma in questa prima session il combo Naish Hover 130/Thrust KS1 Foil mi è piaciuto. Intendiamoci, non può essere paragonato ad un prodotto di elite, quale ad esempio il mio combo Ketos Pocket 110/Freeride 2 full carbon, ma può benissimo essere usato con soddisfazione anche da un rider esperto.
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Re: Maui Chronicles 2017
In attesa della prossima swell, la North Shore di Maui è sferzata da forti Trade Winds. La classica routine è ripresa....inutile affrettarsi per iniziare la session, tanto il vento soffia sempre per 24 ore al giorno. Passo all'aggiornamento del blog, che temporalmente è indietro di sei giorni.
MAUI BLOG: DAY 14
First contact con il nuovo Naish Slash 2018. Lo scorso anno mi sono dotato di due misure, l’8 ed il 10; queste ali si sono dimostrate eccellenti nel wave riding ma inferiori, rispetto al Pivot, nei salti. Una pura ala wave non può avere lift ed hang time migliori ad un’ala freeride, è ovvio, ciò nondimeno lo Slash, se usato in piena invelatura, si è dimostrato più che sufficiente per consentire manovre aeree. Ma dove eccelle veramente è nelle onde, assicurando un drift infinito e riducendo pressochè del tutto il rischio di back stall anche con le linee lasche; in questo caso, se si surfa in drifting o muovendo l’ala, lo Slash rimane vivo e reattivo.
Oggi, finalmente, posso provare la nuova versione. Il vento a Kanaha beach Park è abbastanza sostenuto, con raffiche violente sui 37 Nodi. La prima impressione, mentre mi avvicino al reef è che il tiro sia più rotondo ed il profilo, grazie alla trailing edge rinforzata dagli shark teeth, più stabile. Quando surfo la prima onda lo Slash mostra appieno le sue enormi potenzialità; effettuo il bottom turn con precisione chirurgica gestendo al meglio il movimento dell’ala in finestra. La parete non è alta, preferisco quindi sfruttare l’agilità dello Slash per poi chiudere il cut back ridirezionandolo verso la spiaggia. La seconda onda è più alta, posso farla driftare senza problemi: un sogno!
E’ come se mi lasciasse totalmente libero di surfare con la sola tavola per poi riapparire in chiusura. Questo è un kite che non può non fare la felicità di ogni wave rider. Nel prosieguo della session affettuo anche alcune manovre aeree con la tavola Naish Skater 5’2 che sto testando con le straps. Qui vengono fuori i limiti che lo distinguono da un’ala freeride. Il lift è ottimo ma l’hang time risulta un pò carente e quindi il tempo di realizzare tricks molto complessi è davvero poco. Ovviamente sotto raffica il discorso cambia. Ciò che mi ha stupito di più in questo primo test è la straordinaria stabilità del profilo che, anche nei gust più violenti, non si deforma mai (merito degli shark teeth sulla LE?). Il feedback di barra è eccellente. Dopo quasi due ore di puro divertimento esco dall’acqua felicissimo e conscio di essermi dotato di un wave kite straordinario che in alcuni aspetti risulta perfino migliore del pur fantastico Slash V1.
Per il resto l’isola di Maui con i Trade Winds di nuovo forti, ha riassunto le sue normali sembianze. Le onde non sono certo all’altezza dei primi giorni ma una swell dovrebbe raggiungere Giovedì la North Shore. Intanto è iniziata l’Aloha Classic il contest di windsurf che però, rispetto a quella dello scorso anno, non è targato PWA ma IWT (Windsurfing International Tour) e quindi appartiene ad un circuito minore.
Aloha and Godspeed
MAUI BLOG: DAY 14
First contact con il nuovo Naish Slash 2018. Lo scorso anno mi sono dotato di due misure, l’8 ed il 10; queste ali si sono dimostrate eccellenti nel wave riding ma inferiori, rispetto al Pivot, nei salti. Una pura ala wave non può avere lift ed hang time migliori ad un’ala freeride, è ovvio, ciò nondimeno lo Slash, se usato in piena invelatura, si è dimostrato più che sufficiente per consentire manovre aeree. Ma dove eccelle veramente è nelle onde, assicurando un drift infinito e riducendo pressochè del tutto il rischio di back stall anche con le linee lasche; in questo caso, se si surfa in drifting o muovendo l’ala, lo Slash rimane vivo e reattivo.
