Se guardi un poche di foto delle premiazioni ai campionati vedi che tutti usano il pad.
Ho visto e toccato un pò di tavole di gente che fa gare (magari master
![Wink : Wink :](./images/smilies/icon_wink.gif)
Ai voglia che si sente la differenza, o vai scalzo e allora puoi usare un pad basso e duro come quello della Groove che usa la maggioranza degli atleti italiani oppure se usi scarpette (a maggior ragione scarpette Decathlon) meglio avere solo antisdruciolo.kiteman ha scritto:Motion, ho sentito una buona differenza nel controllo rispetto alla volta precedente, che poi magari dipenderà anche dalla scuola morbida della scarpetta "low cost"" decathlon che uso.
Son certo che a piedi nudi il problema non si pone, come mi conferma il produttore che lo usa senza scarpette.
Sul mio surfino no volume lo stesso pad in eva, avendo oramai 2 anni, è diventato più duro e la differenza si sente anche a piedi nudi.
Io sento proprio che premo con le dita dei piedi con pad + calzari e sotto ho troppo "morbido".. non sento bene la tavola.
Sarò un ragazzo.. "sensibile"..
Motion ha scritto:Sto post è un pò fermo da giorni, lo aggiorno dopo la seconda uscita
(2,5 se vogliamo contare anche la prima volta di 20 minuti con vento ballerino).
Sono cose da absolute beginneer, ma possono aiutare altri che iniziano![]()
Alcune cose già dette ma meglio riassumerle:
sembra una cosa ovvia, ma purtroppo è proprio così, per cominciare le prime uscite sarebbe meglio avere mare piatto o con lieve ciop, vento abbastanza costante, non tanti kiters in mezzo alle balle, evitare il vento on almeno dove la spiaggia degrada lentamente e sopratutto finchè non si comincia a fare dei bordi sufficentemente lunghi fuori dall'acqua, usare la stessa taglia di kite che si userebbe con un TT.
Gestione del piantone fuori e dentro nell'acqua; anche qui sembra banale ma sarebbe il caso di dedicare almeno 20-30 minuti a vedere cosa fanno gli altri, sia nella gestione a terra che sopratutto nell'entrare in acqua e come le tengono per guadagnare poi l'acqua profonda. Io per esempio avevo guardato tempo fa come veniva fatto ma in modo sommario; quando ti ritrovi con sto trespolo tra le mani e poi in acqua con sta ancora lunga un metro, non cosi semplice come sembra.
Bolina in bodydrag col piantone; anche qui sembra banale ma guadagnare l'acqua profonda a volte non è facile e devi fare un bel pò di metri (nel mio caso in questi giorni quasi 100-150 mt) capire come tenere la tavola e piantone per avere un discreta bolina in bodydrag non è immediata: Non ho ancora trovato la maniera corretta, mi sembra che quella che da i migliori risultati, ma non sempre, sia tenere la tavola per la strap anteriore alta e forzare col gomito perchè la tavola resti inclinata col piantone a filo acqua
Altra cosa importante all'inizio guadagnare più acqua possibile per andare dove non si tocca e meglio anche leggermente più fuori, il tempo che si sistema la tavola , che si cerca di ribaltarla ecc ecc l'inevitabile tiro del kite è facile ti porti dove in partenza potresti toccare.
Altro punto fondamentale , sempre secondo la mia modestissima esperienza (ripeto 2 uscite) è nella partenza portare la tavola di traverso in modo che il piantone sia quasi fiori dall'acqua o comunque appena immerso, non è una cosa cosi immediata e semplice all'inizio specialmente dove non si tocca, perchè avere 1 mt di ancora sotto da tirare fuori quasi dall'acqua si fa una certa fatica; io infilo 2 e due i piedi nelle strap e spingo forte nei talloni per far ruotare la tavola, all'inizio anche un piccolo aiuto con una mano sul bordo superiore aiuta.
Perchè l'esigenza di mettere la tavola in qual modo, perchè alla partenza se il piantone fosse sotto fa da perno e inesorabilmente ti catapulti in avanti. Anche qui sembra ovvio ma finchè non lo provi non lo capisci.
Partenza: qui si troveranno sicuramente meglio chi ha già un po di esperienza con tavole unidirezionali specialmente race e frerace: Io che era da un bel pò che non utilizzavo la race, le prime partenze, nonostante mi avessero detto di tenere il peso sul piede anteriore, inevitabilmente ti trovi col peso spostato dietro che la tavola ti spara su che è un piacere. Capito l'antifona peso bello sul piede davanti e nel mio caso (penso dipenda molto dalla tavola dal piantone ecc) il piede posteriore fuori dalla strap e messo sopra il fissaggio del piantone. Partire al traverso lasco e poi stringere un pò solo quando si ha preso un minimo di velocità.
