Kite e deriva commerciale.

un luogo dove fare due chiacchiere in amicizia
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LONG
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da LONG »

Il Mio Comune è differente......
firmato
Il Sindaco di Tarpon's Bay...
: Nar :
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maxilconte
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maxilconte »

A Grado, d'estate, usciamo dall'isolotto, una penisola naturale di sabbia che si protende per 500 metri dalla linea di spiaggia. Ieri una delle famiglie che prendono il sole su questa penisola ha chiamato la capitaneria. Piuttosto di spostarsi di 50 metri, o di 500 per stare comodamente sulla chilometrica spiaggia libera. No, aveva deciso di starsene lì, con il mare a 100 metri e il fango a 5...e... "Cacchio questa terra la difenderò fino alla fine"! Ecco, questo è il problema degli italiani. L'inutilizzo del cervello.
kiteman
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da kiteman »

markone ha scritto:Ma volete far polemica o capire che ci sono leggi e regole che non si conoscono e che invece andrebbero consultate.
Ognuno poi interviene in questa discussione a suo piacimento, per quanto mi riguarda sono interessato a capirci qualcosina di più in materia, ma in senso serio e formale.
Ogni tanto pensiamo di far gruppetto, aprire l'associazione e gestire noi il nostro corridoio al posto dell'attuale gestore perchè magari pensiamo che qualcosa si possa migliorare.
Ma poi nessuno ci si è mai buttato seriamente a capire e valutare pro e contro.
Ad esempio il tema responsabilità non è cosa da poco.

@LONG, tu hai esposto il regolamento nel Comune dei Tarponi? : Chessygrin :
Certo che un regolamento stile tarpons, scritto in toscano stretto, con una bakekina apposita sullo spot, io se fossi un toscano la metterei.. : Rolleyes :
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da LONG »

A Tarpon's vige la totale deregulation.
Solo una regola: puoi fare ciò che vuoi......, a patto di non arrecare disturbo al Sindaco.... : Nar :
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da Zitrone »

LONG ha scritto:Solo una regola: puoi fare ciò che vuoi......, a patto di non arrecare disturbo al Sindaco.... : Nar :
: ahahah : : ahahah : : ahahah : : ahahah : Mitico Long : Thumbup :
Non sono venditore/promoter ma mi hanno soprannominato
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Vorrei fare kite più spesso :-(
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

maxilconte ha scritto:A Grado, d'estate, usciamo dall'isolotto, una penisola naturale di sabbia che si protende per 500 metri dalla linea di spiaggia. Ieri una delle famiglie che prendono il sole su questa penisola ha chiamato la capitaneria. Piuttosto di spostarsi di 50 metri, o di 500 per stare comodamente sulla chilometrica spiaggia libera. No, aveva deciso di starsene lì, con il mare a 100 metri e il fango a 5...e... "Cacchio questa terra la difenderò fino alla fine"! Ecco, questo è il problema degli italiani. L'inutilizzo del cervello.
vedi....a Grado d'estate si esce anche al pennello che sarebbe l'imboccatura di un porto in mezzo ad un canale navigabile.....viene chiuso un occhio e va bene così...in tanti spot si chiude un occhio, in tanti altri invece l'occhio non viene chiuso....stai pur certo che se il comune rilasciasse una licenza per scuola kite, corsia kite in una qualsiasi zona di grado, al pennello avresti finito di fare kite, in quanto non sarebbe più compatibile con l'interesse di colui che ha chiesto una determinata zona in concessione per farci appunto un attività.........pennello a Grado, isolotto, Isola conchiglie a Lignano, foce del Tagliamento a Lignano sono le classiche zone indicate dalla CP di Porto come "che vadano a giocare con gli aquiloni là, che almeno cè poca gente ed è difficile creino problemi"........alla prova del 9 se succede qualcosa, sei sempre in torto marcio
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

markone ha scritto:In un bar hai l'obbligo di esporre la licenza.. Ma dove vivete ragazzi su!!! Sono le basi....
Si ma capisci il senso su.......veramente volete farmi credere che quando andate in un bar consultate la licenza??? Idem i regolamenti da spiaggia su.....se cè qualcuno che da il servizio significa che è in regola
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maxilconte »

