Il blog del CRAB 2

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Pat
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Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

Come molti sanno, circa 3 anni fa il maestro ed io (con il contributo del ninjo, di fede o lione e di lele chinook) ci siamo buttati nella realizzazione del CRAB, seguendo l'idea di una coppia francese che aveva iniziato a sviluppare l'idea a partire dal 2005. Per chi non sa cos'è il CRAB, posto un video d'annata che raffigura il proto 2 francese in azione (si, avete visto bene, è un biposto)



Purtroppo, il sito in cui si poteva seguire l'intero sviluppo del progetto è andato off line, forse per il fallimento dell'iniziativa commerciale.

Dopo molteplici studi "sulla carta" e la redazione da parte del Maestro di numerosi progetti in scala 1:1 (il disegno meccanico non è acqua), abbiamo realizzato il primo proto, inaugurato nel 2010. La filosofia era quella di realizzare un carriolo adatto alla spiaggia e trasportabile agevolmente in un'utilitaria. Le dimensioni dovevano quindi essere molto contenute, il montaggio semplicissimo, ciclistica e meccanismi semplici da mantenere ed affidabili.



Il punto "difficile" dell'intero progetto era, ovviamente, il sistema di sterzo, e ci ha fatto un poco dannare. Gli sforzi cui è sottoposto hanno mandato a pallino tutte le nostre pretese di possibilità di regolazione, e quindi alla fine della fiera abbiamo dovuto saldare e rinforzare, fino ad arrivare ad un sistema affidabile e funzionante.



Però, le prove del crab sono sempre state assistite da una sfortuna pregiudiziale: il vento o era poco o veniva strano rispetto alla spiaggia, cosicchè siamo passati alle ruote midi per galleggiare meglio. Nel corso delle prove, comunque, si erano rivelati alcuni particolari perfettibili, ai quali (per pigrizia) non ho dato rimedio. Ma è da questa estate che penso con insistenza al CRAB, perchè da noi d'inverno il vento è prevalentemente OFF, le spiagge sono deserte, e quindi è il momento migliore per scarriolare un poco.

Sabato scorso, finalmente per la prima volta, ho provato il CRAB sul petrano con vento sostenuto, e sono venuti fuori i pro e i contro del nostro progetto (e qui TAAC, ci sta una bella foto scattata da lumumba)
patpetro.jpg
il principale pro è l'incredibile stabilità in rapporto alle dimensioni molto compatte (appena superiori a quelle di un PL competition). Se guidato correttamente : whistlingb : , il CRAB non tende mai e poi mai a capottarsi o derapare sottovento per via della trazione dell'ala. Il carriolo va come un treno, come su un binario, e risulta estremamente stabile.
Altro pro è la capacità di manovrare in un bicchier d'acqua, perchè è facilissimo spingerlo alla derapata, sia su sabbia che su prato. Il che permette inversioni di bordo fulminee.

Va sottolineato che questi pro sono insiti nel concetto del CRAB, il quale se ci pensate è una sorta di MTB con il pilota perennemente assiso sopravvento a trapezio (come in una barca a vela).

I contro che ho riscontrato, invece, sono insiti nel nostro specifico progetto, e dipendono da scelte operate in fase di realizzazione. Eccoli:

- il disegno dei laterali è sbagliato, sono troppo alti per la mia statura. Con le barre piccole vanno bene, ma con quelle lunghe talvolta il terminale della barra tocca il laterale;
- i laterali sono troppo larghi, ci si balla un pochino dentro
- il seggiolino è comodo ma alle alte velocità non riesci a starci piantato dentro, e quindi si balla con le buche (in spiaggia non si sente ma sul petrano "cinghialato" e 30 nodi è un'altra musica);
- lo sterzo è troppo reattivo, ad ogni minimo movimento del piede corrisponde una reazione delle ruote, il che va bene sulla spiaggia ed in spazi ristretti ma molto meno bene ad alta velocità sul pianoro;
- lo sterzo è troppo morbido, risponde anche se uno sposta il piede sulla tavoletta di comando.

