Tavola da wing V-TAIL
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Tavola da wing V-TAIL
Ciao a tutti, condivido la mia ultima fatica (ultima nel senso che non ne farò mai più, troppo sbatti ).
Tavola nata un po' per caso cercando di scopiazzare un po' dell'evoluzione che si vede in giro in questi ultimi tempi ma senza grosse aspettative.
Costruzione ripresa dall'esperienza precedente con pannelli in EPS incollati e longheroni in legno in corrispondenza dei track; laminazione solo vetro e legno.
La fibratura è venuta un disastro totale perciò metto solo foto a bassa risoluzione per far risaltare meno i difetti . Sono stato molto vicino a metà lavoro a distruggerla a calci per i risultati pessimi ma alla fine tra carteggio e stucco l'ho finita alla bene e meglio.
Ho provato anche l'esperienza di trasferire le immagini sulla fibra con abbastanza soddisfazione ma tornassi indietro farei diverso.
Mancano ancora le finiture per completarla e penso che non la proverò in acqua fino a Primavera perchè mi sono impigrito .
Le foto non rendono bene le proporzioni, infatti sembra molto tozza mentre in realtà è abbastanza slanciata; le dimensioni sono 150x60x12 x 89 lt.
Mentre il peso non lo so ancora, non l'ho mai pesata.
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Ho provato anche l'esperienza di trasferire le immagini sulla fibra con abbastanza soddisfazione ma tornassi indietro farei diverso.
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Re: Tavola da wing V-TAIL
tamarrissima...curiosità le immagini come le hai stampate e applicate? prima dell'ultimo strato di vetro oppure sono adesivi appiccicati sopra l'ultimo strato?
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Sono stampe fatte in A3 su carta di riso accostate e resinate sotto l'ultimo strato di vetro.
Errata corrige: ho scritto EPS ma volevo scrivere XPS (polistirene estruso).
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Ciao e complimenti per la voglia di sperimentare, sarei curioso di conoscere il peso della tua tavola, ti pare che la carta di riso abbia assorbito molta resina? io personalmente mi sarei limitato ad una piccola zona perchè temo che un'area cosi vasta potrebbe anche incidere sulla resistenza strutturale, in ogni caso il risultato è molto originaleZazan8 ha scritto: ↑15/01/2024, 12:43 Ciao a tutti, condivido la mia ultima fatica (ultima nel senso che non ne farò mai più, troppo sbatti ).
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Immagino che nella resinatura hai utilizzato il sottovuoto? se si come è andata questa volta?
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Re: Tavola da wing V-TAIL
La locandina di TREMORS dà un ulteriore + alla tavola
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Male Sicuramente basterà impratichirsi ma fatto sta che al mio livello devo sempre bestemmiare senza ottenere risultati decenti, il problema principale, per me, è ottenere un vuoto discreto. Di solito il sacco mi perde e non riesco a trovare la perdita e quindi il sacco non tira bene e il compressore sta sempre acceso (uso il sacco classico rosso a tubo e il mastice butilico).
Ho provato a cercare un sacco da vestiti con la clip di sigillatura ma non ne esistono più grandi di 140 cm a parte quelli da materassi ma sono troppo mastodontici.
Ho pensato più volte di resinare semplicemente in aria ma non riesco neanche lontanamente di ottenere un' adesione decente (a parte nelle parti piane) e nelle parti curve si stacca o si solleva. Vedo nei video che fanno aderire con una spatolata il tessuto senza problemi... io non ci sono mai riuscito.
Vorrei tanto capire dove sbaglio.
Oltre a questo faccio molta fatica ad ottenere una laminazione che aderisca bene alle parti curve per evitare le grinze. La prima tavola paradossalmente lavorando in due era venuta meglio; questa fatta tutta da solo ho ottenuto un risultato peggiore.
Per tutti questi motivi non ne farò più
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Io ho sempre laminato tradizionale, il vuoto una sola volta almeno 20anni fa e troppi sbattimenti, se non è proprio necessario preferisco non usarlo anche perchè o lo fai come si deve o fai un pastrocchio. Diciamo che è quasi obbligatorio se usi il carbonio che sugli spigoli è rigido, ma col vetro puoi tranquillamente farne a menoZazan8 ha scritto: ↑17/01/2024, 14:41 Ho pensato più volte di resinare semplicemente in aria ma non riesco neanche lontanamente di ottenere un' adesione decente (a parte nelle parti piane) e nelle parti curve si stacca o si solleva. Vedo nei video che fanno aderire con una spatolata il tessuto senza problemi... io non ci sono mai riuscito.
