Innovation Day FS Harm-Di-Tagg - Il report
Inviato: 22/03/2015, 11:09
Salve ragazzi, la scorsa settimana ho trovato in uno yogurt della Muller un invito a partecipare al Flysurfer Innovation Day che si è svolto venerdì e sabato nell’esotico spot di Harm-Di-Tagg, una delle location più celebri del Nordafica per gli appassionati del nostro fantastico sport.
Piccolo off-topic: lo spot è veramente eccellente, con una zona flatwater con chop di 55 cm e una zona wave con onde di 65 cm. Qualche piccola perplessità desta unicamente la logistica: la location dista solo un quarto d’ora di automobile dall’aeroporto di Sahn-Rehm, ma la compagnia locale di tassisti (mi sembra si chiami I.S.I.S o qualcosa del genere) è pessima: questi tassisti lavorano a gruppi di tre-quattro su fuoristrada bianchi e neri, e sono armati di mitra, non capisco per quale ragione. Una volta arrivati in spiaggia ci hanno fatto scendere gridando “You have to pay, you have to pay”; noi gli dicevamo: “E certo, diteci quant’è la corsa”. Al che si stavano arrabbiando sempre di più, ci puntavano i mitra contro, fino a quando non sono scappati senza farsi pagare perché stava arrivando a sirene spiegate un camioncino dell’esercito locale... Boh, secondo me non avevano fatto qualche ricevuta e temevano una multa.
Comunque, carenze organizzative a parte, è stata una fantastica esperienza, ricca di spunti tecnici che volevo condividere con voi.
Il primo combo che ho avuto occasione di provare è stata la tavola FlyPlacebo M, 134x41, abbinata al FlyEra 8.
Il FlyEra è un kite innovativo a 4 linee, con una brigliatura sulla leading edge, che introduce il concetto di PrInFo (Pre Inflatable Foil), esclusiva Flysurfer 2015, che secondo me rivoluzionerà il mondo del kiteboarding. Si tratta di un foil che si gonfia come tutti i foil dalle bocchette poste sulla leading edge, solo che la bocchetta è una, molto piccola, con un tappo in gomma, e quindi conviene farci entrare l’aria con una pompa e poi chiudere il tappo, anche se alcuni tester Flysurfer sono stati tutto il giorno con l’ala sgonfia in potenza per vedere se si gonfiava da sola.
Alcuni kiter presenti sullo spot, dotati di materiale Naish 2015, erano talmente colpiti dalla tecnologia PrInFo che si sono messi a rotolare sbavando e mugolando sulla spiaggia, e poi hanno buttato le loro ali nel cassonetto piangendo.
Oltre al concetto di PrInFo, Flysurfer ha ridotto il numero di celle portandolo a 5, inframmezzando le celle con parti single skin, alleggerendo e irrigidendo nel contempo la struttura. Il risultato finale è sbalorditivo: la combinazione di FlyPlacebo e FlyEra permette di ottenere valori di lift e hangtime eccezionali. Basti dire che Il salto della foto è durato 36 secondi, portandomi ad una altezza di circa 40 metri, infatti si vede chiaramente che sono più in alto rispetto ai palazzi sullo sfondo.
Il windrange del FlyEra 8 è tale da poter dire: abbiamo l’ala unica. Con la FlyPlacebo M si parte da 6.37 nodi e si arriva a... basti guardare il grafico di venerdì, con raffiche a 42 nodi.
E questo è il grafico di sabato, in cui il combo FlyEra 8-FlyPlacebo M era ancora pienamente fruibile in completa sicurezza, senza toccare il cinghietto del depower.
Pur essendo il windrange del FlyEra 8 virtualmente infinito, ho voluto testare un altro combo che farà parlare di sè: il FlyBularoo 5, la nuova ala wave di casa Flysurfer, abbinata alla FlyWaveboard 6’1’’, la nuova tavola wave della medesima gloriosa casa teutonica.
Anche il FlyBuaroo è un kite sviluppato con concetto PrInFo, e segue i dettami del nuovo look Flysurfer, denominato VF (Vintage Feeling). Tale tendenza è stata inaugurata dal Boost, disegnato per sembrare un Ozone Edge 2011 con grafica Peter Lynn 2013. Nel FlyBularoo il concetto si estremizza, arrivando a sembrare un Best del 2010, addirittura con delle toppe bianche cucite male, un pò effetto jeans strappati.
Gli ingegneri Flysurfer hanno calcolato che con il look VF, che simula il kiter fintamente pezzente ma in realtà casual e ayeahh, il kiter stesso prende in spiaggia fino al 22% di gnocca in più. Io stesso, una volta fatto parcheggiato il FlyBularoo sulla spiaggia, ho dovuto allontanare a fatica alcune teenager assatanate che continuavano a chiedermi insistentemente il numero di cellulare, che ho negato loro a fatica.
