prima e seconda uscita in USA
Inviato: 11/11/2015, 0:58
Pare che qui negli stati uniti nord-orientali (precisamente nello stato del pastasciuttes) il landkiting non sia contemplato come attivita', ho chiesto in forum, gruppi facebook, al mercato e ai toporagni, ma la risposta e' sempre stata "ma vieni in acqua!".
a parte che guidare 3 ore e mezzo (per andare SOLTANTO) per andare in acqua non mi fa certo brillare di gioia, se penso che devo poi contendermi le uscite con orsi polari, icebergs, foche e trichechi, improvvisando partite di pallanuoto con esquimesi ipotermici, ecco, evito.
senza considerare il fatto che dovrei comperarmi la tavola, la muta umida, la muta stagna, un'altra tavola, e un sacco di altri ammennicoli che poi finirebbero in aste su ebay, venduti per due noccioline senza un segno d'uso.
quindi, dopo essermi rivolto alla comunita' kiteistica americana, mi sono reso conto che non e' come in Europa, I kiter qui sono amichevoli come un puma che ha smesso di fumare ieri, e le risposte sia per il landkite che per lo snowkite sono state: "devi chiedere il permesso ai proprietari dei campi" e alla domanda "si, ma comedovechi?" la risposta era piu' o meno velatamente "cazzituoiarrangiati".
quindi, escludendo la superamichevole comunita' di superamici mi sono armato di pazienza e sono andato prima di tutto nei posti liberi (letteralmente, TRE in svariati km²).
ovviamente erano tutti presi d'assalto da folle urlanti di studenti (maledetti loro, me ne ricordero' quando preparero' gli esami, la pagheranno carissima ) genitori, venditori di cibo, cheerleaders, hiro nakamura che doveva salvare la cheerleader per salvare il mondo, e genitori in brodo di giuggiole perche' I loro figlioli sono all'universita' da due settimane e sono gia' cosi' adulti....
insomma non c'era verso di accedere ai campi da calcio/football dell'universita', nonostante il vento favorevole.
alla fine, in preda alla disperazione inizio a guidare a casaccio e trovo un tizio in un prato ENORME E CON L'ERBA ALL'INGLESE con un metal detector. dietro casa mia.
accosto e gli chiedo a chi devo chiedere per avere accesso, e mi manda da una famiglia che ha uno shop di gelati. chiedo il permesso al tizio via telefono, e lui un po' stranito mi dice che posso, ma che il campo suo e' quello dall'altro lato della strada, sottovento ad alberi, piccino e con I pali della luce e la strada sottovento.
vista la scimmia, vado lo stesso e la tento.
un'ora e mezzo di patimento, un totale di 37 metri fatti a suon di bestemmie verso divinita' del mondo antico, moderno e di un mondo parallelo che conosco solo io, metto giu' che tanto e' solo perdere tempo.
mentre ripiego, il padrone del campo fa un salto con la macchina a vedere cosa facevo.
gentilmente gli chiedo di chi fosse il campo dall'altro lato della strada.
o parlo uno strano inglese (che ci puo' stare eh!) o la gente non mi capisce.
mi fa un pippone da 5 minuti dove mi dice che non mi puo' dare il permesso per girare nell'altro campo (e grazie al ca...)
insomma quel giorno li' feci poco e niente.
in compenso, lo scorso fine settimana, sono riuscito ad accedere ai campi sportivi dell'universita'.
ah bene...
vado e il vento c'e'.
mi sposto e non c'e' piu'.
mi sposto e c'e', ma viene da un'altra parte.
bene!
memore del vento allucinante del bilancino e dell'airboss world, armo piccolo (unity 8m), mi incasco, strinco il culo e alzo.
...
