tecnica e terminologia Wave
- pitu
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Re: tecnica e terminologia Wave
Vero Poldo e molto bravo MaB a descrivere la surfata perfetta in drifting!
Per allenarvi, partite da toeside, ala alle 11, bolinate fino alla prima ondina, chop, schiumetta che corre verso di voi, prendete il tempo e, appena un secondo prima di passarla, fate la mossa del cutback, passando da toeside a una bella carvata in back, kite fermo dov'è, barra cazzata per tenere il kite in potenza quasi in backstall; scendete di poppa, mentre il kite sta anch'esso arretrando, se siete su di un onda, starete scendendo insieme. Appena prima di fermarvi, o che il kite finisca di precipitare, eseguite il bottom in front, riportandovi di bolina, lascate la barra per far respirare il kite che si rianima e torna sotto controllo. Sarete di nuovo toeside di bolina e correrete ad intercettare di nuovo la vostra ondina.
L'esercizio va fatto con mosse progressive e non brusche, sia per dare tempo al kite di passare dalla bolina al backstall senza frontstallare, sia per non sprecare energia cinetica che sarà il solo nostro motore fino a quando i cavi si tenteranno nuovamente dopo la bottom.
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L'esercizio va fatto con mosse progressive e non brusche, sia per dare tempo al kite di passare dalla bolina al backstall senza frontstallare, sia per non sprecare energia cinetica che sarà il solo nostro motore fino a quando i cavi si tenteranno nuovamente dopo la bottom.
- Masaccio
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Re: tecnica e terminologia Wave
Grazie ragazzi delle spiegazioni molto chiare!
Personalmente apprezzerei piccola digressione su terminologia relativa a caratteristiche e dinamica dell'onda, anche sottoforma di link (apre chiude, floater, A frame etc). Qualcosa si intuisce, ma non ho tutto chiaro.
Personalmente apprezzerei piccola digressione su terminologia relativa a caratteristiche e dinamica dell'onda, anche sottoforma di link (apre chiude, floater, A frame etc). Qualcosa si intuisce, ma non ho tutto chiaro.
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Re: tecnica e terminologia Wave
proprio per dimostrare che il moviolone non mi infastidisce metto a disposizione il link del mio canale vimeo dove si spera si noti almeno una piccola evoluzione della specie ritardadat... ehm ritardante
http://vimeo.com/user1807329
http://youtu.be/74J5-jnICdE
alcune precisiazioni prima che si scateni la dissezione mediatica:
sono un ex windsurfista ...surfante tavole multifins (front foot oriented) ...arrivato a fare qlc micro aerials in condizioni ottimali;
sono goofy quando uso il kitesurf, regular nella vita sup snowboard (se qualcuno ha una teoria in merito...io penso per via del fatto che ho difficoltà a gestire il kite col braccio sx quindi il mio curriculum windsurfistico ha prevalso anche perchè le uscite wave in toscana sono quasi sempre cmure a dx )
non mi piace nè praticamente nè concettualmente il dominio della vela nella surfata e in tutta franchezza quando guardo il lip(pino) in bottom la vela me la dimentico cercando la sezione che presumo possa spingere (ahivolgia...) di più.
in alcuni casi ci do di volume di brutto (grosso fish oppure il "due di picche" come ho soprannominato l'"asso pigliatutto" della nota brand...
che al momento è già in riparazione dopo due mezze uscite..
http://vimeo.com/user1807329
http://youtu.be/74J5-jnICdE
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non mi piace nè praticamente nè concettualmente il dominio della vela nella surfata e in tutta franchezza quando guardo il lip(pino) in bottom la vela me la dimentico cercando la sezione che presumo possa spingere (ahivolgia...) di più.
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Re: tecnica e terminologia Wave
Questo manca anche a me, tocca studiare insieme o sentire se qualcuno del forum riesce a farci una lezioncina a proposito.Masaccio ha scritto:Grazie ragazzi delle spiegazioni molto chiare!
Personalmente apprezzerei piccola digressione su terminologia relativa a caratteristiche e dinamica dell'onda, anche sottoforma di link (apre chiude, floater, A frame etc). Qualcosa si intuisce, ma non ho tutto chiaro.