onlybigwaveforme ha scritto:
maxilconte ha scritto:A Grado, d'estate, usciamo dall'isolotto, una penisola naturale di sabbia che si protende per 500 metri dalla linea di spiaggia. Ieri una delle famiglie che prendono il sole su questa penisola ha chiamato la capitaneria. Piuttosto di spostarsi di 50 metri, o di 500 per stare comodamente sulla chilometrica spiaggia libera. No, aveva deciso di starsene lì, con il mare a 100 metri e il fango a 5...e... "Cacchio questa terra la difenderò fino alla fine"! Ecco, questo è il problema degli italiani. L'inutilizzo del cervello.
vedi....a Grado d'estate si esce anche al pennello che sarebbe l'imboccatura di un porto in mezzo ad un canale navigabile.....viene chiuso un occhio e va bene così...in tanti spot si chiude un occhio, in tanti altri invece l'occhio non viene chiuso....stai pur certo che se il comune rilasciasse una licenza per scuola kite, corsia kite in una qualsiasi zona di grado, al pennello avresti finito di fare kite, in quanto non sarebbe più compatibile con l'interesse di colui che ha chiesto una determinata zona in concessione per farci appunto un attività.........pennello a Grado, isolotto, Isola conchiglie a Lignano, foce del Tagliamento a Lignano sono le classiche zone indicate dalla CP di Porto come "che vadano a giocare con gli aquiloni là, che almeno cè poca gente ed è difficile creino problemi"........alla prova del 9 se succede qualcosa, sei sempre in torto marcio
Non del tutto corretto. L'associazione di cui faccio parte NON esce al pennello e cerca di spingere i kiters a non uscirvi. Al pennello ci sono i bagnanti, per giunta paganti, con tanto di bagnino. Uscire lì da giugno a settembre significa cercar rogne. Poi, come da topic, ognuno usa la testa come crede,..
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maxilconte »

maxilconte ha scritto:
onlybigwaveforme ha scritto:
maxilconte ha scritto:A Grado, d'estate, usciamo dall'isolotto, una penisola naturale di sabbia che si protende per 500 metri dalla linea di spiaggia. Ieri una delle famiglie che prendono il sole su questa penisola ha chiamato la capitaneria. Piuttosto di spostarsi di 50 metri, o di 500 per stare comodamente sulla chilometrica spiaggia libera. No, aveva deciso di starsene lì, con il mare a 100 metri e il fango a 5...e... "Cacchio questa terra la difenderò fino alla fine"! Ecco, questo è il problema degli italiani. L'inutilizzo del cervello.
vedi....a Grado d'estate si esce anche al pennello che sarebbe l'imboccatura di un porto in mezzo ad un canale navigabile.....viene chiuso un occhio e va bene così...in tanti spot si chiude un occhio, in tanti altri invece l'occhio non viene chiuso....stai pur certo che se il comune rilasciasse una licenza per scuola kite, corsia kite in una qualsiasi zona di grado, al pennello avresti finito di fare kite, in quanto non sarebbe più compatibile con l'interesse di colui che ha chiesto una determinata zona in concessione per farci appunto un attività.........pennello a Grado, isolotto, Isola conchiglie a Lignano, foce del Tagliamento a Lignano sono le classiche zone indicate dalla CP di Porto come "che vadano a giocare con gli aquiloni là, che almeno cè poca gente ed è difficile creino problemi"........alla prova del 9 se succede qualcosa, sei sempre in torto marcio
Non del tutto corretto. L'associazione di cui faccio parte NON esce al pennello e cerca di spingere i kiters a non uscirvi. Al pennello ci sono i bagnanti, per giunta paganti, con tanto di bagnino. Uscire lì da giugno a settembre significa cercar rogne. Poi, come da topic, ognuno usa la testa come crede,.. E aggiungo che fortunatamente le cose possono anche funzionare diversamente: a Marina Julia il comune ci ha appena spostato un prefabbricato nel luogo più idoneo per i kiters, allacciato l'acqua e a breve il corridoio. Personalmente quando avevo contribuito a fondare la asd Klg avevo lo scopo di regolamentare il kite con corridoio proprio per evitare qualunque problema, non certo per guadagnarci. E questo voleva essere lo scopo del topic, la deriva commerciale di un servizio che dovrebbe esistere pressoché a titolo gratuito, in un'ottica di condivisione degli spot. Utopistico ma...bello.
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Gino82
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da Gino82 »

Premesso che secondo me i diversi punti di vista possono essere sposati, fermo restando che le leggi dello Stato per me hanno più valore di regolamenti legati a concessioni ad hoc, leggo poco sopra LA PAROLA brutta brutta che agita gli animi: INTERESSE.

Quando l'intetesse di un singolo o di un piccolo gruppo di persone prevarica quello della comunità, ecco che qualcosa smette di funzionare.

Io personalmente esco solo dove il kitesurf è libero o regolamentato in modo gratuito.
Ho una RC capo famiglia.
Se c'è gente in spiaggia, o mi sposto io o non esco.
Nella mia mente, devo essere autonomo nell'uscita e saper/poter rientrare (salvo incidente, ma quello può capitare a chiunque e ovunque).

Se vado a fare kite in spots non abituali, cerco di informarmi circa dove posso uscire gratuitamente e in modo libero.

