Prime perturbazioni e primi incidenti
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Prime perturbazioni e primi incidenti
Come ogni anno iniziano ad arrivare le prime perturbazioni, vento ignorante, condizioni toste e come ogni anno purtroppo iniziano ad arrivare i primi incidenti.
Solo oggi un utente del forum ha passato un brutto quarto d'ora a Corsini e a Calambrone c'è stato un incidente grave, non so molto ma si è fatto parecchio male.
I kite moderni hanno trasmesso troppo una sensazione di (falsa) sicurezza ma ricordiamoci sempre che il kitesurf è uno sport estremo e l'unica sicurezza è solo ed esclusivamente quella che abbiamo dentro la testa.
Valutiamo sempre molto bene le condizioni, siamo onesti sulla valutazione delle nostre capacità, utilizziamo dispositivi di salvataggio (giubotto, caschetto), controlliamo più volte l'attrezzatura prima di lanciare....insomma .... cerchiamo di non fare i supereroi (non lo siamo) ed essere il più prudenti possibile.
Certo, l'incidente può sempre esserci, ma cerchiamo di ridurre le possibilità al minimo.
Se saltiamo un uscita non muore nessuno.... il contrario non è così scontato
Solo oggi un utente del forum ha passato un brutto quarto d'ora a Corsini e a Calambrone c'è stato un incidente grave, non so molto ma si è fatto parecchio male.
I kite moderni hanno trasmesso troppo una sensazione di (falsa) sicurezza ma ricordiamoci sempre che il kitesurf è uno sport estremo e l'unica sicurezza è solo ed esclusivamente quella che abbiamo dentro la testa.
Valutiamo sempre molto bene le condizioni, siamo onesti sulla valutazione delle nostre capacità, utilizziamo dispositivi di salvataggio (giubotto, caschetto), controlliamo più volte l'attrezzatura prima di lanciare....insomma .... cerchiamo di non fare i supereroi (non lo siamo) ed essere il più prudenti possibile.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Ciao Zitrone,
Ottimo post.
È sempre meglio ricordarlo che tante volte per fare un’uscita a tutti i costi ci si dimentica delle possibili conseguenze.
Ciao !
Ottimo post.
È sempre meglio ricordarlo che tante volte per fare un’uscita a tutti i costi ci si dimentica delle possibili conseguenze.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Sante parole, zitro.
Si sa qualcosa sulle dinamiche?
Non riesco a trovare niente sulle news in internet.. qualche link?
Si sa qualcosa sulle dinamiche?
Non riesco a trovare niente sulle news in internet.. qualche link?
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Sono nella chat di Calambrone, quindi ho sentito del brutto incidente. Si tratta di un sollevamento in condizioni di vento forte, a terra, con una 7. Il kiter ha sbattuto violentemente a terra, riportando fratture alle gambe e al bacino. Di più non mi sembra corretto dire, anche per motivi di privacy. Comunque il messaggio è sempre: in vento forte essere prudenti, non tenere il kite allo zenith ma direzionato verso il mare, e andare il prima possibile in acqua facendo attenzione a non ingegenerare loop, controllare bene la barra ed in particolare gancio e scorrimento della sicura.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Un saluto al kiter coinvolto e auguri di pronta guarigione.
Condivido il tuo pensiero Zitro.
Un collega kiter qua da me, uno che beccavo sempre in spiaggia, neanche due mesi fa, durante giornatona tipica nostra (20 nodi di base con raffiche a +35) c'e' rimasto
Dinamiche ancora tutte da chiarire - ho insistito sul gruppo locale per saperne di piu', ma qui in perfetto stile di sta cazz d'isola, la gente tende a comunicare piu' sui social che di persona, ma anche online ho saputo poco. Sono in attesa di un via libera dalla famiglia per organizzare qualcosa.
Cmq pare si sia trattato di un salto troppo vicino a riva, rafficone in aria e atterraggio scomposto sugli scogli sottovento
Onestamente ancora non me ne faccio una ragione.
Occhio, sempre.
