Kite e deriva commerciale.

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ste76
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da ste76 »

Pagare una cifra onesta per aiutare nella gestione della corsia o altro non è problema. Uno in vacanza ha solo voglia di rilassarsi e di non avere casini e sbattimenti quindi se bisogna pagare 20...25 euro per fare la tessera e uscire direi che ci può stare.
Il problema è sempre come si pone chi ha in gestione... o così almeno dice di avere in gestione la zona il kiter che dopo un anno di lavoro arriva in uno spot nuovo non ha assolutamente voglia di creare problemi o casini ma vuole solamente farsi un paio di ore in kite in santa pace senza rompere le palle a nessuno.
Io sarò alla Caletta spero la situazione sia migliore anche perché prima volta in Sardegna e non sarà solo vacanza kite. Quindi se mi devo trovare a discutere o avere casini mi faccio vacanza con famiglia e prossimo anno cambio meta.
marcokite
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da marcokite »

Ciao !
È da qualche anno che manco, sicuramente qualcuno del forum è più afferrato ma alla caletta non ha mai rotto le scatole nessuno.
Generalmente con il buon senso si riescono a fare tante cose.
È normale che in stagione non posso pretendere di alzare il kite in mezzo alla gente solo per il fatto che faccio kite. E di numeri ne abbiamo visti in giro. Con molta probabilità è anche per questo che ci ritroviamo tante volte a pagare anche ingiustamente.
I corridoi se ci sono è perchè una scuola o una associazione li ha in concessione e per averli generalmente devono pagare. Difficilmente vengono concessi a titolo gratuito anche se capita con qualche associazione.
Bisogna comunque andare a mettere giù le boe e tirarle su a fine stagione e non è un passatempo. È corretto sempre chiedere se si può utilizzare il corridoio, è corretto chiedere qualcosa (ma anche no se è per un giorno) trovo vergognoso invece lucrare sulla gente come è successo a max.
Obbligare la gente a tesserarsi per un giorno o a far fare un’assicurazione supplementare. Lasciate perdere questi posti, non meritano nemmeno di esistere. Un brevetto Iko però tante volte ti mette al coperto (io non ce l’ho) perchè chi non ti conosce può avere un parametro di che tipo di kiter sei. Comunque il kite è bello quando è libero. Ciao !
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maxilconte »

Tengo a precisare che NON sono stato obbligato a fare la mia tessera (con assicurazione). Semplicemente dopo 20 minuti di discussione dove mi si ventilavano tragedie in caso di intervento dei soccorsi e/o capitaneria mi sono rotto e l'ho fatta. La loro richiesta teorica è solo il possesso di un assicurazione kite valida; secondo loro quella rilasciata dalla mia asd kite NON lo era. A chi voglia fare una giornata di kite senza pensieri consiglio di arrivare, montare e via, senza chiedere nulla a nessuno (ci sono i cartelli per i divieti); se passate dal bar per una birretta post kite....tessera obbligatoria in quanto club.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

Ciao ti rispondo da operatore del settore essendo il Responsabile del l'area kite Torvaianica. Mi è capitato molte volte che alcune asd facessero "tessere" con coperture assicurative sbagliate. Ti spiego meglio. Tutte tutte le asd sono affiliate a qualcuno ente/federazioni alcuni fanno tessere con più formule assicurative per lanostraesigenza serve espressamente quella Rc e non se ti fai male tu per capicirci!! Alcuni non conoscono la differenza o ci provano perché la personale costa differente da Rc. Quindi quando ritirate la tessera controllare che ci sia la dicitura/codice corretto per 'Rc. Poi purtroppo c'è grande confusione sui vari spot in Italia molti sono concessioni personali che hanno un costo euna su mole a una gestione a un attività commerciale eltre che sono totalmente pubbliche altre metà e metà purtroppo questa confusione non aiuta né noi operatori ne voi utilizzatori!! certamente sarebbe oppurtuno che tutti PRIMA di utilizzare un qualcosa si informasse della situazione Di QUELLO SPECIFICO SPOT!!!
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maxilconte »

Markone il problema non è il "pagare" ma la sensazione di "possesso" dello spot accompagnata dallo sentirsi deficienti per aver chiesto (e rispettato) regole che non venivano bellamente seguite da decine di kiters. Se imponi regole dovresti anche cercare di farle rispettare: c'era gente che partiva dal porticciolo per non sbattersi a portare l'attrezzatura a piedi per 500 metri, e il porticciolo è a vista dal centro kite dove ho discusso per mezz'ora.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

Io non sto dicendo che ti sei comportato TU nello specifico ma ti stavo spiegando che FORSE è dico FORSE effettivamente la tua tessera non era valida. Poi che alcuni spot vengono gestiti alla "c***o di cane" purtroppo è un dato di fatto!!! Certamente non aiuta il fatto che non conoscendo le "caratteristiche normative" dello spot sia più facile essere in errore e che per evitare ciò sarebbe abitudine di tutti essere più informati sulle varie leggi che regolano il mare e tutto ciò che ci gravita
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maddy »

ma sappiamo anche
che i primi a non esporre ordinanze e concessioni sono comuni e operatori

