Pinne K-65:
Quelle di serie le ho messe in cantina dopo la prima regata, dopo aver visto che
Marcis andava di più sia di planata che di angolo di bolina usando davanti pinne da 36 con meno canting ma con corda più lunga, quelle di serie davanti sono 32 8° e dietro 28 dritte non sono male per un uso amatoriale ma per le regate si può fare di meglio.
Ho montato pinne in G-10 da 39 con 5° di canting ed andavo molto meglio (100 euro perchè le ho trovate usate) poi son passato ad un set in carbonio Gas fin 27 dietro e 36 davanti 5° canting, dopo aver visto all'Europeo che gli atleti internazionali usavano pinne più piccole in carbonio che danno lo stesso risultato con meno cm. e che non torcono (400 euro) e altro netto miglioramento, poi mi son reso conto che con poco vento potevo usare pinne più grandi sempre in carbonio 30 dietro e 39 davanti 4° canting e altro migliroamento (altri 400 euro).
Morale della favola un anno di lavoro sulle pinne e 900 euro di spesa ma dalla prima regata all'ultima son passato dal 26° posto al 6° solo lavorando sulle pinne mentre altri hanno speso il doppio cambiando 3 tavole e ottenendo scarsi miglioramenti.
Cavi:
La lunghezza dei cavi dipende da vari fattori e comporta vantaggi e svantaggi
Il primo vantaggio dei cavi lunghi è intuitivo, prendendo aria più in alto ce n'è di più, ma si arriva ad un limite di gestibilità a terra e in mare che per me è 30 metri, pochi vanno oltre, in regata in Italia solo 1/2 usano 35, gli altri tutti sui 30 metri, il limite per regolamento è 40 metri che però usa solo qualcuno in regate internazionali in condizioni superlight (6 nodi).
Il secondo è che i cavi devono avere avere una lunghezza proporzionata alla lunghezza dell'ala, un kite grande con arco più ampio necessità di cavi più lunghi di un C-kite di piccole dimensioni, altrimenti la convergenza dei cavi genera una forza parassita che tende a chiudere l'arco del kite, è anche il motivo per usare barre grandi e che non consiglia l'uso di front ad Y, sempre meglio front sdoppiate fino alla barra e briglie più lunghe possibile.
Altro fattore che consiglia l'uso di cavi lunghi è la necessità di avere una passata in finestra più lunga possibile per prendere la planata, se la finestra è larga abbiamo più tempo per venir fuori dall'acqua o per stendere le gambe, infilare i piedi nella strap posteriore e spianare la tavola. Una volta acquisita la planata e si naviga pieni ad ala ferma la lunghezza dei cavi non conta più e qualcosina forsi si perde per il drag...
Lo svantaggio dei cavi più lunghi è un leggero ritardo nella trasmissione dei comandi, secondo me dovuto all'allungamento dei cavi, se però si usano cavi buoni quasi non si sente, i miei Kaiman, che son belli reattivi restano uguali anche con 30 metri di cavi, perchè Advance usa dei cavi che hanno uno stiramento quasi nullo, ho visto che anche altre due marche di kite per il race da quest'anno hanno iniziato ad utilizzare gli stessi cavi, segno che son quelli giusti, Ozone addirittura produce un set di briglie in kevlar solo per gli atleti da acquistare a parte come upgrade.
One-pump:
Qualcosina pesa, ma sui Kaiman abbiamo solo 3 bladder non arriviamo a 100 grammi (3 tubicini di gomma con realtiva clip) non vale la pena toglierli son troppo comodi, mentre Royal e North che hanno 7 o 9 bladder quindi il triplo del peso, hanno deciso di eliminarlo, ma gonfiare 7-9 bladder uno per uno, ti fa passare la voglia di andare in acqua
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P.S. le nuove North Dyno 17 non mi hanno entusiasmato a Talamone, ho avuto la sensazione che avesse più low-end la Dyno 18 dell'anno scorso, anche se poi il problema di quell'ala era che aveva pochissimo range, la 19 Rush tira e bolina bene ma va trimmata con cura, è un'ala "tecnica" ci vuole sensibilità e abitudine per sfruttarla al meglio. Naturalmente è una mia opinione molto di parte, ma in questo momento, i pump migliori per ULW race oriented, sono Advance Kaiman5 17 e Ozone Edge 17.