Oggi, finalmente, posso provare la nuova versione. Il vento a Kanaha beach Park è abbastanza sostenuto, con raffiche violente sui 37 Nodi. La prima impressione, mentre mi avvicino al reef è che il tiro sia più rotondo ed il profilo, grazie alla trailing edge rinforzata dagli shark teeth, più stabile. Quando surfo la prima onda lo Slash mostra appieno le sue enormi potenzialità; effettuo il bottom turn con precisione chirurgica gestendo al meglio il movimento dell’ala in finestra. La parete non è alta, preferisco quindi sfruttare l’agilità dello Slash per poi chiudere il cut back ridirezionandolo verso la spiaggia. La seconda onda è più alta, posso farla driftare senza problemi: un sogno!
E’ come se mi lasciasse totalmente libero di surfare con la sola tavola per poi riapparire in chiusura. Questo è un kite che non può non fare la felicità di ogni wave rider. Nel prosieguo della session affettuo anche alcune manovre aeree con la tavola Naish Skater 5’2 che sto testando con le straps. Qui vengono fuori i limiti che lo distinguono da un’ala freeride. Il lift è ottimo ma l’hang time risulta un pò carente e quindi il tempo di realizzare tricks molto complessi è davvero poco. Ovviamente sotto raffica il discorso cambia. Ciò che mi ha stupito di più in questo primo test è la straordinaria stabilità del profilo che, anche nei gust più violenti, non si deforma mai (merito degli shark teeth sulla LE?). Il feedback di barra è eccellente. Dopo quasi due ore di puro divertimento esco dall’acqua felicissimo e conscio di essermi dotato di un wave kite straordinario che in alcuni aspetti risulta perfino migliore del pur fantastico Slash V1.
Per il resto l’isola di Maui con i Trade Winds di nuovo forti, ha riassunto le sue normali sembianze. Le onde non sono certo all’altezza dei primi giorni ma una swell dovrebbe raggiungere Giovedì la North Shore. Intanto è iniziata l’Aloha Classic il contest di windsurf che però, rispetto a quella dello scorso anno, non è targato PWA ma IWT (Windsurfing International Tour) e quindi appartiene ad un circuito minore.
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maddy
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Re: Maui Chronicles 2017
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Maurizio Milani
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Re: Maui Chronicles 2017
Che bellezza questi racconti...
Il Gran Consiglio del Tarpone ti osserva rispettare il volere della Bandiera...
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Re: Maui Chronicles 2017
Grazie Maddy e Ros. Oggi vento mega nucleare e rafficatissimo, rimanere in spiaggia significava sottoporsi ad una "sabbiatura" di tipo industriale e posso garantirvi che, per alzare questo tipo di sabbia il vento deve essere furioso.
La session è durata poco a causa di un problema con la barra Naish Torque ATB che, dopo l'azionamento del QR alcuni giorni fa, non avevo ripristinato al meglio.....a dirla tutta è un miracolo che sono tornato a riva senza nuotare. Magari più avanti vi parlo di questo problema che ho riscontrato solo oggi con questa altrimenti eccellente barra. Se ci fossero state onde surfabili sarei rientrato ma preferisco risparmiare energie preziose per la prossima swell. Passo al blog del 4 Novembre.
MAUI BLOG: DAY 15
Busy day. I Trade Winds sono rientrati e soffiano sferzando la North Shore di Maui tra i 20 ed i 30 Nodi. L’isola ha come riassunto le sue sembianze, i colori sono più vivi, la natura è di nuovo animata. Le basse nubi, portatrici di brevi piogge (Trade showers) corrono veloci nel cielo e si cominciano a rivedere gli arcobaleni che caratterizzano l'Aloha State.
Con Marco decidiamo di andare a Kanaha, le onde sono surfabili su alcuni picchi, tra i quali Pier One. Esco per la prima volta in questa vacanza hawaiiana, con il Flysurfer Stoke 9, scegliendo il settaggio freeride che conferisce migliore lift ed hang time rispetto a quello wave; usando infatti la Naish Skater 5’2 con le straps voglio fare qualche bel saltone magari sfruttando le onde quali ripide rampe per guadagnare altezza.
Una volta in acqua mi sposto sottovento verso il famigerato “sharky” reef Pier One. Qui le onde sono piuttosto pulite sebbene di altezza solo discreta. Nelle prime surfate il Flysurfer Stoke 9 si comporta benissimo dimostrandosi una gran bella ala, viva, reattiva e dalle ottime capacità di drifting.
E’ buffo, esteticamente i colori mi lasciavano inizialmente perplesso, ma ora mi piacciono moltissimo e sono uguali alla vela Goya Fringe 2018 che sta usando mio fratello. Questo pomeriggio di kite viene arricchito da alcuni salti di tutto rispetto durante i quali ho addirittura il tempo di godermi lo splendido panorama offerto, in questa splendida giornata, dall’Oceano. Non c’è niente da fare, quest’isola è magica.
In serata veniamo invitati al party presso la Goya/Quatro dove viene proiettato il film Paradigm Lost; a questa stupenda serata partecipano anche alcuni forti atleti quali Levi Siver, Airton Cozzolino ed altri.