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Re: tecnica e terminologia Wave
Volevo fare solo un passo indietro; abbiamo cominciato subito a parlare di bottom e cut back, ma non dimenticate che la "surfata" si fa anche solo in diagonale sull'onda! Anzi questo deve essere il primo appoccio al kite SURF (meno kite e più surf )
Eseguito il cut back, ci si poziziona sull'onda e ci si lascia portare per più metri possibile, le prime volte, concentrandosi sul tenere ferma l'ala in modo che tiri il minimo possibile.
A volte, semplicemente le onde sono troppo piccole o brutte per surfarle aggressivi con serie di cutback e bottom.
Eseguito il cut back, ci si poziziona sull'onda e ci si lascia portare per più metri possibile, le prime volte, concentrandosi sul tenere ferma l'ala in modo che tiri il minimo possibile.
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Re: tecnica e terminologia Wave
Per ora ho trovato questo: http://krankykids.com/research/surf_slang.html#A
E questo, che ha anche una simpatica intro: http://www.surfing-waves.com/surf_talk.htm
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(Thanks to everyone who is e-mailing us with new terms to include. Keep them coming!)
One piece of surf talk you will always hear: "You should have been here yesterday!"
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Re: tecnica e terminologia Wave
Prima ancora di parlare di bottom e tecnica surf-kite, sarebbe utile imparare ad OSSERVARE il mare.
Capire come funzionano le onde, i fondali, le correnti. Come poter sfruttare a proprio vantaggio tutto ciò e non trovarsi a lottare contro il mare (che vince sempre, garantito al limone!!).
Sapere come nascono le onde, come si evolvono e come vanno a "morire" una volta mature è utile anche per individurare lo spot giusto, il punto giusto dello spot giusto.
Nel tempo ne abbiamo parlato abbastanza, se cerchi shoaling, rifrazione, fetch, rip current....invece delle pataccate di slang per fare il gallo con le gnocche in spiaggia, trovi un sacco di info utili, ma la più utile è: stai un pò a riva ad osservare come si muove l'acqua, come si alzano, srotolano e chiudono le onde, dove va la schiuma, le zone lungo la spiaggia dove l'acqua esce e quelle dove le onde sembrano più piccole ed incrociate...
Comunque, A-frame è un onda (tipica delle spiagge o beach break) che fa un picco e da un certo punto srotola sia a destra che a sinistra, non necessariamente simmetrica. La direzione in cui andrai è quella data appunto dallo srotolamento.
Capire come funzionano le onde, i fondali, le correnti. Come poter sfruttare a proprio vantaggio tutto ciò e non trovarsi a lottare contro il mare (che vince sempre, garantito al limone!!).
Sapere come nascono le onde, come si evolvono e come vanno a "morire" una volta mature è utile anche per individurare lo spot giusto, il punto giusto dello spot giusto.
Nel tempo ne abbiamo parlato abbastanza, se cerchi shoaling, rifrazione, fetch, rip current....invece delle pataccate di slang per fare il gallo con le gnocche in spiaggia, trovi un sacco di info utili, ma la più utile è: stai un pò a riva ad osservare come si muove l'acqua, come si alzano, srotolano e chiudono le onde, dove va la schiuma, le zone lungo la spiaggia dove l'acqua esce e quelle dove le onde sembrano più piccole ed incrociate...
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Re: tecnica e terminologia Wave
Su il soggetto di onde ci sarebbe da scrivere un libro. Descrizione di onde diverse, Più che spesso da quello che o visto sul litorale Italiano, visto il mare davanti, sono onde corte, quello che chiamiamo "Wind Swell" il che vuole dire che non e un onda che viaggia tanti chilometri prima di frangersi e non a tempo di allungarsi (serve distanza di oceano per quello) Mi sa che su la costa Ovest della sardegna si possono trovare quelle chiamate "Ground Swell" Ma ancora quelle le devo scoprire. Comunque il stile di andatura cambia con le onde diverse. Con onde corte si rompone velocemente e con meno potenza di un onda lunga. Il fondale dara la forma, ma sospeto che se ci fosse un onda che score bene in Italia sarebbe subito invasa da surfisti che in generale sono poco disponibili a condividere i spot. Con onde corte che arrivano parallele a la costa su le secche serve un andatura nella quale uno può cambiare direzione velocemente e può sfruttare l'onda in un secondo. E essere agile in goofy o natural, e backhand o forehand aiuta. Per fare cross training (Scusa tutti i termini in Inglese nn le conosco in italiano) utilizzo un "Carver" e una tavola da skate pero fata solo per il carve. Ce si sposta un po come un Jboard, ma a bisogni o di più spinta laterale. Ecco una foto della tavola poi vi mando un filmato così capite meglio. A me mi aiuta per rendere il goofy più confortabile. (quando non ce vento ;) )
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Re: tecnica e terminologia Wave
Grazie Ced, tranquillo il tuo italiano si capisce perfettamente!
