Un po’ di wingsurf
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Re: Un po’ di wingsurf
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Re: Un po’ di wingsurf
l'importante , per me , è portarlo il meno possibile a spalla......altrimenti la Pigna la senti eccome
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Re: Un po’ di wingsurf
Dopo un anno e mezzo di wingsurf praticato con assiduità assoluta, posso confermare che avevo visto giusto.
Ovviamente le mie considerazioni appartengono alla mia personale opinione e non hanno alcuna finalità, ma soprattutto non cercano di convincere nessuno di alcunchè.
Il wing ha riassunto in un unica disciplina tutte le mie esperienze degli ultimi 35 anni.
Windsurf,funboards, surf, kite, sup, hydrofoil.
Questa straordinaria cosa, è condivisa da molte persone che hanno analoghe esperienze.
Quindi è assolutamente comprensibile che molte persone non riescano a coglierne l' essenza.
Il wingsurf non ha alcuna similarità con il kite, mentre è molto più vicino al windsurf, anche se comunque distante.
L' uso del hydrofoil che abbassa il range di vento necessario e riduce drasticamente sia i volumi delle tavole e l' ampiezza delle vele lo rendono godibile.
Diversamente sarebbe veramente poco intrigante.
Posso assicurare che l' apprendimento è fortemente condizionato dalla capacità di gestione del hydrofoil.
Quindi se da una parte il wingsurf è più simile al windsurf dal' altra ci sono molti più kiter che fanno uso del hydrofoil.
Il risultato è il seguente.
1 - windsurfista- kiter con esperienza di hydrofoil, sup con short boards, supfoil, apprendimento molto facile.
2 - buon windsurfista con esperienza hydrofoil, apprendimento facile
3 - kiter con esperienza hydrofoil, e sup con short boards, apprendimento facile
4 - buon kiter con esperienza hydrofoil, apprendimento impegnativo
5 - buon windsurfista senza esperienza hydrofoil, apprendimento molto impegnativo
6 - buon kiter senza esperienza hydrofoil, apprendimento parecchio impegnativo.
Certamente entrano in gioco anche le qualità fisiche specifiche, ma tutto sommato tolto il coordinamento motorio il resto è trascurabile.
Il molto facile si differenzia dal parecchio impegnativo in ordine di tempo.
Ma soprattutto nella possibilità di usare quanto prima l' attrezzatura più adeguata, che si traduce praticamente in una tavola corta e leggera.
Questo rende l' entrata in foiling immediata con l' azione di pumping che permette di usare ali giuste.
Tenete presente che se l' ala vi serve per entrare in foiling, quando sarete su tutta quella superficie velica sarà inutile e ingombrante.
Stessa storia vale per la tavola una tavola grossa e stabile serve per qualche secondo per la partenza, dopo di che non servirà più a nulla.
Fate attenzione che la tavola condiziona moltissimo la pratica del wingsurf, spesso ho visto gente cimentarsi e non riuscire per via di tavole troppo grandi che non potevano salire perché incollate all' acqua.
Il tiro del wing per forma e superficie velica è veramente irrisorio.
Poi trovo davvero stupido nella fase di apprendimento farlo strapless, questo perché se non mettete i piedi nel posto giusto l' hydrofoil nonprende portanza.
Con le strass nel posto giusto i piedi sono sempre precisi.
Una volta familiarizzato con la pratica, si può toglierle e metterle all' occorrenza.
Ricordo a tutti che strapless non è più figo e solo un altro modo.
ciao a tutti
Ovviamente le mie considerazioni appartengono alla mia personale opinione e non hanno alcuna finalità, ma soprattutto non cercano di convincere nessuno di alcunchè.
Il wing ha riassunto in un unica disciplina tutte le mie esperienze degli ultimi 35 anni.
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Quindi è assolutamente comprensibile che molte persone non riescano a coglierne l' essenza.