E quindi si è deciso di fare una nuova versione del CRAB, che migliori ed implermenti l'esistente, sulla base delle nuove idee maturate "a chiacchere" in questi ultimi 2 anni. E quali sono queste migliorie ? suspance ....
(continua)
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

ora (io vi immagino con la bava alla bocca dalla curiosità : Chessygrin : ), come lo vogliamo fare questo CRAB 2 ?

Per il momento sono solo poche idee, ma confuse. Partiamo dalla filosofia.

L'obiettivo principale è partecipare alla THE RACE : sssss : il prossimo settembre in sardegna. Si tratta quindi di fare un carriolo "da petrano", guardando prima di tutto alla stabilità e velocità del mezzo, e solo dopo alle dimensioni. Nondimeno avremo dei limiti dimensionali dettati dal fatto che il frame deve stare necessariamente in macchina smontato in 2 pezzi, culla e assale (ruote a parte, naturalmente).

Il secondo obiettivo è quello di realizzare una culla e un seggiolo senza compromessi, comodissimo e molto contenitivo per vincere ogni asperità. Il CRAB 2 verrà quindi costruito PARTENDO dalla culla, ed accoppiando ad essa l'assale (e non viceversa come l'altra volta, visto che oramai il sistema di sterzo è a punto). Sempre per le medesime ragioni, prevederemo 2 pedanine, a lato della pedana di sterzo, dove uno possa puntare i piedi senza influire sullo sterzo.

Il terzo obiettivo è quello di realizzare un crab con l'assale ruotato di 180°, vale a dire con le ruote dell'assale poste sottovento, e non sopravvento a quest'ultimo. A parità di dimensioni, infatti, questo garantisce un maggior braccio di leva che si oppone allo sbandamento indotto dalla trazione;

il quarto obiettivo forse quello più ambizioso, è ... modificare completamente il sistema di sterzo, passando da un sistema "a leve" ad un sistema "a corona e catena". In sostanza, il movimento delle ruote sarà indotto da una serie di alberini a corona governati da catene da moto o da bici posti al di sotto dell'assale che trasmettono i movimenti della pedana.

il quinto (e ultimo obiettivo) è sfruttare il sistema di sterzo "a corona e catena" per dotare il CRAB2 di ... marce di sterzo. In sostanza, si vorrebbe poter scegliere, prima di partire, se settare lo sterzo su "stabile", indurendone la sensibilità e favorendo quindi la stabilità di marcia, ovvero su "manovriero", favorendo la reattività e la manovrabilità. Nel primo caso, si otterrebbe un carriolo "da petrano", adatto per correre e sfruttare a bestia ogni minima spinta dell'ala, nel secondo caso il carriolo sarebbe adatto per giocare in spazi ristretti come il bagnasciuga.


Che ne pensate ?
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Messaggio da bicikite »

Maestro e Pat dinuovo all'opera.....; buon lavoro.
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da maddy »

quando arrivate al 9 avvisami che proviamo quell'altra idea ... : Rolleyes :
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

al monoruota sottovento ho pensato ma non mi hai convinto. Però è una buona occasione di parlarne. Parliamone, magari sono gnucco io.
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da maddy »

no no .. quello è "volendo" , non riesco a suggerire di meglio e già detto tutto

io sono passato a quello morto (ibernato) ma è vincolato a pool italiano (non maturo)
però non voglio interferire su questo che: ... perchè no ? tutte cose buone
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

allora non so quale sia l'altra idea ....
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da maddy »

io non ho capito bene il punto 3 e forse altro ma suppongo arriverà uno schizzetto

e, anche come procedura, si capisce che si modifica ma non chiarissimo perchè ovvero le criticità dell'UNO

è proprio una differenza sostanziale metodologica .. spiegare cosa si vorrebbe fare senza che sia chiaro a cosa serve (tranne alcuni concetti). Almeno io non ci sono arrivato su tutto . . In ogni caso il settaggio da veloce a stretto ... mi sembra meglio avere 2 mezzi separati perchè ci sono tante cose in gioco, credo troppe (anche se è un'idea)

ma tu il crab francese lo provasti ? quello che ho provato io era il doppio del tuo (circa) e viaggiava spedito ma da quello (mi pare versione N 7 o più) mi sembra che non abbiate pescato un gran che
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