Vorrei che mi aiutaste a chiarire qualche altro aspetto della terminologia e delle usanze wave, che mi è venuto in mente leggendo i racconti di carlvader:
Presumo anche quando l'onda non abbia iniziato a frangere o ad assumere la forma più adatta alla surfata.
Mi pare di capire che la parte ghiotta dell'onda sia quella adiacente al lato che frange, il che determina una direzione obbligata per il rider che la surfa.
Ho meno chiaro il significato di 'droppare'... con metafora automobilistica mi figuro una situazione tipo macchina che si immette da una stradina laterale con obbligo di stop, poco prima del sopraggiungere dell'auto con precedenza :)
La manovra dello sputo in backwind mi è invece totalmente oscura :D
A parte gli scherzi, non vorrei fare torto a qualcuno senza neanche accorgermene... e magari rimetterci i denti!!
Vorrei che mi aiutaste a chiarire qualche altro aspetto della terminologia e delle usanze wave, che mi è venuto in mente leggendo i racconti di carlvader:
Mi pare di capire quindi che se un rider prende un'onda (quindi sta navigando sul face... facendo bottom o cutback o anche solo andando dritto) ha una sorta di precedenza sugli altri.... da notare che un paio di miei connazionali totalmente incuranti delle regole, hanno cercato tre volte di dropparmi l'onda strambandomi davanti dopo che la avevo presa al largo; il bello è che mi guardavano pure storto. Purtroppo per loro non sono una ragazzino alle prime armi e li ho sputati backwind sul lato sinistro del face. Complimenti comunque alla loro esemplare "correttezza". Devono ringraziare il cielo di non averlo fatto ad un local altrimenti stavano mangiando i denti a cena
Presumo anche quando l'onda non abbia iniziato a frangere o ad assumere la forma più adatta alla surfata.
Mi pare di capire che la parte ghiotta dell'onda sia quella adiacente al lato che frange, il che determina una direzione obbligata per il rider che la surfa.
Ho meno chiaro il significato di 'droppare'... con metafora automobilistica mi figuro una situazione tipo macchina che si immette da una stradina laterale con obbligo di stop, poco prima del sopraggiungere dell'auto con precedenza :)
La manovra dello sputo in backwind mi è invece totalmente oscura :D
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- pitu
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Re: tecnica e terminologia Wave
Grande Masaccio, domanda intelligente di chi sta si sta impegnando a migiorarsi e a capire, introduci un tema molto delicato: le precedenze e il localismo.
Innanzi tutto droppiamo, da drop "cadere". Quando dal largo raggiungiamo e superiamo la cresta dell'onda, è come ci cascassimo dentro, saltando giù dalla cresta nel cavo. Per convenzione diciamo che droppiamo nell'onda, quando partiamo con la surfata, anche se l'onda vera e propria deve ancora formarsi.
Precedenza: in mare, per i mezzi mossi dal vento valgono le fondamentali regole: precedenza mure a destra e precedenza a chi bolina di più se siamo con le stesse mura (le mura sono sartie volanti che servivano per tenere dritto l'albero e venivano poste dal lato sopravento alle vele).
A deroga di ciò, nello specifico del kitesurf, ha precedenza chi parte dalla spiaggia su chi rientra e ha precedenza assoluta chi sta surfando un onda, in qualsiasi direzione.
Il mare è grande e col kitesurf, siamo abituati a fare un po'quel che ci pare. Nel wave riding, le cose sono molto più complicate: l'onda è spesso vicino a riva (dove c'è il maggiore traffico) e in una zona ristretta di spazio, per cui l'affollamento è un problema. Infatti una regola importante per la sicurezza, prevede che un solo surfer possa cavalcare un' onda.