Vorrei tanto capire dove sbaglio.
Che tessuto usi?
Con un 200 twill non dovresti avere problemi (qui, su uno spigolo simile ci ho girato il 290 twill senza problemi viewtopic.php?p=315508#p315508)
Non sono venditore/promoter ma mi hanno soprannominato
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Probabilmente i tuoi problemi di distacco sono dovuti al fatto che non impregni bene il tessuto... quindi prova a resinare su un foglio di plastica e poi lo pieghi su se stesso più volte in modo che la resina arrivi su ogni fibra poi lo srotoli sulla tavola ben pulita e preparata, infine cura ogni dettaglio: temperatura, umidità, grammatura e trama adeguata del tessuto e prima di iniziare fai sempre delle prove di tenuta del sacco che hai creato, solo così avrai una perfetta aderenza e l'assorbimento della resina in eccesso da parte del tessuto dedicato nonché la degassazione della resina, anche io alle volte per pigrizia o per fretta su piccole riparazioni non uso il sottovuoto ma credimi i risultati sono molto più scadenti
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Re: Tavola da wing V-TAIL
fare un vuoto "decente" non è facile, anche con l'adesivo fatto apposta per i vacum bag, non sarà MAI a tenuta stagna, nemmeno gli shaper pro fanno sacchi a tenuta perfetta, io al momento ho fatto una modifica alla mia pompa del vuoto mettendo un'elettrovalvola regolabile della pressione che mi attacca e stacca la pompa quando il sacco perderà pressione evitando di tenere innanzitutto la pompa a funzionare per ore evitando di squagliarla dopo poche ore, però anche li più sei preciso nel fare il sacco più terrà la pressione del vuoto, altrimenti non ha senso, ma un filo perderà sempre!! (io sono arrivato a qualche minuto tenendo -0.5 Bar prima che si riattaccasse la pompa; comunque il vuoto non è un problema grosso, si può tranquillamente bypassare facendo il wrapping con delle pellicole anche da imballaggio, io l'ho usato per fare delle riparazioni non grosse sulle tavole ma funziona alla grande, gli angolofoni lo chiamano "poor man vacum" su Youtube puoi trovare dei video di Jimmy Lewis che non è uno scappato di casa qualunque che ti spiega e ti fa vedere come la fa su un supZazan8 ha scritto: ↑17/01/2024, 14:41Male Sicuramente basterà impratichirsi ma fatto sta che al mio livello devo sempre bestemmiare senza ottenere risultati decenti, il problema principale, per me, è ottenere un vuoto discreto. Di solito il sacco mi perde e non riesco a trovare la perdita e quindi il sacco non tira bene e il compressore sta sempre acceso (uso il sacco classico rosso a tubo e il mastice butilico).