I difetti li ho elencati sopra, ma a maggior chiarezza ricapitolo sinteticamente:
- luce tra i laterali troppo grande (in velocità e sulle buche il pilota ha troppo spazio di lato, ci balla dentro)
- seggiolo troppo poco contenitivo (conseguenza di quanto sopra)
- laterali troppo alti nella parte frontale (pilotando con la barra i gomiti toccano le sponde, e talvolta se la barra è lunga la toccano i terminali della barra stessa)
- sterzo molto "leggero" (basta poca pressione del piede per trasmettere il movimento alle ruote).

Il rapporto di sterzo, invece, non è un difetto ma una scelta dettata dall'avere un carriolo maneggevolissimo in spiaggia, che gira in un fazzoletto. E infatti in spiaggia va benissimo, ma sul petrano no.

Quindi, è necessario intervenire:
- sulla culla, per realizzare un binomio laterali/seggiolino che contenga benissimo il bacino del pilota e gli impedisca di sobbalzare in caso di buche prese a grande velocità (bisogna che il pilota sia fisicamente incastrato dentro la culla)
- sulla "durezza" dello sterzo, per evitare che sia troppo sensibile alla pressione senza sacrificare la maneggevolezza
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da maddy »

ok chiaro

non capisco bene perchè non ti sei ispirato all'originale
che tutti questi problemi si sapeva che non li aveva
però un remake (compatto mini beach) ci poteva stare

per il resto dubito che (salvo quella che ho già detto che secondo me era la soluzione all'unico punto debole di quello la ..) si possa fare un gran che di nuovo ma sono solo dubbi e non certezze
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da maestro »

copia/incolla dal post di Pat in foilforum cafe

@ Pat.....
visto che hai lanciato una idea per un nuovo CRAB, io mi sono già mosso e ho reperito un po di materiale che forse, e dico forse, ci può venire buono per il tuo sogno.....
Dopo la tua telefonata di oggi, il criceto che è in me si è messo improvvisamente in movimento (lo sai che ho bisogno di costanti imput per generare fatti...mica pugnette) e così ho cominciato a pensare (strano eh?) .
Bella la tua idea anche se, se ci pensi bene, ci era già passata per la mente quando progettammo il CRAB.
Nulla è impossibile, basta ragionarci un pò e chissà.......
Allora abbiamo voluto andare sul sicuro facendo questo carriolo così "strano". Adesso renderlo ancora più strano è una sfida e magari ne viene fuori qualcosa di oltremodo unico......però mi sa che dovremo coinvolgere anche un'altro SAGGIO perchè lui sì che ha i criceti impazziti........capisci a me?
E poi ,visto che la pazzia si deve alimentare per produrre, stappiamo un paio di bocce così flippiamo del tutto e partoriamo un'altro bel pupo.