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Un collega kiter qua da me, uno che beccavo sempre in spiaggia, neanche due mesi fa, durante giornatona tipica nostra (20 nodi di base con raffiche a +35) c'e' rimasto
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Cmq pare si sia trattato di un salto troppo vicino a riva, rafficone in aria e atterraggio scomposto sugli scogli sottovento
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
ce ne sono 100 di ragioni purtroppo ne basta una
tutto molto più evidente di come si vorrebbe pensare
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
I kite di nuova concezione hanno permesso che condizioni tipicamente estreme potessero risultare facile, questo alla vista di un occhio inesperto......vedo inoltre sempre più un grande spirito di emulazione nei confronti di chi comunque è pagato per stare a testa in giù a 20 metri di altezza ed uscire con 50 nodi.....rispetto ad una volta in condizioni particolarmente toste il numero di kiter in acqua è appunto triplicato e la maggior parte di loro sono aiutati più dall'attrezzatura che dall'esperienza maturata in mare.....detto cioè che potrebbe essere la classica retorica da 2 soldi, sono cose che possono capitare a chiunque...sempre bene ricordare che a farsi male ci si mette 1 secondo e a guarirsi anche una vita, se basta..
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Esattamente
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Sempre difficile stabilire i propri limiti.
Il tipo in questione (nel mio post piu' su) faceva kite dal 2006, sono uscito con lui molte volte, era bravo, etc etc.
Lo spot dov'e' successo e' un dei tre spots dove esco normalmente. Spiaggione ampio a marea bassa, con l'alta marea l'aqua arriva quasi sotto le dune, ma c'e solo erba - tranne per una fila di scogli sottovento.
Non sono un problema, basta fare due passi e allontanarsi per montare, e quando si e' in navigazione, basta tenersi alla larga.
Eppure, di quei salti ne avra' fatti 38247 negli anni, con altrettante raffiche - qua 'e la norma avere minimo 10-15 nodi di raffica.
Ecco forse saltare lontano da riva non e' sufficiente. Voglio dire, se ti sembra che stia saltando sufficientemente lontano, allora allontanati ancora di piu'.
Il tipo in questione (nel mio post piu' su) faceva kite dal 2006, sono uscito con lui molte volte, era bravo, etc etc.
Lo spot dov'e' successo e' un dei tre spots dove esco normalmente. Spiaggione ampio a marea bassa, con l'alta marea l'aqua arriva quasi sotto le dune, ma c'e solo erba - tranne per una fila di scogli sottovento.
Non sono un problema, basta fare due passi e allontanarsi per montare, e quando si e' in navigazione, basta tenersi alla larga.
Eppure, di quei salti ne avra' fatti 38247 negli anni, con altrettante raffiche - qua 'e la norma avere minimo 10-15 nodi di raffica.
Ecco forse saltare lontano da riva non e' sufficiente. Voglio dire, se ti sembra che stia saltando sufficientemente lontano, allora allontanati ancora di piu'.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Quasi 20 anni fa quando ancora ero novello kiter lo "zio Gianvi" mi disse una cosa di cui ho fatto tesoro:
Meglio essere in spiaggia con il pensiero che potevo essere in mare
piuttosto che essere in mare e pensare di voler essere a terra
quando siete in spiaggia e vi sfiora il pensiero che le condizioni potrebbero non essere ottimali pensate allo zio Gianvi
Meglio essere in spiaggia con il pensiero che potevo essere in mare
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Didascalica e applicabile alla maggior parte delle scelte quotidiane e oserei dire di vita
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Credo che la massima dello Zio Gianvi sia perfetta, ma non sempre calzante per tutte le situazioni.
Quanto meno, non sempre basta.
E non tutti "se la vanno a cercare".
Come l'anno scorso, mi resta un forte dispiacere e un senso di impotenza.
Voglia di fare kite azzerata.
Un abbraccio a tutti
Quanto meno, non sempre basta.
E non tutti "se la vanno a cercare".
Come l'anno scorso, mi resta un forte dispiacere e un senso di impotenza.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Non se la va a cercare nessuno, credo.Gino82 ha scritto:Credo che la massima dello Zio Gianvi sia perfetta, ma non sempre calzante per tutte le situazioni.
Quanto meno, non sempre basta.
E non tutti "se la vanno a cercare".
Come l'anno scorso, mi resta un forte dispiacere e un senso di impotenza.
Voglia di fare kite azzerata.