è a questi e non ai cittadini paganti tasse che toccherebbe l'onere della dimostrazione

almeno così succede dove si fa largo uso di divieti

salvo sostenere che la legge non ammette ignoranza
ma anche in questo siamo in coda alle classifiche
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

Dai ragazzi non perdiamoci in un bicchiere d'acqua......corridoi di lancio sono in concessione a un azienda /asd o simili che si fa carico di "costruirlo" oltre che sforzarsi per fare in modo che quel corridoio risulti appunto fruibili per il determinato motivo per il quale è stato richiesto all'autorità marittima della zona. L'utilizzo del suddetto corridoio è ad uso PUBBLICO.....l'accesso alla spiaggia invece può essere regolamentato facendo pagare appunto un servizio che potrebbe essere banalmente anche solo tenere il kite gonfio pre e post partenza in quanto chi ha una concessione per il corridoio ha una concessione anche per il pezzetto di spiaggia adiacente e sulla sua concessione può esercitare qualunque diritto....
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

maddy ha scritto:ma sappiamo anche
che i primi a non esporre ordinanze e concessioni sono comuni e operatori

è a questi e non ai cittadini paganti tasse che toccherebbe l'onere della dimostrazione

almeno così succede dove si fa largo uso di divieti

salvo sostenere che la legge non ammette ignoranza
ma anche in questo siamo in coda alle classifiche
Non cè nessun obbligo nell'esporre una concessione
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maddy »

Quello di pagare ?
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da kiteman »

Onlybigwave, quindi, per capire, tu stai dicendo (la domanda è seria) che in Italia ogni corridoio di lancio dato in concessione (intesa come "porzione di acqua") è per legge PUBBLICO e quindi non deve essere richiesto un pagamento per il suo utilizzo ?

Mentre la "porzione di territorio" (spiaggia, terreno, prato, etc) adiacente al corridoio e sempre data in concessione potrebbe richiedere, per il suo utilizzo/passaggio, un pagamento se solo il gestore lo decide "associandoci" un qualsivoglia servizio?

Ripeto, la domanda è seria, perchè in materia di concessioni demaniali non so assolutamente niente e non sono certo di aver capito bene quello che hai scritto.

Poi, il fatto di esporre la concessione, anche se non obbligatorio (se ho capito bene) è anche solo indice di trasparenza nei confronti dei fruitori.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da Pat »

kiteman ha scritto:Onlybigwave, quindi, per capire, tu stai dicendo (la domanda è seria) che in Italia ogni corridoio di lancio dato in concessione (intesa come "porzione di acqua") è per legge PUBBLICO e quindi non deve essere richiesto un pagamento per il suo utilizzo ?

Mentre la "porzione di territorio" (spiaggia, terreno, prato, etc) adiacente al corridoio e sempre data in concessione potrebbe richiedere, per il suo utilizzo/passaggio, un pagamento se solo il gestore lo decide "associandoci" un qualsivoglia servizio?

Ripeto, la domanda è seria, perchè in materia di concessioni demaniali non so assolutamente niente e non sono certo di aver capito bene quello che hai scritto.

Poi, il fatto di esporre la concessione, anche se non obbligatorio (se ho capito bene) è anche solo indice di trasparenza nei confronti dei fruitori.
Aggiungo: se non esponi la concessione, come so che sei il concessionario e non una sorta di abusivo ?

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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

La concessione va esposta o quanto meno va messo il numero sui cartelli anzi per essere corretti dovrebbe essere messo anche il nome del concessonario sulle boe del canale poi purtroppo ogni circodario marittimo emana la propria ordinaza di sicurezza balneare che poi va aggiunta quella comunale. Sempre tenendo conto del codice della navigazione. Io come concessonario ho controlli dalla finanza,vigili,capitaneria,agenzia delle dogane e demanio.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

Il discorso ragazzi non è essere abusivi. Difficilmente con tutti controlli che ci sono in spiaggia ci sara qualcuno che chiude un pezzo di spiaggia a buffo almeno a roma....il. Punto ragazzi e che in avanti per questione di gestioni e di sicurezze le spiagge kite attrezzate verranno purtroppo (e lo dico in primis come operatore)sempre più fatte pagare quindi rassegnatevi!! Casimai cercate di chiedere al gestore servizi aggiuntivi che valorizzano lo spot...
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

kiteman ha scritto:Onlybigwave, quindi, per capire, tu stai dicendo (la domanda è seria) che in Italia ogni corridoio di lancio dato in concessione (intesa come "porzione di acqua") è per legge PUBBLICO e quindi non deve essere richiesto un pagamento per il suo utilizzo ?

Mentre la "porzione di territorio" (spiaggia, terreno, prato, etc) adiacente al corridoio e sempre data in concessione potrebbe richiedere, per il suo utilizzo/passaggio, un pagamento se solo il gestore lo decide "associandoci" un qualsivoglia servizio?

Ripeto, la domanda è seria, perchè in materia di concessioni demaniali non so assolutamente niente e non sono certo di aver capito bene quello che hai scritto.