Ho letto le tue considerazioni e i pro/contro del pupo.
Se escludiamo l'uscita di Castiglione del Lago, questa si può dire che sia stata veramente una prova valida di funzionamento del CRAB. Rguardo la culla, già in fase di costruzione ci erano sorti un po di dubbi sulla esatta curvatura dei laterali, sulla loro larghezza no ma forse questo era dovuto al fatto che 2 anni fa e in inverno eri un po cicciottello mentre ora dopo una estate di ferro e fuoco forse ti sei un po alleggerito sui fianchi pur mentenendo la tua elegante panciotta che però non ti blocca all'interno della culla come vorresti.
Anche l'altezza dei laterali pur potendola modificare alzando il seggiolo era un punto sul quale abbiamo lavorato anche per la curvatura eravamo obbligati a misure date dalla macchina piegatubi che necessitava di spazi fra cuva e curva , obbligati. Però magari oltre che essere dimagrito ti sei anche abbassato....sai capita con il passare deglia anni.
Per quanto riguarda l'assale "ribaltato" rispetto all'attuale, mi pare che questa idea ci fosse stata proposta da Lumunba in quel di Cervia se non ricordo male....
Geometricamente è fattibile, il discorso si complica un po quando si deve però ragionare su come comandare le ruote visto che si trovano all'opposto rispetto la pedana di comando. La tua idea di un comando fatto con ruote dentate del tipo della corone della bici ( scusatemi, da buon ex ciclista si chiamano pignoni o cassetta rapporti) e mosse da una catena, è da studiare per bene....me lo immagino già un Crab con il cambio......
L'idea di Maddy, se ho capito e ricordo bene già nei primo post sul Crab di 2 anni fa, di un acrab a "rovescio" e cioè con la coppia di ruote (strezanti) dietro invece che davanti mi sembra geometricamente non fattibile. Così ,a mente, mi sembra come comandare una moto in impennata. Un conto è avere due ruote davanti che creano una immaginaria linea di appoggio e di contrapposizione al vento e un conto è averne una sola. E' esattamente come pretendere di governare una moto che va su una sola ruota. Ditemi se se sbaglio. Magari non è questa l'idea di Maddy....
Il fatto che non lo si sia fatto in copia all'originale è stato solo, come ha già detto Pat ,per motivi di trasporto e comunque il mio progetto iniziale ( che ho archivio in forma cartacea) era proprio con le dimensioni del''originale.
.....E pensare che il tutto è nato da una foto.......
Non aspettare che il vento gonfi la vela della tua fortuna: soffiaci dentro tu stesso.
Ugo Ojetti

Una certa dose di difficoltà è d’aiuto per l’uomo: per sollevarsi gli aquiloni hanno bisogno si vento contrario e non a favore.
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

no, sono ancora cicciottello. :-)

nella prima versione del CRAB noi abbiamo fatto faville, se pensi che siamo (sei) partito da una foto e abbiamo (hai) sviluppato tutto da soli. Il fatto che il CRAB funzi anche con 30 nodi, è un tributo al buon progetto portato a termine.

Non è in discussione quest'ultimo, ma l'upgrade, in modo da portare l'attrezzo ad un livello diverso, superando (sperabilmente) l'esperienza dei francesi.

Non è tanto questione di dimensioni (a parte allungare un pochetto l'assale, ma parliamo di una ventina di centimentri, le dimensioni nella mia testa non cambieranno, e anzi ieri pensavo che la cosa migliore sarebbe modificare l'assale esistente), quanto di ottimizzazione della guida, che è uno di quei fattori imponderabili che fino a che non ti ci siedi sopra e non la pratichi non puoi sapere cosa succederà.

Noi siamo come lo zio peter, quando ha creato il buggy (vabbè, anche un poco meno). Il concetto era giusto fin dall'inizio, i primi carrioli funzionavano egregiamente, ma nessuno oggi userebbe un peter lynn competition, creato per la battigia, per girare forte al petrano; un GT o un libre rispondono esattamente allo stesso concetto ma sono strutturalmente e geometricamente più adatti alla bisogna (e paradossalmente lo sono meno quando giri in spiaggia).

Quindi non è il concetto o "quel" progetto che voglio ridiscutere o che è sbagliato, perchè il CRABBino, in spiaggia è perfetto per le mie esigenze; vorrei invece creare un altro progetto pensato per esigenze diverse, petranose, che sfrutti l'esperienza acquisita e i limiti riscontrati.

Quindi, culla commerciale, perchè sappiamo che abbiamo difficoltà a fare dei laterali contenitivi con le pieghe sinuose che ci vogliono (mentre una culla commerciale possiamo provarla prima di acquistarla). Seggiolo commerciale, perchè non ho tempo mentale per realizzarne uno io, anche se in passato ne ho fatti parecchi, e anche quello posso provarlo prima.
Dopodichè, ottimizzazione di esperienze (per esempio, ora io i tubi della culla non li innesterei più sull'assale ma sotto di esso, in modo da mantenere ancora più bassa la posizione del pilota; e inoltre mi farei meno pippe sulla smontabilità della culla, visto che all'atto pratico non la smonto mai e sta tranquillamente nel pandino montata; idem sulla lunghezza dell'assale, visto che comunque le ruote le smonto in un secondo). E già che ci siamo, perchè non sperimentare una nuova trasmissione a catena ?