Tanti amici, cibo, birra, musica ed una “colonia” di italiani tra i quali spiccano il Manna, il Bosi, il Porcella, etc.. Il film è bellissimo ed incarna alla perfezione lo spirito degli sport acquatici con Kai Lenny protagonista assoluto. Durante l’evento lo shop è aperto ed è a disposizione anche il fortissimo ex atleta e shaper Keith Teboul per alcuni consigli in merito alle splendide tavole windsurf Quatro che rappresentano il meglio sul panorama mondiale. Splendida giornata dove kiteboarding, natura ed amicizie si fondono in un mix inebriante....d'altro canto era il mio onomastico e Maui non poteva deludermi
.
Aloha and Godspeed
La session è durata poco a causa di un problema con la barra Naish Torque ATB che, dopo l'azionamento del QR alcuni giorni fa, non avevo ripristinato al meglio.....a dirla tutta è un miracolo che sono tornato a riva senza nuotare. Magari più avanti vi parlo di questo problema che ho riscontrato solo oggi con questa altrimenti eccellente barra. Se ci fossero state onde surfabili sarei rientrato ma preferisco risparmiare energie preziose per la prossima swell. Passo al blog del 4 Novembre.
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Busy day. I Trade Winds sono rientrati e soffiano sferzando la North Shore di Maui tra i 20 ed i 30 Nodi. L’isola ha come riassunto le sue sembianze, i colori sono più vivi, la natura è di nuovo animata. Le basse nubi, portatrici di brevi piogge (Trade showers) corrono veloci nel cielo e si cominciano a rivedere gli arcobaleni che caratterizzano l'Aloha State.
Con Marco decidiamo di andare a Kanaha, le onde sono surfabili su alcuni picchi, tra i quali Pier One. Esco per la prima volta in questa vacanza hawaiiana, con il Flysurfer Stoke 9, scegliendo il settaggio freeride che conferisce migliore lift ed hang time rispetto a quello wave; usando infatti la Naish Skater 5’2 con le straps voglio fare qualche bel saltone magari sfruttando le onde quali ripide rampe per guadagnare altezza.
Una volta in acqua mi sposto sottovento verso il famigerato “sharky” reef Pier One. Qui le onde sono piuttosto pulite sebbene di altezza solo discreta. Nelle prime surfate il Flysurfer Stoke 9 si comporta benissimo dimostrandosi una gran bella ala, viva, reattiva e dalle ottime capacità di drifting.
E’ buffo, esteticamente i colori mi lasciavano inizialmente perplesso, ma ora mi piacciono moltissimo e sono uguali alla vela Goya Fringe 2018 che sta usando mio fratello. Questo pomeriggio di kite viene arricchito da alcuni salti di tutto rispetto durante i quali ho addirittura il tempo di godermi lo splendido panorama offerto, in questa splendida giornata, dall’Oceano. Non c’è niente da fare, quest’isola è magica.
In serata veniamo invitati al party presso la Goya/Quatro dove viene proiettato il film Paradigm Lost; a questa stupenda serata partecipano anche alcuni forti atleti quali Levi Siver, Airton Cozzolino ed altri.
Tanti amici, cibo, birra, musica ed una “colonia” di italiani tra i quali spiccano il Manna, il Bosi, il Porcella, etc.. Il film è bellissimo ed incarna alla perfezione lo spirito degli sport acquatici con Kai Lenny protagonista assoluto. Durante l’evento lo shop è aperto ed è a disposizione anche il fortissimo ex atleta e shaper Keith Teboul per alcuni consigli in merito alle splendide tavole windsurf Quatro che rappresentano il meglio sul panorama mondiale. Splendida giornata dove kiteboarding, natura ed amicizie si fondono in un mix inebriante....d'altro canto era il mio onomastico e Maui non poteva deludermi
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Re: Maui Chronicles 2017
Una swell da Nord ha raggiunto due giorni fa la North Shore di Maui il primo giorno è stato fantastico, un misto di relax ed adrenalina, poiché i set più grandi (mast high) erano molto distanziati e si poteva uscire senza commettere errori di valutazione, ovviamente con un occhio vigile all'outer reef.
Ieri le condizioni erano meno interessanti a Kanaha; ad Ho'okipa Morgan Noireaux (JP/Hot Sails) ha vinto il contest di windsurf Aloha Classic (IWT). Personalmente ho svolto una bellissima windsurfing session chiudendo un gran numero di aerials off the lip cosa che, nella precedente session, di cui oggi vi do conto, non mi era riuscita a causa delle onde poco formate e ripide. Passo all'aggiornamento del blog.
