Ozone Zephyr 2015, prima session
Inviato: 19/03/2015, 9:48
Ozone Zephyr, una delle ali da vento leggero più note, completamente ridisegnata nel 2015. Se guardiamo alla evoluzione delle ultime due versioni queste si sono per così dire, sempre di più “edgizzate” nel senso che il profilo ha assunto, via via, un AR sempre più elevato. In effetti con la nobile disciplina dell’Airstyle in grande spolvero non è raro vedere rider usare addirittura ali race per incrementare soprattutto l’hang time ed avere più tempo per sviluppare tricks con board off e rotazioni multiple.
Tale disciplina, rivista rispetto alle classiche manovre old school, prevede anche l’uso di ali più grandi, a parità di vento e di micro loop con i quali bloccare in piena potenza il tiro dell’ala. La domanda sorge spontanea: come si colloca il nuovo Zephyr? E’ un ala da airstyle oppure si rivolge ad un uso diverso? Ovviamente i primi bordi odierni peraltro svolti con pochissimo vento potrebbero costringermi a non rispondere a questa domanda. In realtà non è così.
Lo Zephyr a differenza delle ali da airstyle è adatto soprattutto a rider che nel vento leggero desiderano apprendere unhooked tricks. Questa infatti rimane una delle migliori ali LW con le quali sganciarsi. Nella prima brevissima fase della session odierna, nella quale il vento soffiava appena decentemente, mi sono sganciato un paio di volte e l’ala, nonostante abbia un AR abbastanza elevato non ha denotato un tiro tale da pormi problemi di controllo o, peggio ancora perdite di stabilità con relativo back stall, a patto ovviamente di dare una “scaricatina” di CL.
Difficile, davvero difficile, giudicare un ala con il vento appena sufficiente a farla volare, eppure in virtù di una grande esperienza, lo Zephyr 2015 mi è parso decisamente più boliniero della precedente versione ma un pelino meno veloce in finestra il che, dato la destinazione di uso non guasta. Sul lift ed hang time non sono riuscito a farmi una idea precisa, ad occhio e croce sono migliorati ma mi riprometto di esprimere un giudizio definitivo quando userò l’ala nel suo sweet spot che, dovrebbe andare dai 12/13 nodi ai 18/20.
La nuova freeride bar è realizzata molto bene, ovviamente presenta il nuovo QR Ozone finalmente a rilascio push away ma ancora priva di una stopper ball sul depower o microloop inferioremente alla barra per renderlo più adatto all’airstyle. L’ala è realizzata con il tessuto Technoforce D2 e quindi siamo ai massimi livelli qualitativi. Una notazione, a termine session la sabbia è rimasta quasi “incollata” sia sulla LE che sul tessuto e mi ha posto non pochi problemi per rimuoverla. Davvero una cosa strana mai capitata prima, questo fenomeno pare dovuto ad una abbondante ed atipica ceratura dei tessuti. Spero che ciò venga limitato da un normale uso, altrimenti posso assicurarvi che piegare un’ala bagnata nella sabbia è davvero meno impegnativo.
Tolto questo piccolo problema in questa session poco significativa il nuovo “Zepha” ha denotato ottime potenzialità. Vi terrò aggiornati.
Aloha and Godspeed
Tale disciplina, rivista rispetto alle classiche manovre old school, prevede anche l’uso di ali più grandi, a parità di vento e di micro loop con i quali bloccare in piena potenza il tiro dell’ala. La domanda sorge spontanea: come si colloca il nuovo Zephyr? E’ un ala da airstyle oppure si rivolge ad un uso diverso? Ovviamente i primi bordi odierni peraltro svolti con pochissimo vento potrebbero costringermi a non rispondere a questa domanda. In realtà non è così.
Lo Zephyr a differenza delle ali da airstyle è adatto soprattutto a rider che nel vento leggero desiderano apprendere unhooked tricks. Questa infatti rimane una delle migliori ali LW con le quali sganciarsi. Nella prima brevissima fase della session odierna, nella quale il vento soffiava appena decentemente, mi sono sganciato un paio di volte e l’ala, nonostante abbia un AR abbastanza elevato non ha denotato un tiro tale da pormi problemi di controllo o, peggio ancora perdite di stabilità con relativo back stall, a patto ovviamente di dare una “scaricatina” di CL.
Difficile, davvero difficile, giudicare un ala con il vento appena sufficiente a farla volare, eppure in virtù di una grande esperienza, lo Zephyr 2015 mi è parso decisamente più boliniero della precedente versione ma un pelino meno veloce in finestra il che, dato la destinazione di uso non guasta. Sul lift ed hang time non sono riuscito a farmi una idea precisa, ad occhio e croce sono migliorati ma mi riprometto di esprimere un giudizio definitivo quando userò l’ala nel suo sweet spot che, dovrebbe andare dai 12/13 nodi ai 18/20.
La nuova freeride bar è realizzata molto bene, ovviamente presenta il nuovo QR Ozone finalmente a rilascio push away ma ancora priva di una stopper ball sul depower o microloop inferioremente alla barra per renderlo più adatto all’airstyle. L’ala è realizzata con il tessuto Technoforce D2 e quindi siamo ai massimi livelli qualitativi. Una notazione, a termine session la sabbia è rimasta quasi “incollata” sia sulla LE che sul tessuto e mi ha posto non pochi problemi per rimuoverla. Davvero una cosa strana mai capitata prima, questo fenomeno pare dovuto ad una abbondante ed atipica ceratura dei tessuti. Spero che ciò venga limitato da un normale uso, altrimenti posso assicurarvi che piegare un’ala bagnata nella sabbia è davvero meno impegnativo.
Tolto questo piccolo problema in questa session poco significativa il nuovo “Zepha” ha denotato ottime potenzialità. Vi terrò aggiornati.
Aloha and Godspeed
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