Aggiungo che secondo me alcuni corridoi, durante la stagione balneare, hanno necessità di esistere data la convivenza di più attori in spiaggia. E in questi casi chi gestisce kiters e bagnanti ha diritto a un ritorno per l'impegno (fermo restando che le cose vanno fatte in regola, pagate le tasse, ecc...)
In altri spots i corridoi sono mero business.

W Tarpon's
Grazie Sindaco Long
(Mai uscito al Calambra, ma prima o poi...)
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da 00gabri00 »

kiteman ha scritto: Ad esempio il tema responsabilità non è cosa da poco.


Ma appunto per me questo è il punto cardine di tutto questo bla bla bla (interessante ) :

È così che in altre nazioni regolano tutto . Cioè ... nessuno regola! ma partono dal principio che se arrechi danno a te stesso E AGLI ALTRI facendo questa disciplina sono @$$* tuoi e ne risponderai.
Ergo = assicurazione Kite specifica che copra il danno arrecato agli altri. Nessuno te la chiede ma la fai :-)

Bel pannello che dice che tutto quello che fai sulla spiaggia è a tuo rischio e pericolo e FINE .



Ps questo il mio corridoio d'uscita estivo . Mancano le boe e il pannello della concessione , ma per il momento nessuno ha esposto denuncia e ce ne faremo una ragione : Lol : : tiserve :

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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da Matt »

Anche a me da fastidio pagare il non dovuto, e cerco di evitare posti affollati quando posso.
Circoli ASD arroganti ci saranno anche, spero pochi, ma non sono la regola.
Generalmente ad agosto vado in ferie all’estero, oceano, dove anche grazie agli spazi maggiori non ci sono i problemi di affollamento tipici delle nostre spiagge italiane.
Rimango un po sorpreso nel leggere certe cose, e personalmente ho avuto esperienze diverse.
Nel mio spot Vada-Lillatro non si paga, e fuori stagione non ci sono strutture fisse ne servizi per il Kite in spiaggia. In stagione pochi controlli della Capitaneria, ma niente di particolare.
In estate ci sono delle scuole con corridoio autorizzato, ma la maggioranza dei Kiter esce per comodita da spiaggia normale.
Comunque le Concessioni rilasciate che conosco e ho letto (quella della scuola CENTRO WINDSURF VADA ad esempio) , sono ad uso pubblico gratuito sia per l’area di lancio che per l’uso del canale.
Quindi nessuno chiede niente.
Non escludo che in giro per l’Italia vi siano concessioni, rilasciate ad uso esclusivo commerciale, e non avrei problemi a pagare una quota giornaliera, ma prima di pagare chiederei sicuramente copia della ConcessioneAutorizzazione...e la ricevuta fiscale.
Mi pare il minimo considerato che la spiaggia ed il mare sono un bene pubblico, e chi ha ottenuto una concessione in uso di tale spiaggia dovrebbe avere la trasparenza di esibire l’Atto Autorizzativo almeno al momento della richiesta di pagamento.
In certe occasioni di mia iniziativa mi sono rivolto a strutture a pagamento (Angels, Oasy a Calambrone, ad esempio) ma xche volevo usufruire, oltre che dell’uscita kite, dei servizi : docce, parcheggio, lettino, spogliatoi..
Per tornare alla Sardegna, sono arrivato da 2gg e sono già uscito alla Caletta senza problemi...uscita free, ed anzi devo ringraziare il gommone della scuola che a fine serata mi ha rilanciato la vela a vento praticamente finito (passerò a sdebitarmi) gentilissimi e competenti.
Anche qualche anno fa son venuto ad agosto, sempre uscite free ovunque: porto Botte, San Giovanni Sinis, porto Ferro, Platamona, Valledoria, Marina delle Rose, Posada, Siniscola, San Teodoro (con 20-25knt).
Certo...usando il buon senso, ed allontanandosi dai bagnanti quanto serve, e rinunciando in quei pochi casi.
A Porto Pino ho rinunciato in partenza vista la densità di bagnanti.
Quindi negli spot che frequento, sarò fortunato, si fa ancora Kite in libertà senza pagare niente.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da markone »