MAUI BLOG: DAY 16
Incredibile.....mai avvenuto prima da quando mi reco alle Hawaii, dopo ben 16 giorni, dall’inizio della vacanza, esco la prima volta con il windsurf e per giunta in condizioni di onda poco formata. Il clima sta impazzendo! Ma devo farlo poichè non ho ancora maturato molta esperienza con la nuova vela Goya Banzai e desidero capire come trimmarla al meglio. Il vento è molto rafficato e forte, alcuni rider usano vele sui 4 m! La Banzai 4,7 può essere armata su un albero da 370 cm (per accrescerne la tenuta in alto), oppure 400 cm (per accrescerne il tiro in condizioni di sottoinvelatura).
A Maui ho portato l’albero Goya 370. Dai primi bordi capisco subito che i lusinghieri giudizi ed i favorevolissimi test report della Banzai, sono più che meritati: la vela è bilanciata ed assorbe benissimo le forti raffiche. In surfata si comporta egregiamente sebbene in soprainvelatura risulti un pelino fisica. Ma, con la giusta tecnica, non pone alcun problema sia nella fase di bottom turn che di cut back. Nei salti pare di avere un kite! Lo stacco è esplosivo e l’ottimo bilanciamento del rig assicura il pieno controllo della manovra aerea. Nella prima mezz’ora non cado mai!
Colgo l’occasione anche per testare le pinne 4K fins che uso in configurazione quad con la mia veterana tavola Starboard Quad Carbon 87 del 2013 una tavola che qui a Maui mi ha dato enormi soddisfazioni. Le ottime pinne di serie in G 10 erano, tutto sommato, piuttosto efficienti in surfata ma mi lasciavano alcuni dubbi quanto ad ingresso in planata. Ebbene, questi dubbi vengono confermati passando alle nuove pinne: già nell’inside, dove il vento è rafficatissimo, la tavola parte in planata come un fulmine!
Il tracking mi pare decisamente migliorato e, durante tutta la session nonostante il choppone e la tavola di litraggio elevato, non subisco neanche uno spin out! Insomma, piena soddisfazione, la vela ed il nuovo set di pinne si comportano egregiamente. Well done Goya Sails and K4 Fins!
Aloha and Godspeed
Ieri le condizioni erano meno interessanti a Kanaha; ad Ho'okipa Morgan Noireaux (JP/Hot Sails) ha vinto il contest di windsurf Aloha Classic (IWT). Personalmente ho svolto una bellissima windsurfing session chiudendo un gran numero di aerials off the lip cosa che, nella precedente session, di cui oggi vi do conto, non mi era riuscita a causa delle onde poco formate e ripide. Passo all'aggiornamento del blog.
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Incredibile.....mai avvenuto prima da quando mi reco alle Hawaii, dopo ben 16 giorni, dall’inizio della vacanza, esco la prima volta con il windsurf e per giunta in condizioni di onda poco formata. Il clima sta impazzendo! Ma devo farlo poichè non ho ancora maturato molta esperienza con la nuova vela Goya Banzai e desidero capire come trimmarla al meglio. Il vento è molto rafficato e forte, alcuni rider usano vele sui 4 m! La Banzai 4,7 può essere armata su un albero da 370 cm (per accrescerne la tenuta in alto), oppure 400 cm (per accrescerne il tiro in condizioni di sottoinvelatura).
A Maui ho portato l’albero Goya 370. Dai primi bordi capisco subito che i lusinghieri giudizi ed i favorevolissimi test report della Banzai, sono più che meritati: la vela è bilanciata ed assorbe benissimo le forti raffiche. In surfata si comporta egregiamente sebbene in soprainvelatura risulti un pelino fisica. Ma, con la giusta tecnica, non pone alcun problema sia nella fase di bottom turn che di cut back. Nei salti pare di avere un kite! Lo stacco è esplosivo e l’ottimo bilanciamento del rig assicura il pieno controllo della manovra aerea. Nella prima mezz’ora non cado mai!
Colgo l’occasione anche per testare le pinne 4K fins che uso in configurazione quad con la mia veterana tavola Starboard Quad Carbon 87 del 2013 una tavola che qui a Maui mi ha dato enormi soddisfazioni. Le ottime pinne di serie in G 10 erano, tutto sommato, piuttosto efficienti in surfata ma mi lasciavano alcuni dubbi quanto ad ingresso in planata. Ebbene, questi dubbi vengono confermati passando alle nuove pinne: già nell’inside, dove il vento è rafficatissimo, la tavola parte in planata come un fulmine!
Il tracking mi pare decisamente migliorato e, durante tutta la session nonostante il choppone e la tavola di litraggio elevato, non subisco neanche uno spin out! Insomma, piena soddisfazione, la vela ed il nuovo set di pinne si comportano egregiamente. Well done Goya Sails and K4 Fins!
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