Un abbraccio a tutti
Qualche volta, magari, non valutiamo al meglio le condizioni. Ma e' lo scopriamo sempre col senno di poi....
Nel caso di fabio (che e' rimasto fuori senza vento in balia delle onde alte e ha rischiato di annegare) lui certamente non se la e' andata a cercare.
Abbiamo visto le stesse previ, che erano ballerine e discordanti secondo i siti consultati, e io ho fatto una valutazione (pericolo che giri off, meglio un giro in mtb, se smette di piovere) e lui e' andato al mare fidando nella botta di vento "giusto" che doveva arrivare nel pomeriggio. Ci stavano entrambe le ipotesi. Si sa che l'autunno e' imprevedibile.
Nel caso di gabri a calambrone, la dinamica non mi e' chiara e non mi esprimo. Ma lui e' uno sensato, non un bimbominkia del kite.
Talvolta e' un prenderci, e nel dubbio io seguo il principio di gianvi, a rischio di essere tacciato come un timoroso.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
ConcordoPat ha scritto:nel dubbio io seguo il principio di gianvi, a rischio di essere tacciato come un timoroso.
C'è mezzo forum che ancora mi prende in giro perchè al foilpride in alcune condizioni non sono uscito. Purtroppo fino a che non ci passi in una brutta esperienza prendi tutto con diciamo "superficialità".
Nel 2009 ho perso un caro amico (Gianluca, incidente di Campo di Mare) in una giornata apparentemente tranquilla, al momento dell'incidente stavo tornando dal lavoro e sarei andato in mare proprio li, sono rimasto talmente scioccato dalla tragedia che per vari mesi non ho toccato un kite (all'epoca uscivo almeno 3gg a settimana), sono passati 10 anni e ancora ho paura, se le condizioni non mi convincono al 100% non alzo. Dopo solo pochi mesi anche un amico di forum (Diego Rider4) è volato via e ciò ha amplificato le mie paure.
Il kite per me è un divertimento e un modo bellissimo di vivere il mare, ma a casa ho una moglie e tre figli che mi aspettano.... non posso permettermi di non tornare, sono loro la mia vita e le mie priorità
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Di sicuro nessuno se la va a cercare volontariamente, ma messa cosi, come la racconti tu, Fabio non ha di certo seguito il consiglio di zio Gianvi.Pat ha scritto: Abbiamo visto le stesse previ, che erano ballerine e discordanti secondo i siti consultati, e io ho fatto una valutazione (pericolo che giri off, meglio un giro in mtb, se smette di piovere) e lui e' andato al mare fidando nella botta di vento "giusto" che doveva arrivare nel pomeriggio. Ci stavano entrambe le ipotesi. Si sa che l'autunno e' imprevedibile.
Fabio "ha confidato" nella botta di vento giusto..... è qui lo sbaglio, non bisogna sperare che vada per il verso giusto! bisogna essere certi che le condizioni siano quelle giuste. Poi ci sta che accada l'imprevedibile ma questa è un'altra storia.
Un paio di anni fa ho fatto il corso di Parapendio, l'istruttore (Massimigliano Travaglini che molti di voi conoscono) ai corsisti impazienti di fare il loro volo ma in attesa che le condizioni fossero ottimali, ha ripetuto all'infinito lo stesso consiglio dello zio gianvi, naturalmente applicato al parapendio. "Meglio che state qui in decollo con la voglia di volare piuttosto che siate in volo con la voglia di atterrare.."
Il Parapendio può sembrare più pericoloso del kite ma praticandoli entrambi posso dire che hanno il medesimo grado di pericolosità.
Se faccio kite con un vento termico di 10 nodi le mie probabilità di farmi male sono quasi nulle...... se vado a volare con condizioni di termica leggera o nulla vale la stessa cosa, sarà veramente difficile che accada l'imprevisto.
però fare kite in 10 nodi cosi come volare in planata non ti da le emozioni e l'adrenalina che hai con condizioni più sostenute.
di contro più alzi l'asticella più le tue probabilità di farti male salgono e salgono anche le probabilità di farti tanto male.....
la scelta di dove posizionare l'asticella è la nostra....