Il buon senso tutti ne parlano pochi lo conoscono e per quello che hanno fatto tutti qui regolamenti a volte inutili ein certi spot la convivenza fra kiters bagnanti visto l'affluenza delle persone deve obbligatoriamente essere regolata.. Certo dove ci sono due kite e tre persone a prendere il sole il problema si pone poco. Come vi ho detto essendo la regione che pianifica una linea guida da seguire il PUA(PIANO UTILIZZO ARENILE) che in teoria ogni comune deve seguire.. In realtà poi si trovano situazioni diverse e a volte contrastanti. La normativa a vte non è chiara neanche agli uffici stessi perché noi come kite veniamo inquadrati spesso erroneamente. Un consiglio che vi posso dare da veterano delle zone kite dal 2010 ho una zona è cercate sempre di collaborare con chi le crea tanto il vantaggio e per tutti prima o poi...... Non fate i capricci per pochi spiccioli e informatevi prima..
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da onlybigwaveforme »

maxilconte ha scritto:
onlybigwaveforme ha scritto:
maxilconte ha scritto:A Grado, d'estate, usciamo dall'isolotto, una penisola naturale di sabbia che si protende per 500 metri dalla linea di spiaggia. Ieri una delle famiglie che prendono il sole su questa penisola ha chiamato la capitaneria. Piuttosto di spostarsi di 50 metri, o di 500 per stare comodamente sulla chilometrica spiaggia libera. No, aveva deciso di starsene lì, con il mare a 100 metri e il fango a 5...e... "Cacchio questa terra la difenderò fino alla fine"! Ecco, questo è il problema degli italiani. L'inutilizzo del cervello.
vedi....a Grado d'estate si esce anche al pennello che sarebbe l'imboccatura di un porto in mezzo ad un canale navigabile.....viene chiuso un occhio e va bene così...in tanti spot si chiude un occhio, in tanti altri invece l'occhio non viene chiuso....stai pur certo che se il comune rilasciasse una licenza per scuola kite, corsia kite in una qualsiasi zona di grado, al pennello avresti finito di fare kite, in quanto non sarebbe più compatibile con l'interesse di colui che ha chiesto una determinata zona in concessione per farci appunto un attività.........pennello a Grado, isolotto, Isola conchiglie a Lignano, foce del Tagliamento a Lignano sono le classiche zone indicate dalla CP di Porto come "che vadano a giocare con gli aquiloni là, che almeno cè poca gente ed è difficile creino problemi"........alla prova del 9 se succede qualcosa, sei sempre in torto marcio
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All'isolotto cè un canale di lancio predisposto per kitesurf (ad imbuto)????
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da maxilconte »

onlybigwaveforme ha scritto:
All'isolotto cè un canale di lancio predisposto per kitesurf (ad imbuto)????
L'isolotto è a più di 400 metri dalla linea di costa, a più di 400 metri dagli stabilimenti balneari e oltre le boe predisposte per i bagnanti. Secondo i regolamento sono i bagnanti che sono "fuorilegge"in quanto si trovano dove le barche possono navigare. Tutto teoricamente si intende, ma di scontri con la capitaneria ne abbiamo avuti : Wink : Come dire "saremo nel torto noi ma se non mi rompi non mi lamento del torto tuo". Ripeto, al pennello d'estate è cercar rogne.
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da gugu »

Ciao a tutti,
a parte tutta la parte normativa di esposizione regolamenti e simili di cui non so molto, se non sono presenti servizi ma solo il canale di lancio non trovo giusto che si debba pagare, in fondo chi ha fatto la richiesta normalmente gestisce una scuola e quindi ha già un ritorno. Non penso inoltre che permetta ad esterni di mettersi a fare corsi a pagamento nella stessa zona. Quindi per pagare secondo me o mettono servizi aggiuntivi o permettono di fare anche lezione ad esterni (ho pagato per la spiaggia). Per il resto BISOGNA essere assicurati per la responsabilità civile. Oggi non farlo è da folli, c'è gente che va in spiaggia appositamente in cerca di rogne, non è solo questione di incidenti...
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Re: Kite e deriva commerciale.

Messaggio da O_Lione »

il problema è noto , personalmente sono sempre stato contro a richieste di pagamento per uscire in kite, primo perchè le corsie sono sempre pubbliche per legge , secondo perchè se ti prendi la briga di aprire un corridoio lo fai prima di tutto per tuo interesse personale , che sia perchè vuoi aprirci una scuola o perchè sei un locale e vuoi avere la possibilità di uscire tu stesso il primo interesse che servi è sempre il tuo. Non penso che un livornese si prenda la briga di aprire un corridoio a ravenna ne viceversa. Tuttavia reputo che un riconoscimento possa essere concesso anche perchè se arrivo in toscana e ho la possibilità di fare kite è perchè qualcuno ci ha lavorato. Personalmente ritengo giusto riconoscere un gettone di ingresso purchè sia ragionevole , i classici 5 euro in stagione , se capita li pago con il sorriso , sorvolando gli aspetti fiscali , diversamente doversi obbligatoriamente tesserare magari a 50 euro per un uscita non lo trovo giusto.

Finora a parte la toscana non ho mai avuto problemi , giusto settimana scorsa a porto recanati mi è stato detto: " dai se si tratta di una uscita vai tranquillo , se magari cominci a farne tre o 4 o fai il gettone da 5 euro oppure dovresti tesserarti" e secondo me ci può stare come discorso.
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