Poi, il fatto di esporre la concessione, anche se non obbligatorio (se ho capito bene) è anche solo indice di trasparenza nei confronti dei fruitori.
Si esattamente come ho detto prima....riguardo l'esposizione della concessione è un atto di trasparenza, nel caso di regimi 45bis non è comunque dovuto in quanto ci si attiene comunque al regolamento imposto al concessionario originario...... Quando si parla di "soldi" e "gestione" dovete sempre tenere a mente che il kite in Italia dalle autorità competenti non è sempre ben visto e quindi chi attrezza una spiaggia e una corsia si prende totalmente la responsabilità per qualsiasi cosa succeda in quella porzione di mare/spiaggia che ha in concessione e da qui arriva il pagamento e/o la tessera associativa....
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

Quanto al problema abusivismo di cui qualcuno parlava, posso rassicurare tutti sui frequenti controlli delle autorità competenti....quindi difficile che uno allestisca una struttura senza permessi e men che meno un corridoio di lancio
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

Pat ha scritto:
kiteman ha scritto:Onlybigwave, quindi, per capire, tu stai dicendo (la domanda è seria) che in Italia ogni corridoio di lancio dato in concessione (intesa come "porzione di acqua") è per legge PUBBLICO e quindi non deve essere richiesto un pagamento per il suo utilizzo ?

Mentre la "porzione di territorio" (spiaggia, terreno, prato, etc) adiacente al corridoio e sempre data in concessione potrebbe richiedere, per il suo utilizzo/passaggio, un pagamento se solo il gestore lo decide "associandoci" un qualsivoglia servizio?

Ripeto, la domanda è seria, perchè in materia di concessioni demaniali non so assolutamente niente e non sono certo di aver capito bene quello che hai scritto.

Poi, il fatto di esporre la concessione, anche se non obbligatorio (se ho capito bene) è anche solo indice di trasparenza nei confronti dei fruitori.
Aggiungo: se non esponi la concessione, come so che sei il concessionario e non una sorta di abusivo ?

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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

In un bar hai l'obbligo di esporre la licenza.. Ma dove vivete ragazzi su!!! Sono le basi....
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

Ma volete far polemica o capire che ci sono leggi e regole che non si conoscono e che invece andrebbero consultate.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da 00gabri00 »

... o casomai andate a far Kite al di fuori dall'Italia?!


(Non la prendete come offesa quello che ho scritto, ma come pura constatazione)


Mi piacerebbe tanto ritornare in estate nelle calde acque italiane , ma aimè , in primis per la morfologia del territorio , la mentalità & Co si arriva a questi punti elencati nel post.
Per carità ... zone italiane dove ancora si esce senza che nessuno ti chieda nulla o (al contrario )dove si stupiscono ancora di veder volare un "aquilone gigante " , ci sono ancora e in alcuni spot italiani anche in pieno agosto si riesce ad uscire tranquilli. Ma queste spiagge son sempre più rare. E come dice giustamente Markone ,sara sempre peggio.

Quello su cui non mi capacito è che escano queste "zone" solo in Italia . Mentre in altri paesi europei e extraeuropei, anche in zone di altissima frequentazione kiter (es Hyeres e tutto il sud della Francia ) è praticamente free dapertutto . Non è una critica a chi si sbatte per mantenere il corridoio italiano pulito , ci mancherebbe. anzi ! Ben vengano queste persone che in alcuni casi si sbattono per mantenerle aperte. Però fare raffronto con le realtà limitrofe viene spontaneo.
Poi ovvio : generalizzare è anche spesso sbagliato. E bisogna vedere nello specifico caso per caso . Ogni paese avrà anche leggi e regolamentazioni ben differenti .

Seguo cmq con interesse la diatriba delle concessioni . Almeno che qualcuno che ne sa , faccia chiarezza su questi punti e che li sappia elencare con correttezza, fa bene al forum e ai kiter italiani. Poi quando il mediterraneo diventerà un grande lago eutrofizzato con alga e acqua a 35 gradi e i kiter si riverseranno in atlantico con acqua a 25 ... ripeschero' queste Info e contestero' quando usciranno concessioni e canali di uscita pure di la : Lol :

Coraggio a tutti. Ps: Leggere cmq che in sarda ti rompono e in più su 20 gg nn si trova un gg di vento : Lol : : Lol : ...mi da tristezza.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

Purtroppo in italia le persone sono state educate a vivere il mare in un certo modo....e effetivamente siamo un po storti noi come gestione. Le regole sono regionali perche il demanio marittimo e di competenza regionale che delega ai comuni che spesso non applicano tali regolamenti o solo in parte poi ci sono le varie cp che emanano altri regolamenti sapere tutto di tutti gli spot credo sia molto impegnativo. Sarebbe utile una sorta di 10 regole d'oro da seguire e applicabili a tutte le situazioni. Tipo 1: prima di uscire in uno spot nuovo guarda sul sito della cp di appartenenza le ordinanze l. 2: se vai in uno spot attrezzato chiedi se è pubblico o privato...ecc ecc
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