All'inizio sta "ancora" sotto la tavola spiazza un pò,anche andando con tavola bassa ci si deve abituare un pò a gestire e sentire il piantone sotto la tavola. I primi bordi inevitabilmente appena si prende un pelino di velocità si verrà sputati fuori; bisogna abituarsi a tenere il peso avanti ed andare n pò lenti, perchè appena si prende velocità l'ala sotto tenderà ad alzarti e non avendo ancora la gestione dei bilanciamenti dei pesi inevitabilmente si cadrà![]()
Cadute: qui si potrebbe aprire un capitolo lungo ed esaustivo; su consiglio di amici e di quanto ho letto qui, appena sento che perdo il controllo la cosa migliore è sfilare il piede dalla starp e fare un bel tuffo lontano dall'hydro, questo a volte porterà che se si è un pò in velocità il ns. tuffo con magari peso marcato nel posteriore porterà l'hydro a sputarsi fuori dall'acqua di quasi 50-70 cm come un delfino e la cosa credetemi al'inizio spaventa un pò.
Purtroppo non sempre si riesce a sfilare il piede in tempo dalle strap e qualche tirone alle caviglia l'ho già preso, proprio ieri in una caduta in avanti una bella iperestensione della caviglia, per fortuna senza conseguenze.
Andatura: dopo un pò si dovrebbe acquisire un pò di controllo sull'andatura a tavola bassa, io per il momento cerco sempre di limitare la velocità della tavola, perchè ho notato che appena la fai correre un pò anche tenendo il peso bello anteriore, tende a salire il piantone, all'inizio stare fuori quei 20-30 cm è anche bello e piacevole, ma avendo non ancora controllo fa presto salire di molto e ti ritrovi o delfinare in maniera sincopata o a cadere.
Per quel poco che mi sembra di avere capito farsi aiutare dal sostentamento del kite e tenere la gambe un pò flesse e morbide aiuta a essere meno reattivi sui pesi e quindi dare input errati sulla tavola.
ALtra cosa che mi hanno consigliato e che in effetti si sente il beneficio è che appena senti che la tavola comincia non toccare più l'acqua scaricare subito la barra in modo che la trazione del kite dimunuisca visto che si va più di foil che di tavola l'attrito diminuisce.
Alcune piccole cose, per esempio ieri ad un certo punto c'era un pò di ondina sui 50-60 cm circa e la cosa mìgliore per passarle è farlo con la tavola in acqua e assecondando molto con le ginocchia.
Come ha già detto da qualcuno qui nel forum, quando si nuota vicino al piantone evitare di muovere i piede o le gambe perchè inevitabilmente poi si incoccia con le alette sotto e fanno parecchio male. Qualche volta il kite ti tira addosso alla tavola e piantone anche qui evitare di muovere la gambe e cercare di sfilarsi lateralmente.
Recupero della tavola: per il momento è la cosa più semplice da fare io alla fine me la sono ritrova sempre sottovento, anzi a volte c'è l'hai li a 20-30 cm e non riesci a prenderla perchè il ciop o l'ondina te la spinge un bel pò avanti![]()
Rilancio kite: con medio poco vento per rilanciare il kite il mio ha bisogno di avere un pò di contrasto di tavola, avere tavola e piantone in mezzo alla balle rompe non poco, per il momento ho rilanciato solo una volta, qui apprezzerei qualche dritta magari, onde evitare che le lineee si prendano nel piantone o peggio ancora nelle alette
ALtre cose non mi vengono in mente, spero che qualcun altro racconti la sua esperienza e-o consigli
Ho fatto anche le riprese con la cam, appena ho tempo monto qualcosa così ci facciamo un poche di risate, devo togliere l'audio perchè più di qualche imprecazione e bestemmione non manca![]()
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infatti gli iscritti erano quasi 40fabriberna67 ha scritto:a Santa Croce per la dolomiti cup sembrerebbe ci siano già 25 partecipanti altro che garetta.
Anch'io all'inizo tenevo il piede fuori dalla strap posteriore per riuscire a caricare un pò più la punta ed ammorbidire i delfinamenti iniziali.Masaccio ha scritto:Ho una domanda.
Avendo accumulato qualche prima uscita, sono in grado di fare bei bordi a piantone alto, e, sul piede preferito, riesco anche a orzare, poggiare, e tentare con cautela tutte le andature. Quindi diciamo che mi comincio a divertire.
Ho una T40 con tre straps.
Fino ad ora ho messo il piede posteriore fuori dalla strap (subito davanti).
La domanda è: "dato che non ho mai adoperato straps sul surfino (e un po' mi inibiscono psicologicamente), e dato che il mio obiettivo con HF sarebbe il freeride relax, che faccio? Le tolgo proprio tutte e non ci penso più (finendo per adottare probabilmente una postura non corretta ma comoda), oppure mi forzo ad imparare ad andare e metto il piede posteriore dentro?![]()
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nn sono d accordo. forse sandro e' il set up corretto x la tua ex 560. la 450 vanno arretrate le strapMotion ha scritto:Metti le strap il più avanti possibile sia davanti che dietro, se ci fosse un foro più avanti sarebbe meglio ancora ;-)
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