Scusate se sono stato stringato nel report, ma spero di potervi fornire a breve ulteriori dettagli sui fantastici materiali provati! E ricordatevi: comprate yogurt tedeschi, che sono migliori!
Piccolo off-topic: lo spot è veramente eccellente, con una zona flatwater con chop di 55 cm e una zona wave con onde di 65 cm. Qualche piccola perplessità desta unicamente la logistica: la location dista solo un quarto d’ora di automobile dall’aeroporto di Sahn-Rehm, ma la compagnia locale di tassisti (mi sembra si chiami I.S.I.S o qualcosa del genere) è pessima: questi tassisti lavorano a gruppi di tre-quattro su fuoristrada bianchi e neri, e sono armati di mitra, non capisco per quale ragione. Una volta arrivati in spiaggia ci hanno fatto scendere gridando “You have to pay, you have to pay”; noi gli dicevamo: “E certo, diteci quant’è la corsa”. Al che si stavano arrabbiando sempre di più, ci puntavano i mitra contro, fino a quando non sono scappati senza farsi pagare perché stava arrivando a sirene spiegate un camioncino dell’esercito locale... Boh, secondo me non avevano fatto qualche ricevuta e temevano una multa.
Comunque, carenze organizzative a parte, è stata una fantastica esperienza, ricca di spunti tecnici che volevo condividere con voi.
Il primo combo che ho avuto occasione di provare è stata la tavola FlyPlacebo M, 134x41, abbinata al FlyEra 8.
Il FlyEra è un kite innovativo a 4 linee, con una brigliatura sulla leading edge, che introduce il concetto di PrInFo (Pre Inflatable Foil), esclusiva Flysurfer 2015, che secondo me rivoluzionerà il mondo del kiteboarding. Si tratta di un foil che si gonfia come tutti i foil dalle bocchette poste sulla leading edge, solo che la bocchetta è una, molto piccola, con un tappo in gomma, e quindi conviene farci entrare l’aria con una pompa e poi chiudere il tappo, anche se alcuni tester Flysurfer sono stati tutto il giorno con l’ala sgonfia in potenza per vedere se si gonfiava da sola.
Alcuni kiter presenti sullo spot, dotati di materiale Naish 2015, erano talmente colpiti dalla tecnologia PrInFo che si sono messi a rotolare sbavando e mugolando sulla spiaggia, e poi hanno buttato le loro ali nel cassonetto piangendo.
Oltre al concetto di PrInFo, Flysurfer ha ridotto il numero di celle portandolo a 5, inframmezzando le celle con parti single skin, alleggerendo e irrigidendo nel contempo la struttura. Il risultato finale è sbalorditivo: la combinazione di FlyPlacebo e FlyEra permette di ottenere valori di lift e hangtime eccezionali. Basti dire che Il salto della foto è durato 36 secondi, portandomi ad una altezza di circa 40 metri, infatti si vede chiaramente che sono più in alto rispetto ai palazzi sullo sfondo.
Il windrange del FlyEra 8 è tale da poter dire: abbiamo l’ala unica. Con la FlyPlacebo M si parte da 6.37 nodi e si arriva a... basti guardare il grafico di venerdì, con raffiche a 42 nodi.
E questo è il grafico di sabato, in cui il combo FlyEra 8-FlyPlacebo M era ancora pienamente fruibile in completa sicurezza, senza toccare il cinghietto del depower.
Pur essendo il windrange del FlyEra 8 virtualmente infinito, ho voluto testare un altro combo che farà parlare di sè: il FlyBularoo 5, la nuova ala wave di casa Flysurfer, abbinata alla FlyWaveboard 6’1’’, la nuova tavola wave della medesima gloriosa casa teutonica.
Anche il FlyBuaroo è un kite sviluppato con concetto PrInFo, e segue i dettami del nuovo look Flysurfer, denominato VF (Vintage Feeling). Tale tendenza è stata inaugurata dal Boost, disegnato per sembrare un Ozone Edge 2011 con grafica Peter Lynn 2013. Nel FlyBularoo il concetto si estremizza, arrivando a sembrare un Best del 2010, addirittura con delle toppe bianche cucite male, un pò effetto jeans strappati.
Gli ingegneri Flysurfer hanno calcolato che con il look VF, che simula il kiter fintamente pezzente ma in realtà casual e ayeahh, il kiter stesso prende in spiaggia fino al 22% di gnocca in più. Io stesso, una volta fatto parcheggiato il FlyBularoo sulla spiaggia, ho dovuto allontanare a fatica alcune teenager assatanate che continuavano a chiedermi insistentemente il numero di cellulare, che ho negato loro a fatica.
Scusate se sono stato stringato nel report, ma spero di potervi fornire a breve ulteriori dettagli sui fantastici materiali provati! E ricordatevi: comprate yogurt tedeschi, che sono migliori!