Per quanto mi riguarda gli anni di esperienza in mare (35 tra WS e kite) troppo spesso mi portano ad alzare l'asticella oltre quello che dovrei, fortunatamente ora con l'avanzare dell'età resta sempre più bassa
Nel parapendio dove sono ancora novello principiante tengo l'asticella di default ancora molto bassa.
Fatevi un esame di coscienza e valutate se mettete l'asticella sempre nel limite di sicurezza o se andante anche oltre, quante volte ve la siete rischiata? quante volte vi siete detti "era meglio se non uscivo!"?
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Io ho sintetizzato, ma fabio ha fatto una scelta che non era azzardata. Sono io che d'inverno e col vento forte sono eccessivamente prudente. Come ho detto, era una scelta plausibile.Toppy ha scritto:Di sicuro nessuno se la va a cercare volontariamente, ma messa cosi, come la racconti tu, Fabio non ha di certo seguito il consiglio di zio Gianvi.Pat ha scritto: Abbiamo visto le stesse previ, che erano ballerine e discordanti secondo i siti consultati, e io ho fatto una valutazione (pericolo che giri off, meglio un giro in mtb, se smette di piovere) e lui e' andato al mare fidando nella botta di vento "giusto" che doveva arrivare nel pomeriggio. Ci stavano entrambe le ipotesi. Si sa che l'autunno e' imprevedibile.
Fabio "ha confidato" nella botta di vento giusto..... è qui lo sbaglio, non bisogna sperare che vada per il verso giusto! bisogna essere certi che le condizioni siano quelle giuste. Poi ci sta che accada l'imprevedibile ma questa è un'altra storia.
Un paio di anni fa ho fatto il corso di Parapendio, l'istruttore (Massimigliano Travaglini che molti di voi conoscono) ai corsisti impazienti di fare il loro volo ma in attesa che le condizioni fossero ottimali, ha ripetuto all'infinito lo stesso consiglio dello zio gianvi, naturalmente applicato al parapendio. "Meglio che state qui in decollo con la voglia di volare piuttosto che siate in volo con la voglia di atterrare.."
Il Parapendio può sembrare più pericoloso del kite ma praticandoli entrambi posso dire che hanno il medesimo grado di pericolosità.
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però fare kite in 10 nodi cosi come volare in planata non ti da le emozioni e l'adrenalina che hai con condizioni più sostenute.
di contro più alzi l'asticella più le tue probabilità di farti male salgono e salgono anche le probabilità di farti tanto male.....
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Concordo con tutto ciò che avete scritto
ma
una domanda mi sorge spontanea:
Come la metto nel taschino un po’ di esperienza se esco sempre col 12?
E comunque a parità di vela non tutti gli spot sono uguali...
ma
una domanda mi sorge spontanea:
Come la metto nel taschino un po’ di esperienza se esco sempre col 12?
E comunque a parità di vela non tutti gli spot sono uguali...
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Infatti!!! Non stiamo dicendo di uscire solo con 13 nodi, mare piatto, sole etc....ma, come dice Toppy, di posizionare correttamente "l'asticella"aquilonista ha scritto:Come la metto nel taschino un po’ di esperienza se esco sempre col 12?
E comunque a parità di vela non tutti gli spot sono uguali...
In determinate condizioni/spot il limite tra divertirsi e farsi male o peggio è veramente minimo....ne vale la pena?
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
D'accordissimo con tutte le analisi fatte, aggiungo un off topic ma non troppo visto che la maggior parte di noi si sono avvicinati all'hydrofoil, che almeno ai nostri livelli è utilizzato in quelle che precedentemente abbiamo definito condizioni a basso pericolo, 6-10-12 nodi...
Almeno qui sul litorale romano, sono più quelli che vedo girare senza un casco che con, eppure, tutti sanno cosa può procurare una qualsiasi componente del foil in testa, io ne ho fatto le spese pur indossandolo, 4 punti sulla tempia.....giusto per dire.
Tornando al tema, spesso sento conoscenti e amici utilizzare termini come, battaglia, guerra e similari, raccontando un'uscita di kite, oppure postando inutili pensieri sui social, oppure commentando con "onore a te" l'uscita di una persona in condizioni pericolose.
Per me chi vive lo sport, qualsiasi, come una battaglia, è un vero fallito, opinione personale.