...
sopravvivo, anche se il kite fa roba strana, e' quasi gestibile.
provo a fare un paio di bordi col landboard, e vado cosi':
ODDIOMOIOAIUTOOOHHH-zero vento-BAAAAHHHHMOLLALABARRAHHHH-zero vento.
poi per una mezz'ora il vento rimane decente (quasi, via) e mi faccio dei bei bordi e un po' di derapate, non azzardo niente di piu' grosso, perche' ogni tanto partiva qualche bomba.
e niente, e' da sabato che sorrido
a parte che guidare 3 ore e mezzo (per andare SOLTANTO) per andare in acqua non mi fa certo brillare di gioia, se penso che devo poi contendermi le uscite con orsi polari, icebergs, foche e trichechi, improvvisando partite di pallanuoto con esquimesi ipotermici, ecco, evito.
senza considerare il fatto che dovrei comperarmi la tavola, la muta umida, la muta stagna, un'altra tavola, e un sacco di altri ammennicoli che poi finirebbero in aste su ebay, venduti per due noccioline senza un segno d'uso.
quindi, dopo essermi rivolto alla comunita' kiteistica americana, mi sono reso conto che non e' come in Europa, I kiter qui sono amichevoli come un puma che ha smesso di fumare ieri, e le risposte sia per il landkite che per lo snowkite sono state: "devi chiedere il permesso ai proprietari dei campi" e alla domanda "si, ma comedovechi?" la risposta era piu' o meno velatamente "cazzituoiarrangiati".
quindi, escludendo la superamichevole comunita' di superamici mi sono armato di pazienza e sono andato prima di tutto nei posti liberi (letteralmente, TRE in svariati km²).
ovviamente erano tutti presi d'assalto da folle urlanti di studenti (maledetti loro, me ne ricordero' quando preparero' gli esami, la pagheranno carissima ) genitori, venditori di cibo, cheerleaders, hiro nakamura che doveva salvare la cheerleader per salvare il mondo, e genitori in brodo di giuggiole perche' I loro figlioli sono all'universita' da due settimane e sono gia' cosi' adulti....
insomma non c'era verso di accedere ai campi da calcio/football dell'universita', nonostante il vento favorevole.
alla fine, in preda alla disperazione inizio a guidare a casaccio e trovo un tizio in un prato ENORME E CON L'ERBA ALL'INGLESE con un metal detector. dietro casa mia.
accosto e gli chiedo a chi devo chiedere per avere accesso, e mi manda da una famiglia che ha uno shop di gelati. chiedo il permesso al tizio via telefono, e lui un po' stranito mi dice che posso, ma che il campo suo e' quello dall'altro lato della strada, sottovento ad alberi, piccino e con I pali della luce e la strada sottovento.
vista la scimmia, vado lo stesso e la tento.
un'ora e mezzo di patimento, un totale di 37 metri fatti a suon di bestemmie verso divinita' del mondo antico, moderno e di un mondo parallelo che conosco solo io, metto giu' che tanto e' solo perdere tempo.
mentre ripiego, il padrone del campo fa un salto con la macchina a vedere cosa facevo.
gentilmente gli chiedo di chi fosse il campo dall'altro lato della strada.
o parlo uno strano inglese (che ci puo' stare eh!) o la gente non mi capisce.
mi fa un pippone da 5 minuti dove mi dice che non mi puo' dare il permesso per girare nell'altro campo (e grazie al ca...)
insomma quel giorno li' feci poco e niente.
in compenso, lo scorso fine settimana, sono riuscito ad accedere ai campi sportivi dell'universita'.
ah bene...
vado e il vento c'e'.
mi sposto e non c'e' piu'.
mi sposto e c'e', ma viene da un'altra parte.
bene!
memore del vento allucinante del bilancino e dell'airboss world, armo piccolo (unity 8m), mi incasco, strinco il culo e alzo.
...
...
sopravvivo, anche se il kite fa roba strana, e' quasi gestibile.
provo a fare un paio di bordi col landboard, e vado cosi':
ODDIOMOIOAIUTOOOHHH-zero vento-BAAAAHHHHMOLLALABARRAHHHH-zero vento.
poi per una mezz'ora il vento rimane decente (quasi, via) e mi faccio dei bei bordi e un po' di derapate, non azzardo niente di piu' grosso, perche' ogni tanto partiva qualche bomba.
e niente, e' da sabato che sorrido