Cip37 ha scritto:anche io ho idea che non basti
anche con la fasciatura in fibra
con una pinna così penso che dovresti avere almeno un aggancio passante
con la coperta
O scavare molto di più dentro il polistirolo, senza intacare la pelle esterna, in modo da avere un rinforzo interno più grande e che si vada ad attaccare a più superfice del polistirolo, masoprattutto anche nella parte sotto della pelle .
Oppure come dice Cip scavarlo di più sempre a forma conica ed andare a trovare la pelle dall'altra parte
@ cip: tieni conto che quella è una pinna con scassa US che io ho usato per anni col WS. E la montavo appunto in una scassa US identica a quella che monto ora sulla North. Conto di rinforzare molto l'alloggiamento della scassa. All'uopo, ho tenuto il taglio del vetro in carena più o meno stretto quasi a misura della scassa di plastica (ballano un paio di mm per ciascun lato), ma all'interno lo ho ulteriormente allargato. La scassa risulterà quindi riforzata con 2 strati di triassiale da 500 g/mq per ciascun lato e sotto, oltre che annegata in resina e microsfere come se piovesse.
Dici che sarebbe meglio ancorarla al pane usando il carbonio ? Con uno strato di 2 o 3 mm di carbonio tutto intorno non credo possa fisicamente andare da nessuna parte. Inoltre, la north non è così voluminosa, non ci posso mettere uno scassone profondo, anche se ho ritrovato nei miei "archivi segreti" una pinna tuttle che potrebbe essere utilizzata. L'attuale scavo non è proprio arrivato alla pelle in coperta ma non ne avanza tanto.
E vorrei evitare di resinare direttamente la pinna, senza scassa che ne consenta l'amovibilità. Altrimenti la logistica diventa impossibile da gestire.
In realtà volevo prendere spunto dalla minirace di pitu. Lui ha annegato direttamente la pinna nel pane, usando spessori di vetro che non mi sembrano enormi, e la tavola tiene. Ho considerato che se esagero i suoi spessori, dovrei stare dalla parte dei bottoni.
forse io farei anche qualche buco (riempito con un 'sigaro' di fibra) che arrivi fino sotto la laminatura di coperta in modo che la scassa non faccia solo leva sulla carena
Incisioni trasversali di altri 5 cm per lato fino ad arrivare alla coperta sopra.. così avrai nerve ( almeno 3 o 4 ) di vetro e resina che vanno in appoggio sulla pelle superiore..
Spero di essermi capito..
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi, utile dai governanti.
L'ignorante sa molto. L'intelligente sa poco. Il saggio non sa niente. L'imbecille sa sempre tutto.
@ ninjo: si ho capito, è una delle soluzioni di irrobustimento che suggerisce il sacro testo che ti ho prestato
@ tutti: credo che opterò per un irrobustimento "alla cip", vale a dire col sigaro in VTR che collega coperta e carena (anzi, farò 2 sigari, crepi l'avarizia.
Intanto è facile da fare, il che non guasta, eppoi ha impatto anche estetico zero (il che ulteriormente non guasta, sono un vero kite dandy ).
Quindi farò così: bucherò il fondo della scassa, inserendovi una vite da legno di acciaio passante in corrispondenza dei buchi che accoglieranno i"sigari", poi forerò il pane fino ad arrivare al lato inferiore della coperta
Una volta resinati, i sigari diventeranno parte integrante della scassa, poichè la vite da legno, che ha i filetti belli larghi, resterà imprigionata dalla resina.
NB: io sono comunque convinto che tutto questo non serva, le tavole da WS hanno fatto a meno di scasse passanti per circa 20 anni; lo faccio per sperimentare e per amore dell'arte. E' dall'84 (almeno) che ogni tanto sogno di applicare una scassa vera , non quelle minchiatine da bidi...
Pat ha scritto:NB: io sono comunque convinto che tutto questo non serva, le tavole da WS hanno fatto a meno di scasse passanti per circa 20 anni;
Solamente perchè la scassa era ancorata al longherone. In questo caso hai solo polistirolo e io farei così:
-sigari, righe o quello che ti pare che aggrappi un minimo in coperta
-scava il polistirolo sotto la fibra in carena per circa 1cm (profondità qualche mm) e ci risvolti la fibra che userai intorno alla scassa.
Certo che quella scassa è veramente corta , hai veramente poca corsa per la pinna. Sei ancora in tempo, metticene una più lunga o se non la trovi mettine due di quelle giuntate.
Non sono venditore/promoter ma mi hanno soprannominato
Ser Zitrone da Campo de Mare, prode paladino Ozone
Mi piace smanettare-modificare-autocostruire.
Vorrei fare kite più spesso :-(
Ninjo ha scritto:Incisioni trasversali di altri 5 cm per lato fino ad arrivare alla coperta sopra.. così avrai nerve ( almeno 3 o 4 ) di vetro e resina che vanno in appoggio sulla pelle superiore..