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Bravo anche io nelle riparazioni copro con plastica e poi per dar maggior pressione stringo con più giri di nastro adesivo ma funziona solo sulle parti connesse mentre per il vuoto che non tiene non sono affatto d'accordo
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Ma guarda, sicuramente si può fare molto di meglio come impegno nel cercare di fare un sacco completamente stagno, io ho usato mastice adesivo da un lato, dall' altro ho usato la qualunque anche due pezzi di tubi in PVC tagliati e messi uno dentro l altro, non sono ancora riuscito a fare il "sacco perfetto" che poi ho la pompa che mi ricorregge la pressione in caso di perdita e diciamo non mi preoccupo, ho sentito alcuni professionisti o gente molto molto brava su le costruzioni, ogni uno mi ha detto la sua, ma la stragrande maggioranza non si fa problemi tengono le pompe a lavorare per 5-6 ore in ambienti riscaldati a 20 gradi, il tempo che da una base di catalizzazione minima e poi tolgono il vuoto
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Si beh, anch’io faccio così: ho la pompa (compressore vecchio frigo) collegato a un vacuometro digitale che lavora in un range (sotto -0.2 parte fino a -0.3) e funziona tutto. La cosa che mi rompe è che magari si attacca ogni 30 secondi ma in realtà l’ho fatta andare per 24 ore svariate volte e si scalda un po’ ma non gli fa niente. Mentre quando riesco bene a sigillare tiene 3 – 4 minuti ma scende sempre e poi riparte e allora il motore rimane freddo. E’ più una fisima.fishsupper ha scritto: ↑18/01/2024, 9:30Ma guarda, sicuramente si può fare molto di meglio come impegno nel cercare di fare un sacco completamente stagno, io ho usato mastice adesivo da un lato, dall' altro ho usato la qualunque anche due pezzi di tubi in PVC tagliati e messi uno dentro l altro, non sono ancora riuscito a fare il "sacco perfetto" che poi ho la pompa che mi ricorregge la pressione in caso di perdita e diciamo non mi preoccupo, ho sentito alcuni professionisti o gente molto molto brava su le costruzioni, ogni uno mi ha detto la sua, ma la stragrande maggioranza non si fa problemi tengono le pompe a lavorare per 5-6 ore in ambienti riscaldati a 20 gradi, il tempo che da una base di catalizzazione minima e poi tolgono il vuoto
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Re: Tavola da wing V-TAIL
scusate ma non vi è mai venuto in mente che magari a perdere non è il sacco... potrebbe essere il motore, la valvola di non ritorno o il tubo; se i contenitori del sottovuoto perdessero a priori tutti i prodotti conservati in questo modo avrebbero vita breve, io uso comunemente un sacco per biancheria che chiudo e verifico a distanza di 10 minuti e poi mezzora più che altro per compensare eventuali gas intrappolati nella resina; se tiene bene lascio tutto lì fino al giorno successivo e non perde niente, ma funziona anche con i sacchi dedicati basta siggillare bene il tutto magari esercitandosi prima se il sistema funziona per non fare casini e buttare soldi. Di seguito vi posto ad esempio e di nuovo il mio ultimo lavoro fatto quanche giorno fa (che presenta spigoli rientranti come anche superfici concave) per mostrare come ho trovato il sacco dopo circa 30 ore , si nota anche la funzione del tessuto non tessuto ad assorbire la resina in eccesso, cosa che si ottiene solo con il sottovuoto...Zazan8 ha scritto: ↑18/01/2024, 9:59Si beh, anch’io faccio così: ho la pompa (compressore vecchio frigo) collegato a un vacuometro digitale che lavora in un range (sotto -0.2 parte fino a -0.3) e funziona tutto. La cosa che mi rompe è che magari si attacca ogni 30 secondi ma in realtà l’ho fatta andare per 24 ore svariate volte e si scalda un po’ ma non gli fa niente. Mentre quando riesco bene a sigillare tiene 3 – 4 minuti ma scende sempre e poi riparte e allora il motore rimane freddo. E’ più una fisima.fishsupper ha scritto: ↑18/01/2024, 9:30Ma guarda, sicuramente si può fare molto di meglio come impegno nel cercare di fare un sacco completamente stagno, io ho usato mastice adesivo da un lato, dall' altro ho usato la qualunque anche due pezzi di tubi in PVC tagliati e messi uno dentro l altro, non sono ancora riuscito a fare il "sacco perfetto" che poi ho la pompa che mi ricorregge la pressione in caso di perdita e diciamo non mi preoccupo, ho sentito alcuni professionisti o gente molto molto brava su le costruzioni, ogni uno mi ha detto la sua, ma la stragrande maggioranza non si fa problemi tengono le pompe a lavorare per 5-6 ore in ambienti riscaldati a 20 gradi, il tempo che da una base di catalizzazione minima e poi tolgono il vuoto