Vabbè, ne parliamo lunedì sera nel "Maestro LAB". Ho preso una serie di appunti e schizzi, te li mostrerò.

NB: Per il movimento delle corone "catenose", pensavo ad una ruota dentata montata in verticale sull'albero che controlla il basculamento della pedana, la quale a sua volta impegna e fa girare due corone poste in orizzontale sull'assale. In questo modo esse sono controrotanti, e risolvono il problema della necessità di far lavorare in senso opposto le due ruote. Non so se si capisce ...
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Ninjo »

Pat ha scritto:no, sono ancora cicciottello. :-)

nella prima versione del CRAB noi abbiamo fatto faville, se pensi che siamo (sei) partito da una foto e abbiamo (hai) sviluppato tutto da soli. Il fatto che il CRAB funzi anche con 30 nodi, è un tributo al buon progetto portato a termine.

Non è in discussione quest'ultimo, ma l'upgrade, in modo da portare l'attrezzo ad un livello diverso, superando (sperabilmente) l'esperienza dei francesi.

Non è tanto questione di dimensioni (a parte allungare un pochetto l'assale, ma parliamo di una ventina di centimentri, le dimensioni nella mia testa non cambieranno, e anzi ieri pensavo che la cosa migliore sarebbe modificare l'assale esistente), quanto di ottimizzazione della guida, che è uno di quei fattori imponderabili che fino a che non ti ci siedi sopra e non la pratichi non puoi sapere cosa succederà.

Noi siamo come lo zio peter, quando ha creato il buggy (vabbè, anche un poco meno). Il concetto era giusto fin dall'inizio, i primi carrioli funzionavano egregiamente, ma nessuno oggi userebbe un peter lynn competition, creato per la battigia, per girare forte al petrano; un GT o un libre rispondono esattamente allo stesso concetto ma sono strutturalmente e geometricamente più adatti alla bisogna (e paradossalmente lo sono meno quando giri in spiaggia).

Quindi non è il concetto o "quel" progetto che voglio ridiscutere o che è sbagliato, perchè il CRABBino, in spiaggia è perfetto per le mie esigenze; vorrei invece creare un altro progetto pensato per esigenze diverse, petranose, che sfrutti l'esperienza acquisita e i limiti riscontrati.

Quindi, culla commerciale, perchè sappiamo che abbiamo difficoltà a fare dei laterali contenitivi con le pieghe sinuose che ci vogliono (mentre una culla commerciale possiamo provarla prima di acquistarla). Seggiolo commerciale, perchè non ho tempo mentale per realizzarne uno io, anche se in passato ne ho fatti parecchi, e anche quello posso provarlo prima.
Dopodichè, ottimizzazione di esperienze (per esempio, ora io i tubi della culla non li innesterei più sull'assale ma sotto di esso, in modo da mantenere ancora più bassa la posizione del pilota; e inoltre mi farei meno pippe sulla smontabilità della culla, visto che all'atto pratico non la smonto mai e sta tranquillamente nel pandino montata; idem sulla lunghezza dell'assale, visto che comunque le ruote le smonto in un secondo). E già che ci siamo, perchè non sperimentare una nuova trasmissione a catena ?

Vabbè, ne parliamo lunedì sera nel "Maestro LAB". Ho preso una serie di appunti e schizzi, te li mostrerò.