Il wingsurf non ha alcuna similarità con il kite, mentre è molto più vicino al windsurf, anche se comunque distante.
L' uso del hydrofoil che abbassa il range di vento necessario e riduce drasticamente sia i volumi delle tavole e l' ampiezza delle vele lo rendono godibile.
Diversamente sarebbe veramente poco intrigante.
Posso assicurare che l' apprendimento è fortemente condizionato dalla capacità di gestione del hydrofoil.
Quindi se da una parte il wingsurf è più simile al windsurf dal' altra ci sono molti più kiter che fanno uso del hydrofoil.
Il risultato è il seguente.
1 - windsurfista- kiter con esperienza di hydrofoil, sup con short boards, supfoil, apprendimento molto facile.
2 - buon windsurfista con esperienza hydrofoil, apprendimento facile
3 - kiter con esperienza hydrofoil, e sup con short boards, apprendimento facile
4 - buon kiter con esperienza hydrofoil, apprendimento impegnativo
5 - buon windsurfista senza esperienza hydrofoil, apprendimento molto impegnativo
6 - buon kiter senza esperienza hydrofoil, apprendimento parecchio impegnativo.
Certamente entrano in gioco anche le qualità fisiche specifiche, ma tutto sommato tolto il coordinamento motorio il resto è trascurabile.
Il molto facile si differenzia dal parecchio impegnativo in ordine di tempo.
Ma soprattutto nella possibilità di usare quanto prima l' attrezzatura più adeguata, che si traduce praticamente in una tavola corta e leggera.
Questo rende l' entrata in foiling immediata con l' azione di pumping che permette di usare ali giuste.
Tenete presente che se l' ala vi serve per entrare in foiling, quando sarete su tutta quella superficie velica sarà inutile e ingombrante.
Stessa storia vale per la tavola una tavola grossa e stabile serve per qualche secondo per la partenza, dopo di che non servirà più a nulla.
Fate attenzione che la tavola condiziona moltissimo la pratica del wingsurf, spesso ho visto gente cimentarsi e non riuscire per via di tavole troppo grandi che non potevano salire perché incollate all' acqua.
Il tiro del wing per forma e superficie velica è veramente irrisorio.
Poi trovo davvero stupido nella fase di apprendimento farlo strapless, questo perché se non mettete i piedi nel posto giusto l' hydrofoil nonprende portanza.
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Re: Un po’ di wingsurf
Mi viene da dire che qualcosa di strano nelle tavole lo potremmo vedere
Subliminale per qualcuno
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Re: Un po’ di wingsurf
Maddy credo che le evoluzioni strane ci saranno anche per le ali oltre che per profili immersi e certamente per le tavole...
se penso ai primi anni del Windsurf, a cosa era ed a cosa è diventato...
se penso ai primi anni del kite, a cosa era ed a cosa è diventato.....
12 mesi fa il wing era diffusamente percepito ( io al primo posto ) come un "diversivo" commerciale, simpatico friendly e "forse" poco necessario, tuttavia utile al mercato.....
le poche piattaforme sono state rapidissimamente metabolizzate dai competitor...con il risutato che nel 2021 tutti i brands hanno a catalogo un programma wingfoil completo, e ci sono tanti outsider
e se andiamo a fare 2 conti un quiver medio "nuovo" ( vela, tavola, ali immerse) costa qualcosina meno del corrispondente quiver kite, parecchio meno del windsurf e consente di navigare potenzialmente di più e meglio ..delle due discipline ......
sono contento di essermi sbagliato
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Re: Un po’ di wingsurf
Indubbiamente è una nuova disciplina e ne vedremo così
Forse addirittura supererà presto le altre
Io però pensavo proprio a qualcosa e a qualcuno nello specifico delle tavole
Siamo veramente all'inizio ma va veloce
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Re: Un po’ di wingsurf
Va così veloce che ho cambiato 5 tavole in 10 mesi.