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Ho fatto decine di prove con pezzi non definitivi e non sono mai (MAI) riuscito ad ottenere un vuoto stagno con il metodo del sacco a tubo più mastice (ho provato anche il tubo concentrico uno all’altro al posto del mastice senza miglioramenti a parte la praticità).polewind ha scritto: ↑18/01/2024, 11:12scusate ma non vi è mai venuto in mente che magari a perdere non è il sacco... potrebbe essere il motore, la valvola di non ritorno o il tubo; se i contenitori del sottovuoto perdessero a priori tutti i prodotti conservati in questo modo avrebbero vita breve, io uso comunemente un sacco per biancheria che chiudo e verifico a distanza di 10 minuti e poi mezzora più che altro per compensare eventuali gas intrappolati nella resina; se tiene bene lascio tutto lì fino al giorno successivo e non perde niente, ma funziona anche con i sacchi dedicati basta siggillare bene il tutto magari esercitandosi prima se il sistema funziona per non fare casini e buttare soldi. Di seguito vi posto ad esempio e di nuovo il mio ultimo lavoro fatto quanche giorno fa (che presenta spigoli rientranti come anche superfici concave) per mostrare come ho trovato il sacco dopo circa 30 ore , si nota anche la funzione del tessuto non tessuto ad assorbire la resina in eccesso, cosa che si ottiene solo con il sottovuoto...Zazan8 ha scritto: ↑18/01/2024, 9:59Si beh, anch’io faccio così: ho la pompa (compressore vecchio frigo) collegato a un vacuometro digitale che lavora in un range (sotto -0.2 parte fino a -0.3) e funziona tutto. La cosa che mi rompe è che magari si attacca ogni 30 secondi ma in realtà l’ho fatta andare per 24 ore svariate volte e si scalda un po’ ma non gli fa niente. Mentre quando riesco bene a sigillare tiene 3 – 4 minuti ma scende sempre e poi riparte e allora il motore rimane freddo. E’ più una fisima.fishsupper ha scritto: ↑18/01/2024, 9:30
Ma guarda, sicuramente si può fare molto di meglio come impegno nel cercare di fare un sacco completamente stagno, io ho usato mastice adesivo da un lato, dall' altro ho usato la qualunque anche due pezzi di tubi in PVC tagliati e messi uno dentro l altro, non sono ancora riuscito a fare il "sacco perfetto" che poi ho la pompa che mi ricorregge la pressione in caso di perdita e diciamo non mi preoccupo, ho sentito alcuni professionisti o gente molto molto brava su le costruzioni, ogni uno mi ha detto la sua, ma la stragrande maggioranza non si fa problemi tengono le pompe a lavorare per 5-6 ore in ambienti riscaldati a 20 gradi, il tempo che da una base di catalizzazione minima e poi tolgono il vuoto
Ho controllato ovviamente anche tutte le tubazione a valle e in minima parte perdono (i tubi no ma nella membrana del compressore ci sono delle perdite molto molto esigue); il punto è che anche clampando il tubo all’uscita del sacco non cambiava: la perdita principale la ritrovo sempre nel sacco. Potrebbe essere anche che in qualche modo foro il sacco ogni volta che lo imbusto eh.
Cmq di fondo non vedo quale sia la differenza tra un sacco stagno e un sacco con una piccola perdita ma continuamente aspirato; a me rompe solo che il motore vada sempre ma per il resto il sacco si comporta uguale.
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Re: Tavola da wing V-TAIL
ahhh ecco! anch'io avevo pensato ai sacchi da biancheria, con la valvola integrata ma poi un tizio su FB mi aveva fatto desistere, dimostrazione che bisogna provare di testa propria e poi valutare anzi mi daresti il link (anche in pvt) dove prenderli? tanto devo ricomprare il sacco per una tavola che ho in mente di fare quindi...per la pompa no la mia ha la valvola di non ritorno, non perde, anche tutto il circuito è già collaudato, perchè su sacchi piccoli (dimensioni di una front) non ho avuto nessun problema di perdite tenuto il vuoto (-0,8 tranquillamente), su sacchi lunghi e più larghi non ce l'ho fatta, ma ho capito ora che è un mio problema di sigillatura non eseguita alla perfezione e comunque si il sottovuoto è un processo obbligatorio per ottenere leggerezza ed essere sicuri che la resina di stata bene assorbita in maniera uniforme per le lavorazioni in carbonio o per fare aderire un termanto per il sandwich; se si utilizza solo fibra di vetro come sulle tavole da surf tradizionali non è indispensabilepolewind ha scritto: ↑18/01/2024, 11:12scusate ma non vi è mai venuto in mente che magari a perdere non è il sacco... potrebbe essere il motore, la valvola di non ritorno o il tubo; se i contenitori del sottovuoto perdessero a priori tutti i prodotti conservati in questo modo avrebbero vita breve, io uso comunemente un sacco per biancheria che chiudo e verifico a distanza di 10 minuti e poi mezzora più che altro per compensare eventuali gas intrappolati nella resina; se tiene bene lascio tutto lì fino al giorno successivo e non perde niente, ma