Innanzi tutto droppiamo, da drop "cadere". Quando dal largo raggiungiamo e superiamo la cresta dell'onda, è come ci cascassimo dentro, saltando giù dalla cresta nel cavo. Per convenzione diciamo che droppiamo nell'onda, quando partiamo con la surfata, anche se l'onda vera e propria deve ancora formarsi.
Precedenza: in mare, per i mezzi mossi dal vento valgono le fondamentali regole: precedenza mure a destra e precedenza a chi bolina di più se siamo con le stesse mura (le mura sono sartie volanti che servivano per tenere dritto l'albero e venivano poste dal lato sopravento alle vele).
A deroga di ciò, nello specifico del kitesurf, ha precedenza chi parte dalla spiaggia su chi rientra e ha precedenza assoluta chi sta surfando un onda, in qualsiasi direzione.
Il mare è grande e col kitesurf, siamo abituati a fare un po'quel che ci pare. Nel wave riding, le cose sono molto più complicate: l'onda è spesso vicino a riva (dove c'è il maggiore traffico) e in una zona ristretta di spazio, per cui l'affollamento è un problema. Infatti una regola importante per la sicurezza, prevede che un solo surfer possa cavalcare un' onda.
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Re: tecnica e terminologia Wave
Continua..
Essendo l'onda surfabile un per volta, assume importanza il rispetto degli altri riders a far giocare un po'tutti, rispettando un ordine (prendere il numerino per essere serviti )
Basta guardarsi intorno e cercare di non intralciare gli altri. Purtroppo ci saranno sempre i local, a cui gireranno les bolas, quando invaderai il loro territorio e dovranno rinunciare a surfare la loro bella onda, perché tu l'hai droppata per primo.
Una volta capitò anche a me una situazione simile a quella descritta da Carl: ogni volta che prendevo la rincorsa su di un onda sul nascere, un fetente mi girava davanti precedendomi, per cui dovevo rivirare verso il largo, ribolinare e prendermi un'altra onda. Non gli sarebbe costato niente strambarmi dietro e prendere l'onda successiva alla mia. Alla terza volta, ho tenuto giù il gas, droppando con lui poco sottovento, e impedendogli la bottom turn... quando ci vuole ci vuole!! Dopo si è comportato meglio e ci siamo dati il cinque usciti dall'acqua.
Essendo l'onda surfabile un per volta, assume importanza il rispetto degli altri riders a far giocare un po'tutti, rispettando un ordine (prendere il numerino per essere serviti )
Basta guardarsi intorno e cercare di non intralciare gli altri. Purtroppo ci saranno sempre i local, a cui gireranno les bolas, quando invaderai il loro territorio e dovranno rinunciare a surfare la loro bella onda, perché tu l'hai droppata per primo.
Una volta capitò anche a me una situazione simile a quella descritta da Carl: ogni volta che prendevo la rincorsa su di un onda sul nascere, un fetente mi girava davanti precedendomi, per cui dovevo rivirare verso il largo, ribolinare e prendermi un'altra onda. Non gli sarebbe costato niente strambarmi dietro e prendere l'onda successiva alla mia. Alla terza volta, ho tenuto giù il gas, droppando con lui poco sottovento, e impedendogli la bottom turn... quando ci vuole ci vuole!! Dopo si è comportato meglio e ci siamo dati il cinque usciti dall'acqua.
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Re: tecnica e terminologia Wave
Ok grazie Pitu, mi pare di aver capito. In effetti la regola un'onda-un rider non la conoscevo.
Presumo che nel tuo aneddoto ci fossero condizioni on/side-on.
Quindi in pratica il fetente arriva su altre mura e ti stramba sottovento (o comunque sottovento e davanti, ma tu poi lo ingaggi sopravento perché sei più veloce).
In condizioni normali (non wave) avrebbe tutto il diritto di orzare verso di te (per l'ipotetica bottom turn), ma avendo tu droppato l'onda per primo, hai la precedenza assoluta.
Presumo che nel tuo aneddoto ci fossero condizioni on/side-on.
Quindi in pratica il fetente arriva su altre mura e ti stramba sottovento (o comunque sottovento e davanti, ma tu poi lo ingaggi sopravento perché sei più veloce).