NB: Per il movimento delle corone "catenose", pensavo ad una ruota dentata montata in verticale sull'albero che controlla il basculamento della pedana, la quale a sua volta impegna e fa girare due corone poste in orizzontale sull'assale. In questo modo esse sono controrotanti, e risolvono il problema della necessità di far lavorare in senso opposto le due ruote. Non so se si capisce ...
Giunti omocinetici e coppie coniche no? : Chessygrin :
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

coppie coniche si, a condizione che si riescano a montare. Tu lunedì vieni e porta uno dei catalogoni aziendali, che poi il magico maestro entra in meditazione zen e studia ....
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Zitrone »

Pat ha scritto: il quarto obiettivo forse quello più ambizioso, è ... modificare completamente il sistema di sterzo, passando da un sistema "a leve" ad un sistema "a corona e catena". In sostanza, il movimento delle ruote sarà indotto da una serie di alberini a corona governati da catene da moto o da bici posti al di sotto dell'assale che trasmettono i movimenti della pedana.
il quinto (e ultimo obiettivo) è sfruttare il sistema di sterzo "a corona e catena" per dotare il CRAB2 di ... marce di sterzo. In sostanza, si vorrebbe poter scegliere, prima di partire, se settare lo sterzo su "stabile", indurendone la sensibilità e favorendo quindi la stabilità di marcia, ovvero su "manovriero", favorendo la reattività e la manovrabilità. Nel primo caso, si otterrebbe un carriolo "da petrano", adatto per correre e sfruttare a bestia ogni minima spinta dell'ala, nel secondo caso il carriolo sarebbe adatto per giocare in spazi ristretti come il bagnasciuga.
Che ne pensate ?
Non ci capisco niente in materia, ma io punterei sul "semplice". Quello che non c'è non si può rompere/inriccare etc. Ci hai pensato se per caso ti va un sassolino in mezzo a tutti i tuoi begli ingranaggi mentre sei in piena velocità?
Magari sarebbe meglio prevedere leve diverse e in base al terreno monti quella più adatta
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Vorrei fare kite più spesso :-(
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Ninjo »

Eccolo
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La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi, utile dai governanti.
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Ninjo »

Lo hanno tutte le nostre auto, basta una cuffia di gomma e lavora ovunque.
Dall'asse della pedana trasmette la rotazione alla coppia conica che farà girare la ruota.

: Thumbup :
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Zitrone »

Lo aveva il mio primo windsurf : ahahah : : ahahah :
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Ninjo »

zitrone ha scritto:Lo aveva il mio primo windsurf : ahahah : : ahahah :
Esatto.. ormai nulla si crea.. ma tutto si rielabora : Wink :
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L'ignorante sa molto. L'intelligente sa poco. Il saggio non sa niente. L'imbecille sa sempre tutto.
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da maddy »

Ninjo ha scritto:
zitrone ha scritto:Lo aveva il mio primo windsurf : ahahah : : ahahah :
Esatto.. ormai nulla si crea.. ma tutto si rielabora : Wink :
io continuo a usarli (gli stessi !)
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Re: Il blog del CRAB 2

Messaggio da Pat »

lo aveva anche il mio primo windsurf (mares dell'81), in plastica azzurra.

Riesco a figurarmi come lavora con l'angolo a meno di 90°, con l'angolo a 90 no.

Il maestro deciderà cosa usare, ma continuo a pensare che è più semplice da realizzare il sistema accoppiando corone e catene. tra l'altro, la rotazione dell'albero del cardano prima o poi la devi trasformare in moto lineare avanti e indietro, se vuoi far girare la ruota. quindi ti troveresti un ingranaggio conico sotto la pedana (anzi due) e sotto ciascuna ruota.

Tanto vale (nel senso che forse è più semplice da costruire, non che va meglio) mettere una corona doppia sull'asse di rotazione della pedana, che impegna due corone controsterzanti poste a 90°, ciascuna delle quali manda il movimento alla corona posta sotto il perno della ruota, che comanda il movimento.
Eventualmente, se non si vuole che la catena sporga dalla sagoma dell'assale, bisogna infilare 2 tendicatena nel punto di piega sottovento dell'asse per far da guida alla catena.
Corone e catene da bicicletta di recupero si trovano più o meno dovunque, e anche la lira è importante.
L'uso massiccio di corone, poi, consentirebbe di inserire il rapporto per indurire lo sterzo.

Tu porta tutti i cataloghi del mondo, poi ci guardiamo. Qiualcosa ho mandato direttamente a gianni.
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