funziona anche con i sacchi dedicati basta siggillare bene il tutto magari esercitandosi prima se il sistema funziona per non fare casini e buttare soldi. Di seguito vi posto ad esempio e di nuovo il mio ultimo lavoro fatto quanche giorno fa (che presenta spigoli rientranti come anche superfici concave) per mostrare come ho trovato il sacco dopo circa 30 ore , si nota anche la funzione del tessuto non tessuto ad assorbire la resina in eccesso, cosa che si ottiene solo con il sottovuoto...Zazan8 ha scritto: ↑18/01/2024, 9:59Si beh, anch’io faccio così: ho la pompa (compressore vecchio frigo) collegato a un vacuometro digitale che lavora in un range (sotto -0.2 parte fino a -0.3) e funziona tutto. La cosa che mi rompe è che magari si attacca ogni 30 secondi ma in realtà l’ho fatta andare per 24 ore svariate volte e si scalda un po’ ma non gli fa niente. Mentre quando riesco bene a sigillare tiene 3 – 4 minuti ma scende sempre e poi riparte e allora il motore rimane freddo. E’ più una fisima.fishsupper ha scritto: ↑18/01/2024, 9:30
Ma guarda, sicuramente si può fare molto di meglio come impegno nel cercare di fare un sacco completamente stagno, io ho usato mastice adesivo da un lato, dall' altro ho usato la qualunque anche due pezzi di tubi in PVC tagliati e messi uno dentro l altro, non sono ancora riuscito a fare il "sacco perfetto" che poi ho la pompa che mi ricorregge la pressione in caso di perdita e diciamo non mi preoccupo, ho sentito alcuni professionisti o gente molto molto brava su le costruzioni, ogni uno mi ha detto la sua, ma la stragrande maggioranza non si fa problemi tengono le pompe a lavorare per 5-6 ore in ambienti riscaldati a 20 gradi, il tempo che da una base di catalizzazione minima e poi tolgono il vuoto
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Io ne ho trovati a Leroy merlin da 150 x 90 ma non ci sta una tavola più lunga di 130. Più grandi io non ne ho trovati nessuno a parte quelli da materassi che son due metri (su amazon) ma, a parte che costano tipo 40 euro, sulle recensioni c’è scritto su tutti che perdono. Volevo usarli anch’io ma non li ho trovati di utilizzabili.fishsupper ha scritto: ↑18/01/2024, 14:18ahhh ecco! anch'io avevo pensato ai sacchi da biancheria, con la valvola integrata ma poi un tizio su FB mi aveva fatto desistere, dimostrazione che bisogna provare di testa propria e poi valutare anzi mi daresti il link (anche in pvt) dove prenderli? tanto devo ricomprare il sacco per una tavola che ho in mente di fare quindi...per la pompa no la mia ha la valvola di non ritorno, non perde, anche tutto il circuito è già collaudato, perchè su sacchi piccoli (dimensioni di una front) non ho avuto nessun problema di perdite tenuto il vuoto (-0,8 tranquillamente), su sacchi lunghi e più larghi non ce l'ho fatta, ma ho capito ora che è un mio problema di sigillatura non eseguita alla perfezione e comunque si il sottovuoto è un processo obbligatorio per ottenere leggerezza ed essere sicuri che la resina di stata bene assorbita in maniera uniforme per le lavorazioni in carbonio o per fare aderire un termanto per il sandwich; se si utilizza solo fibra di vetro come sulle tavole da surf tradizionali non è indispensabilepolewind ha scritto: ↑18/01/2024, 11:12scusate ma non vi è mai venuto in mente che magari a perdere non è il sacco... potrebbe essere il motore, la valvola di non ritorno o il tubo; se i contenitori del sottovuoto perdessero a priori tutti i prodotti conservati in questo modo avrebbero vita breve, io uso comunemente un sacco per biancheria che chiudo e verifico a distanza di 10 minuti e poi mezzora più che altro per compensare eventuali gas intrappolati nella resina; se tiene bene lascio tutto lì fino al giorno successivo e non perde niente, ma funziona anche con i sacchi dedicati basta siggillare bene il tutto magari esercitandosi prima se il sistema funziona per non fare casini e buttare soldi. Di seguito vi posto ad esempio e di nuovo il mio ultimo lavoro fatto quanche giorno fa (che presenta spigoli rientranti come anche superfici concave) per mostrare come ho trovato il sacco dopo circa 30 ore , si nota anche la funzione del tessuto non tessuto ad assorbire la resina in eccesso, cosa che si ottiene solo con il sottovuoto...Zazan8 ha scritto: ↑18/01/2024, 9:59
Si beh, anch’io faccio così: ho la pompa (compressore vecchio frigo) collegato a un vacuometro digitale che lavora in un range (sotto -0.2 parte fino a -0.3) e funziona tutto. La cosa che mi rompe è che magari si attacca ogni 30 secondi ma in realtà l’ho fatta andare per 24 ore svariate volte e si scalda un po’ ma non gli fa niente. Mentre quando riesco bene a sigillare tiene 3 – 4 minuti ma scende sempre e poi riparte e allora il motore rimane freddo. E’ più una fisima.