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Re: tecnica e terminologia Wave
No vento side off, ma non conta, lui aveva tutto il diritto di fare quel che faceva; era più bravo di me e, mentre io dovevo prepararmi da lontano e cominciare a cavalcare l'onda da lontano, lui la droppava vicino a riva. Cio non toglie che fosse maleducato e prepotente. Posso anche avere la precedenza, ma non ti strambo davanti e ti frego l'onda!
A quel punto gli ho poggiato sotto e, andando più al lasco, sono arrivato prima all'onda, sottovento a lui. Diciamo un cordiale scambio di scortesie .
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Re: tecnica e terminologia Wave
io la butto lì .... secondo me se uno è davvero interessato alle onde dovrebbe cercare di approcciarsi alle stesse anche con qualche altro mezzo non solo con il kite, che rende la cosa troppo facile e difficilmente può essere utile a creare una vera cultura wave....
credo che sia abbastanza complicato, per chi non abbia un background wave riding (surf, sup, windsurf, etc.) , capire o comprendere realmente l'importanza delle precedenze o di altri aspetti tipici della condizione wve ovvero dell'essere tutti lì per entrare in armonia con gli elementi (onde e vento) e di averne consapevolezza e non per fare la planatina nelle onde e le facce buffe come a dire guarda quant'è grossa si l'onda che mi hai appena droppato .
credo che sia abbastanza complicato, per chi non abbia un background wave riding (surf, sup, windsurf, etc.) , capire o comprendere realmente l'importanza delle precedenze o di altri aspetti tipici della condizione wve ovvero dell'essere tutti lì per entrare in armonia con gli elementi (onde e vento) e di averne consapevolezza e non per fare la planatina nelle onde e le facce buffe come a dire guarda quant'è grossa si l'onda che mi hai appena droppato .
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Re: tecnica e terminologia Wave
sotto questo aspetto il localismo può essere una cosa positiva...il problema è che nel kite non esiste o almeno io non lo vedo...
per localismo intendo che gli abituali frequentatori di uno spot e che quindi lo salvaguardano, si assumono anche l'onere (onore) di indicare delle regole comportamentali da tenere condizioni wave dichiarate tanto più se ci si trova in spot che sono anche spot da surf da onda...e che quindi sono codificati se vogliamo usare questo termine... come tali.
purtroppo il kitesurf è uno strumento accessibilissimo (lo dice robby naish...) che permette a chiunque di accedere a pressochè qualsiasi spot con condizioni improponibili ad altri fruitori (windsurfisti e surfisti) se non altamente dotati tecnicamente.
vedi per esempio la storia di carlvader di quello che arriva in toeside e gira sull'onda mentre magari c'era la gente in fila che arrivava dal largo ... questa cosa è stata oggetto di un articolo al vetriolo che ho letto di recente su una rivista di windsurf... troppo facile e troppo scorretto se si tiene presente la regola secondo me fondamentale che siamo lì per entrare in armonia con gli elementi
per localismo intendo che gli abituali frequentatori di uno spot e che quindi lo salvaguardano, si assumono anche l'onere (onore) di indicare delle regole comportamentali da tenere condizioni wave dichiarate tanto più se ci si trova in spot che sono anche spot da surf da onda...e che quindi sono codificati se vogliamo usare questo termine... come tali.
purtroppo il kitesurf è uno strumento accessibilissimo (lo dice robby naish...) che permette a chiunque di accedere a pressochè qualsiasi spot con condizioni improponibili ad altri fruitori (windsurfisti e surfisti) se non altamente dotati tecnicamente.
vedi per esempio la storia di carlvader di quello che arriva in toeside e gira sull'onda mentre magari c'era la gente in fila che arrivava dal largo ... questa cosa è stata oggetto di un articolo al vetriolo che ho letto di recente su una rivista di windsurf... troppo facile e troppo scorretto se si tiene presente la regola secondo me fondamentale che siamo lì per entrare in armonia con gli elementi
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Re: tecnica e terminologia Wave
Droppare, in gergo, significa entrare nell'onda di un altro.
Quand'è l'onda di un altro?
La precedenza ce l'ha il surfer che parte più esterno e soprattutto più "sopraonda", termine improprio per definire chi sta più vicino al picco, alla parte dove l'onda inizia a chiudere, fare la schiuma.