Fortunatamente il mercato dell' usato è molto ricettivo.
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Re: Un po’ di wingsurf
ho visto che hai venduto la 5 e la 7 , cosa prenderai adesso come misure ?maxandora ha scritto: ↑24/09/2020, 1:29 Ma soprattutto nella possibilità di usare quanto prima l' attrezzatura più adeguata, che si traduce praticamente in una tavola corta e leggera.
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Re: Un po’ di wingsurf
Ah beh, e qui il forum si eleva..
Dalla Treccani:
arbiter elegantiarum ‹àrbiter eleġanzi̯àrum› (lat. «arbitro delle eleganze»). – Appellativo usato oggi, spesso ironicam., a proposito di persona raffinata e ricercata nel vestire; dato da Tacito (ma nella forma elegantiae arbiter, Annali XVI, 18) a un Gaio Petronio, identificato di solito con Petronio autore del Satyricon, ebbe larga diffusione attraverso il romanzo Quo vadis? (1896) di H. Sienkiewicz.
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Re: Un po’ di wingsurf
Per quel che mi riguarda i quiver del duotone Echo sono : 2,6m. 4m. e 6 m per pesi fino a 70 kg oltre 3.3 m.
5 m. e 7 m.
Ovviamente aldilà di poterselo permettere averle tutte generebbe solo confusione nella scelta.
Io quest’anno ho fatto 3.3 / 5 / 7 metri e mi sono accorto di essere sempre sopra la velatura necessaria.
Per il mio peso ( 73/75 ) 2.6/4/6 metri sono l’ideale .
La 6 da 10 a 18 nodi la 4 da 18 a 25 nodi la 2.6 da 26 in su.
In realtà al momento ho ancora tutto perché chi voleva acquistarle si è rilevato un bidone.
5 m. e 7 m.
Ovviamente aldilà di poterselo permettere averle tutte generebbe solo confusione nella scelta.
Io quest’anno ho fatto 3.3 / 5 / 7 metri e mi sono accorto di essere sempre sopra la velatura necessaria.
Per il mio peso ( 73/75 ) 2.6/4/6 metri sono l’ideale .
La 6 da 10 a 18 nodi la 4 da 18 a 25 nodi la 2.6 da 26 in su.
In realtà al momento ho ancora tutto perché chi voleva acquistarle si è rilevato un bidone.
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Re: Un po’ di wingsurf
il wing foil darà anche nuova linfa vitale al forum ... anche il covo degli smanettoni potrebbe risentirne
vento vento vento e deriva
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Re: Un po’ di wingsurf
Vero, però (e lo dico oramai non più da saggio ma normale utente).. non c'entra una mazza con il kite.. saremmo OT.
Ma spero che gli attuali gestori.. se ne sbattano di questo particolare.
Lunga vita al wing su foilforum, per quanto mi riguarda!
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Re: Un po’ di wingsurf
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Ma già foillia .... Chi se lo immaginava
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Re: Un po’ di wingsurf
Ho appena vista questo nuovo prodotto della Cabrinha, sembra interessante, al posto di fare in boma in alluminio, gli hanno fatto due bladder centrali collegati tra di loro
Però solo due grandi maniglie sotto
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Re: Un po’ di wingsurf
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Re: Un po’ di wingsurf
L'ho provata due settimane fa (misura 5) alla demo Cabrinha, ovviamente da principiante non posso esprimere giudizi tecnici, però quei 5 bordi che ci ho fatto in dislocamento mi è piaciuta, le maniglie sono davvero confortevoli e dirette quanto un boma, rispetto alla Echo col boma è più stabile e quando cadi ha meno tendenza a rigirasi sottosopra, per contro in fase di partenza solo 2 maniglie, senza una di transizione, sono un po' distanti da raggiungere, il tiro è buono per una 5 ma forse la 6 sarebbe meglio, inoltre la Cabrinha non ha la finestra ma vedo che molti non la mettono, non ho ancora capito se serve o no? cosa dicono in proposito gli esperti del gruppo?