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Guarda io mi servo dal cinese sotto casa però mi avete incuriosito e per le grandi dimensioni ho appena trovato su Amazon a 20 euri un 220x100 vi dovrebbe bastare ecco il link https://www.amazon.it/Sottovuoto-Matera ... b360d9c6d0fishsupper ha scritto: ↑18/01/2024, 14:18ahhh ecco! anch'io avevo pensato ai sacchi da biancheria, con la valvola integrata ma poi un tizio su FB mi aveva fatto desistere, dimostrazione che bisogna provare di testa propria e poi valutare anzi mi daresti il link (anche in pvt) dove prenderli? tanto devo ricomprare il sacco per una tavola che ho in mente di fare quindi...per la pompa no la mia ha la valvola di non ritorno, non perde, anche tutto il circuito è già collaudato, perchè su sacchi piccoli (dimensioni di una front) non ho avuto nessun problema di perdite tenuto il vuoto (-0,8 tranquillamente), su sacchi lunghi e più larghi non ce l'ho fatta, ma ho capito ora che è un mio problema di sigillatura non eseguita alla perfezione e comunque si il sottovuoto è un processo obbligatorio per ottenere leggerezza ed essere sicuri che la resina di stata bene assorbita in maniera uniforme per le lavorazioni in carbonio o per fare aderire un termanto per il sandwich; se si utilizza solo fibra di vetro come sulle tavole da surf tradizionali non è indispensabilepolewind ha scritto: ↑18/01/2024, 11:12scusate ma non vi è mai venuto in mente che magari a perdere non è il sacco... potrebbe essere il motore, la valvola di non ritorno o il tubo; se i contenitori del sottovuoto perdessero a priori tutti i prodotti conservati in questo modo avrebbero vita breve, io uso comunemente un sacco per biancheria che chiudo e verifico a distanza di 10 minuti e poi mezzora più che altro per compensare eventuali gas intrappolati nella resina; se tiene bene lascio tutto lì fino al giorno successivo e non perde niente, ma funziona anche con i sacchi dedicati basta siggillare bene il tutto magari esercitandosi prima se il sistema funziona per non fare casini e buttare soldi. Di seguito vi posto ad esempio e di nuovo il mio ultimo lavoro fatto quanche giorno fa (che presenta spigoli rientranti come anche superfici concave) per mostrare come ho trovato il sacco dopo circa 30 ore , si nota anche la funzione del tessuto non tessuto ad assorbire la resina in eccesso, cosa che si ottiene solo con il sottovuoto...Zazan8 ha scritto: ↑18/01/2024, 9:59
Si beh, anch’io faccio così: ho la pompa (compressore vecchio frigo) collegato a un vacuometro digitale che lavora in un range (sotto -0.2 parte fino a -0.3) e funziona tutto. La cosa che mi rompe è che magari si attacca ogni 30 secondi ma in realtà l’ho fatta andare per 24 ore svariate volte e si scalda un po’ ma non gli fa niente. Mentre quando riesco bene a sigillare tiene 3 – 4 minuti ma scende sempre e poi riparte e allora il motore rimane freddo. E’ più una fisima.
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Re: Tavola da wing V-TAIL
Stamattina l'ho pesata e la bilancia segna 4.9 kg.
Manca ancora il tappetino e le strep però
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