Questo perchè ciò che da la direzione di surfata non è null'altro che l'onda stessa.
Sto partendo su un onda, tagliandola giù lungo la parete, correndo ad esempio a destra, arriva un coglione che mi salta dentro (droppa) alla mia destra, mi incazzo! Perchè rischia di mettermi nei pericoli se le onde sono grandi oppure mi rovina la surfata.
Di solito, si aspetta appena fuori dalla lineup, dalla linea da cui le onde sono prendibili, dove iniziano a sentire bene il fondale e diventare più ripide, si va uno alla volta salvo accordi verbali del momento, rispettando la fila, chi è lì da prima parte per primo, chi è dalla parte più vicina al picco (nel caso di onda destra, è più a sinistra) ha diritto di partire.
Ovviamente, nelle onde da spiaggia, che formano a-frame oppure picchi sparsi isolati, con molta corrente, si rema cercando la posizione e poi parte chi è nel punto giusto...magari sono arrivato dopo ma l'onda verticalizza solo sotto di me....saluto mi giro e la prendo.
Col kite nel marasma di vento sideon o onshore oltre l'onda hai la direzione del vento ad influenzare la surfata.
Diciamo che se trovi un buco libero e la barra pronta sotto di te...vai! E se qualcuno ti incrocia, mentre fai le tue manovre muovendo la vela o driftando, farebbe meglio a strambare indietro o manovrare in modo da non disturbarti! Specie se sta uscendo verso il largo, anche se ha mura a dritta, e soprattutto se dotato di TT.
Quand'è l'onda di un altro?
La precedenza ce l'ha il surfer che parte più esterno e soprattutto più "sopraonda", termine improprio per definire chi sta più vicino al picco, alla parte dove l'onda inizia a chiudere, fare la schiuma.
Questo perchè ciò che da la direzione di surfata non è null'altro che l'onda stessa.
Sto partendo su un onda, tagliandola giù lungo la parete, correndo ad esempio a destra, arriva un coglione che mi salta dentro (droppa) alla mia destra, mi incazzo! Perchè rischia di mettermi nei pericoli se le onde sono grandi oppure mi rovina la surfata.
Di solito, si aspetta appena fuori dalla lineup, dalla linea da cui le onde sono prendibili, dove iniziano a sentire bene il fondale e diventare più ripide, si va uno alla volta salvo accordi verbali del momento, rispettando la fila, chi è lì da prima parte per primo, chi è dalla parte più vicina al picco (nel caso di onda destra, è più a sinistra) ha diritto di partire.
Ovviamente, nelle onde da spiaggia, che formano a-frame oppure picchi sparsi isolati, con molta corrente, si rema cercando la posizione e poi parte chi è nel punto giusto...magari sono arrivato dopo ma l'onda verticalizza solo sotto di me....saluto mi giro e la prendo.
Col kite nel marasma di vento sideon o onshore oltre l'onda hai la direzione del vento ad influenzare la surfata.
Diciamo che se trovi un buco libero e la barra pronta sotto di te...vai! E se qualcuno ti incrocia, mentre fai le tue manovre muovendo la vela o driftando, farebbe meglio a strambare indietro o manovrare in modo da non disturbarti! Specie se sta uscendo verso il largo, anche se ha mura a dritta, e soprattutto se dotato di TT.
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- Masaccio
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Re: R: tecnica e terminologia Wave
Eheh... vedo che l'argomento è caldo.
Tutto chiaro, ma ho due domande sulle parole di Mab.
Se uno ti droppa abbastanza lontano può essere che non ti dia fastidio pur essendo sulla stessa onda?
'soprattutto se dotato di TT' perché più manovriero?
Tutto chiaro, ma ho due domande sulle parole di Mab.
Se uno ti droppa abbastanza lontano può essere che non ti dia fastidio pur essendo sulla stessa onda?
'soprattutto se dotato di TT' perché più manovriero?
- LONG
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Re: tecnica e terminologia Wave
Il quanto lontano dipende dall'abilità del rider e dalla sua capacità di "tagliare" l'onda.
Talvolta è incredibile come puoi arrivare addosso ad un surfer che ti ha droppato e che apparentemente per "lui" era abbastanza lontano....
naturalmente stiamo parlando di "onde" con uno sviluppo e una parete importanti.