Sto aspettando che arrivi la 6 in Italia e di sapere i prezzi, poi potrebbe essere la mia scelta per iniziare, sono in dubbio con la Gaastra e con la Takoon che forse costano un po' meno, però sul sito Takoon al momento la danno con consegne fine ottobre... ma tanto devo aspettare anche il piantone e soprattutto la tavola che al momento resta il dilemma più grosso oltre ad avere i tempi di consegna più lunghi...
Comunque per iniziare ci vogliono 3000 euro come minimo, purtroppo non c'è usato e quel che c'è è tecnicamente superato, tipo SUP ibridi da 7,5-8 kg. con straps in linea o senza, piantoni ultracorti con ali piccole (1300-1500 cm2) e ali da 4 mp. quindi tocca prendere tutto nuovo:
ala 700-800 euro o più
piantone 1200 o più
tavola 1000 o più
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Re: Un po’ di wingsurf
bel bussinesplan Silver....tutto nuovo è l'unica vera " Pigna"..... però dai sempre la metà di un ala nuova senza barra o di un vela da ws senza albero e boma .....
vero che il dilemma è sulla tavola ....io sono proiettato mentalmente sulla piccola, pur andando incontro alla fatica del 5.o punto dei comandamenti di MaxAndora...
ma credo che alla fine una semisinker ( 20lt più del peso ) quasi dislocante sia cmq un acquisto saggio e duraturo ...
utilissimo per sfruttare le condizioni "ibride" con opzione "rientro a braccia" ....garbino, off e rafficato, cippa da 7 nodi mentre sei li che provi con mare attivo ..... insomma le nostre condizioni tipiche ......
con la piccola ...o vai o non vai ....ma prima di andare devi smaddonnare non poco ....il rischio che tuttovadaaramengo è troppo alto
p.s. tempo fa ho fatto sup con un RRD K70 da kiterace ....era parecchio traballante, aveva le pinne montate , però andavo ( più o meno ) e stavo a galla ....( io faccio 68 gniudo)
chissa che succede se mi faccio "sostenere da una wing"..qualcuno ha provato senza piantone ...intendo solo con le sue pinne ....?
vero che il dilemma è sulla tavola ....io sono proiettato mentalmente sulla piccola, pur andando incontro alla fatica del 5.o punto dei comandamenti di MaxAndora...
ma credo che alla fine una semisinker ( 20lt più del peso ) quasi dislocante sia cmq un acquisto saggio e duraturo ...
utilissimo per sfruttare le condizioni "ibride" con opzione "rientro a braccia" ....garbino, off e rafficato, cippa da 7 nodi mentre sei li che provi con mare attivo ..... insomma le nostre condizioni tipiche ......
con la piccola ...o vai o non vai ....ma prima di andare devi smaddonnare non poco ....il rischio che tuttovadaaramengo è troppo alto
p.s. tempo fa ho fatto sup con un RRD K70 da kiterace ....era parecchio traballante, aveva le pinne montate , però andavo ( più o meno ) e stavo a galla ....( io faccio 68 gniudo)
chissa che succede se mi faccio "sostenere da una wing"..qualcuno ha provato senza piantone ...intendo solo con le sue pinne ....?
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Re: Un po’ di wingsurf
Dovete mettervi nell’ottica che con il wing la vostra superficie velica è ridotta quindi non dovete considerarla se non come punto di appoggio per spingere con le gambe e far sollevare la tavola.
Da quel momento in poi l’ala vi garantirà la navigazione.
Quindi nella fase di start la tavola deve essere piu corta e leggera e corta possibile, perché è necessario alzarla letteralmente dall’acqua.
Chiaro che con venti sostenuti questo è meno necessario.
Dai venti nodi in su si va con tutto è questo succede in tutte le discipline veliche, compreso il wingsurf.