Spero di essermi capito..
il sistema standard sarebbe questo con delle semplici fresate trasversali e dei rinforzi di fibra a omega (rotolini) affogati insieme alla scassetta che poi vengono ancorati dalle pelli di finitura (zitron pure descrisse ma l'ancoraggio alla coperta forse eccessivo)
ciao Pat .... ma se ti chiedessi le misure di questa tavola me le faresti recapitare tramite Ninjo ?
Dopo la costruzione del surfino di questa primavera/estate avevo intenzione di partire da zero con una tavola di questo tipo. Non ti nascondo che inizialmente la mia idea era con il solo pinnone centrale.
Salva ha scritto:Tutte quelle necessarie per modellare il parallelepipedo di polistirolo , anzi due perchè mi sa tanto che gli metto un longherone
se devi fare una tavola da zero non copierei da una tavola di tre anni fa
i concetti sono ben cambiati... allora è meglio che pat ti passi le misure della sector V2
La pista c'è chi la segue e c'è chi la crea. www.eagleserviceroma.it
Distributore Roma e Lazio Flysurfer
Rivenditore Skywalk
Laboratorio di Revisioni e Riparazioni Kite e Parapendio
Salva ha scritto: Il progetto lo stai stravolgendo .... Ora e' diventata una bidi !!
E' vero Pat.. è al contrario..
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi, utile dai governanti.
L'ignorante sa molto. L'intelligente sa poco. Il saggio non sa niente. L'imbecille sa sempre tutto.
Si, la pinna è al contrario, ma visto che la scassa è US si può montare ugualmente da una parte e dall'altra. E per come era posizionata sul bancone, traguardavo meglio se la pinna era dritta montandola così.
Comunque, ho realizzato il collegamento con la coperta, anche se ho dovuto approfondire lo scasso solo un 3 mm per trovare la fibra, e ho realizzato la "fodera" per il polistirolo con 2 strati di triax 500.
Al controllo mattutino risulta avere catalizzato bene.
Per laminare il tutto sono andati 100 grammi di resina, non credevo tanta .... ma stasera rifinisco, e devo rabboccare, perchè il livello della resina è un poco sceso nella notte.
ieri sera sono andato avanti (non ho foto, il cell. era scarico).
Tolta la pinna " di controllo dell'allineamento", ieri sera ho rifilato le "pareti" in vetroresina laterali della scassa e ho rabboccato con resina e microsfere, in modo di riempire le fessure derivanti dal fatto che, come si vede nelle foto dei primi messaggi, la scassa ha le pareti esterne non liscie ma caratterizzate da molte scanalature verticali. Inoltre ho pareggiato la scassa, perchè+ è venuta fuori lievemente inclinata verso il basso, a prua (parliamo di 1 mm, nulla).
Dopodichè, ho nuovamente mascherato la zona circostante e - dopo avere riempito l'interno della scassa con materiale di risulta, in modo che la resina non penetrasse, ho laminato sulla scassa uno strato di vetro, in modo da ricostituire la continuità della pelle della carena.
Stamattina era tutto già catalizzato, e stasera, dopo che la tavola avrà riposato il riposabile, provvedo alla definitiva carteggiatura, in modo da lisciare tutto perfettamente. Provvedo inoltre all'apertura della scassa. A quel punto la tavola sarà pronta da usare.
Considerazioni: è la prima volta che monto una scassa, e si vede. Fino ad adesso il lavoro è venuto abbastanza bene, anche perchè ho lavorato molto pulito, ma se dovessi ricominciare farei alcune cose in modo un pochino differente.
- In primo luogo, una volta praticata la sede della scassa, mi soffermerei più a lungo sulle prove a secco di inserimento della scassa avvolta nel vetro. Non avendoci riflettuto abbastanza, in fase di laminatura mi sono trovato con una scassa che si è inserita un poco a forza nella sua sede rivestita di vetro, e quindi non è andata giù perfettamente in pari (come ho detto è lievemente inclinata a verso prua)
- In secondo luogo, per le pareti e il fondo della scassa utilizzerei della fibra più sottile, magari mettendone molti più strati per arrivare alla grammatura giusta. Il triax 500 che ho usato è robustissimo, ma trattiene molta aria, e ho perso un sacco di tempo a rompere e ri-riempire le bollicine emergenti.
Ne dovrò comunque stuccare un paio, emerse evidentemente ore dopo che la laminazione era finita
- In terzo luogo lascerei le pezze molto più abbondanti di quello che a secco sembra necessario. Da un lato, nonostante l'ampio margine che credevo di aver lasciato, mi sono ritrovato proprio a filo della carena.
Insomma, spero che la scassa terrà, sono ottimista. Per il momento è un ottima scuola, e quindi vale il tempo dedicato.
Ora vediamo se stasera sono bravissimo a lisciare il tutto perfettamente. Qualcuno ha suggerimenti, a riguardo ?