Nelle nostre condizioni abituali tale eventualità è abbastanza remota, per cui ti disturba chi parte molto vicino.
Se non lo raggiungi perchè ha più o meno la tua velocità e una traiettoria che copia la tua, non è un problema.
Una interferenza che talvolta si crea è data da chi ti segue leggermente sottovento e dietro a te che stai surfando una parete.
In generale non puoi vederlo se stai surfando in front.
Alternando bottom turn a cut back, se con quest'ultima manovra scendi molto verso la riva(ipotesi di vento on shore) può succedere che chi segue continua a proseguire nella sua traiettoria non rendendosi conto che ti crea un grosso problema.
Rischio di collisione....
Talvolta è incredibile come puoi arrivare addosso ad un surfer che ti ha droppato e che apparentemente per "lui" era abbastanza lontano....
naturalmente stiamo parlando di "onde" con uno sviluppo e una parete importanti.
Nelle nostre condizioni abituali tale eventualità è abbastanza remota, per cui ti disturba chi parte molto vicino.
Se non lo raggiungi perchè ha più o meno la tua velocità e una traiettoria che copia la tua, non è un problema.
Una interferenza che talvolta si crea è data da chi ti segue leggermente sottovento e dietro a te che stai surfando una parete.
In generale non puoi vederlo se stai surfando in front.
Alternando bottom turn a cut back, se con quest'ultima manovra scendi molto verso la riva(ipotesi di vento on shore) può succedere che chi segue continua a proseguire nella sua traiettoria non rendendosi conto che ti crea un grosso problema.
Rischio di collisione....
- poldo
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Re: tecnica e terminologia Wave
qui qualche spiegazione per chi vuole giocare nelle onde, perchè per giocare bisogna conoscere le regole del gioco
http://www.surfproject.it/surf/regole.html
e qualche disegno che spiega più di tante parole:
http://www.surfproject.it/surf/regole.html
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- LONG
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Re: tecnica e terminologia Wave
La regola del "not snaking" andrebbe fatta metabolizzare ai supper che frequentano il mio home spot....
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Re: tecnica e terminologia Wave
Questa è la classica rottura di palle delle mareggiate inizio-autunno, quando TUTTO IL MONDO si ritrova in uno spot (dalle mie parti Porto Corsini, ma pure Sottomarina) e poi l'80% almeno...non fa altro che andare avanti-indietro-avanti-indietro senza pensare che tu fai mezza strambata e di nuovo verso riva per surfarti le onde.LONG ha scritto:Il quanto lontano dipende dall'abilità del rider e dalla sua capacità di "tagliare" l'onda.
Talvolta è incredibile come puoi arrivare addosso ad un surfer che ti ha droppato e che apparentemente per "lui" era abbastanza lontano....
naturalmente stiamo parlando di "onde" con uno sviluppo e una parete importanti.
Nelle nostre condizioni abituali tale eventualità è abbastanza remota, per cui ti disturba chi parte molto vicino.
Se non lo raggiungi perchè ha più o meno la tua velocità e una traiettoria che copia la tua, non è un problema.
Una interferenza che talvolta si crea è data da chi ti segue leggermente sottovento e dietro a te che stai surfando una parete.
In generale non puoi vederlo se stai surfando in front.
Alternando bottom turn a cut back, se con quest'ultima manovra scendi molto verso la riva(ipotesi di vento on shore) può succedere che chi segue continua a proseguire nella sua traiettoria non rendendosi conto che ti crea un grosso problema.
Rischio di collisione....
Non è molto frequente il problema del drop, o meglio..in A-frame imprevedibili e corti, spesso closeout..capirai, che ti droppi? Dove sei sei prendi l'onda che hai sotto, se sei fortunato.
Il casino è invece "l'avanti-indietrista" che ti punta addosso, mentre esce e tu stai surfando...fino a quando non ti tocca poggiare drasticamente o strambare indietro per non fare la caramella col suo kite.
Quindi, quando stiamo uscendo verso il largo, contro onda, qui in Italia..magari pensiamo al poveraccio che ha trovato una mezza ondina surfabile, dove vivere 40 secondi di gioia e deve preoccuparsi dopo 15 di qualcuno che gli punta addosso e lo blocca.
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