Inutile parlare di vele tavole con queste condizioni.
A proposito di finestre sull’ala.
Evitare di comprare quelle senza a me o che le vostre uscite siano in luoghi della terra dove siete da soli in acqua.
Da quel momento in poi l’ala vi garantirà la navigazione.
Quindi nella fase di start la tavola deve essere piu corta e leggera e corta possibile, perché è necessario alzarla letteralmente dall’acqua.
Chiaro che con venti sostenuti questo è meno necessario.
Dai venti nodi in su si va con tutto è questo succede in tutte le discipline veliche, compreso il wingsurf.
Inutile parlare di vele tavole con queste condizioni.
A proposito di finestre sull’ala.
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Re: Un po’ di wingsurf
per molti...tanti ...ma spero di essere smentito .....il mondo è sotto i 20 nodi.....
per chi ha la fortuna di risiedere nelle poche aree che garantiscono condizioni 20+ la scelta è tutto sommato facile e legata a fattori soggettivi ...
per chi abita nelle tante cippalandia disseminate nello stivale avere un combo che può efficacemente essere sfruttato dagli 8 ai 12 nodi fa la differenza ..tra "uscire ogni tanto" e "fare wingfoil/kitefoil/windfoil" ...se poi ragioniamo in termini di logistica e di conformazione degli spot di ciascuno di noi allora si può entrare anche nella triste consapevolezza che alcuni luoghi sono interdetti ...ad esempio...al kitefoil....
mentre potrebbero essere sfruttati ed apprezzati con "combos" diversi ( wdF/wgF)
per chi ha la fortuna di risiedere nelle poche aree che garantiscono condizioni 20+ la scelta è tutto sommato facile e legata a fattori soggettivi ...
per chi abita nelle tante cippalandia disseminate nello stivale avere un combo che può efficacemente essere sfruttato dagli 8 ai 12 nodi fa la differenza ..tra "uscire ogni tanto" e "fare wingfoil/kitefoil/windfoil" ...se poi ragioniamo in termini di logistica e di conformazione degli spot di ciascuno di noi allora si può entrare anche nella triste consapevolezza che alcuni luoghi sono interdetti ...ad esempio...al kitefoil....
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Re: Un po’ di wingsurf
cosi' mi sembra troppo rivolto a chi è già capace , è vero che dovrebbero essere pochi secondi con tavola in acqua per poi alzarsi sul piantone , ma in realtà all'inizio cerchi di stare in piedi , devi pensare all'ala a come muoverla e a non farle toccare l'acqua.maxandora ha scritto: ↑25/09/2020, 11:22 Dovete mettervi nell’ottica che con il wing la vostra superficie velica è ridotta quindi non dovete considerarla se non come punto di appoggio per spingere con le gambe e far sollevare la tavola.
Da quel momento in poi l’ala vi garantirà la navigazione.
Quindi nella fase di start la tavola deve essere piu corta e leggera e corta possibile, perché è necessario alzarla letteralmente dall’acqua.
Con una tavola piu' abbondante è tutto molto piu' facile e meno faticoso/stressante e dopo poco riesci a tenere il bordo senza perdere acqua.
Sicuramente di contro ti servirà piu potenza e/o velocità per alzarti in foil.
Inoltre mi sembra che sull'equilibrio incida di piu' la lunghezza/larghezza , che il volume...in pratica io ho 5.5 x 26 con 90 lt di volume e dovessi tornare indietro aumenterei di poco il volume 100 lt ma andrei su 6.3 circa di lunghezza ( io sono circa 73 kg ).
dall'altro lato la mia tavola andrà bene anche dopo che avrò imparato.
Solo un mio parere personale , per quelli che come me , sono capaci in kitefoil anche con tavola molto piccola , ma non hanno mai fatto sup o supfoil e quindi non hanno dimestichezza con equilibrio in piedi sulla tavola.