La mia asticella è rimasta sempre molto bassa, l'ho alzata un pochino quando arrivò il Sonic e con Toppy uscivamo ogni weekend, ma ho sempre guardato ai miei limiti fisici e psicologici, avere paura di andare "oltre", onestamente non mi imbarazza.
Ora di uscire con 30 nodi non me ne frega più nulla, anzi non me ne è mai fregato più di tanto a dire il vero, altrettanto di saltare alto (cosa che ha contribuito notevolmente nei passati anni a disintegrarmi la cervicale), venduto il Woo, ho scorperto che mi piace andare in hydrofoil e farlo nella maniera più sicura possibile...anch'io ho moglie ed è la cosa più importante al completamento di ogni giornata.
Mettetevi il casco, balordi!!!!
Almeno qui sul litorale romano, sono più quelli che vedo girare senza un casco che con, eppure, tutti sanno cosa può procurare una qualsiasi componente del foil in testa, io ne ho fatto le spese pur indossandolo, 4 punti sulla tempia.....giusto per dire.
Tornando al tema, spesso sento conoscenti e amici utilizzare termini come, battaglia, guerra e similari, raccontando un'uscita di kite, oppure postando inutili pensieri sui social, oppure commentando con "onore a te" l'uscita di una persona in condizioni pericolose.
Per me chi vive lo sport, qualsiasi, come una battaglia, è un vero fallito, opinione personale.
La mia asticella è rimasta sempre molto bassa, l'ho alzata un pochino quando arrivò il Sonic e con Toppy uscivamo ogni weekend, ma ho sempre guardato ai miei limiti fisici e psicologici, avere paura di andare "oltre", onestamente non mi imbarazza.
Ora di uscire con 30 nodi non me ne frega più nulla, anzi non me ne è mai fregato più di tanto a dire il vero, altrettanto di saltare alto (cosa che ha contribuito notevolmente nei passati anni a disintegrarmi la cervicale), venduto il Woo, ho scorperto che mi piace andare in hydrofoil e farlo nella maniera più sicura possibile...anch'io ho moglie ed è la cosa più importante al completamento di ogni giornata.
Mettetevi il casco, balordi!!!!
GIN/Flymaax Rider
Volo Hydrofoil Rider
Le mie barre race: https://www.instagram.com/ethiccarbonbars/
YouTube: https://www.youtube.com/@fedemon76/videos
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
Io invece di spostare l'asticella verso l'alto, solitamente la allungo (in orizzontale).
A ciascuno di noi questa frase farà venire in mente cose diverse, ma per me significa che invece di cercare cose più "power", più "rischiose", più "redbulliane".. vado a cercare sempre più "controllo", più "consapevolezza", più "eleganza" e più "completezza" e flessibilità del gesto atletico rispetto a ciò che so già fare.
Il rischio resta sempre lo stesso, nel mio caso personale abbastanza basso.
L'adrenalina si produce lo stesso nel veder superare, ogni volta, la lunghezza dell'asticella in senso orizzontale.
Una nostra amica kiter qualche tempo fa' mi prese per i fondelli perchè faccio le rotazioni "basse".
Perchè l'immaginario collettivo è che più salti alto e più sei figo.
Il mio immaginario è che fare le stesse rotazioni a 1mt dall'acqua richiede ancora più difficoltà perchè devi calibrare esattamente i tempi per ogni movimento.
Facile farla a 2metri e poi avere tutto il tempo per impostare la rotazione, decidere come e dove atterrare.. difficile fare tutto in continuità con meno tempo a disposizione.
Ma se cadi male da 1mt ti fai meno male (rischio basso).
Giusto come esempio, sperando di aver passato l'idea.
A ciascuno di noi questa frase farà venire in mente cose diverse, ma per me significa che invece di cercare cose più "power", più "rischiose", più "redbulliane".. vado a cercare sempre più "controllo", più "consapevolezza", più "eleganza" e più "completezza" e flessibilità del gesto atletico rispetto a ciò che so già fare.
Il rischio resta sempre lo stesso, nel mio caso personale abbastanza basso.
L'adrenalina si produce lo stesso nel veder superare, ogni volta, la lunghezza dell'asticella in senso orizzontale.
Una nostra amica kiter qualche tempo fa' mi prese per i fondelli perchè faccio le rotazioni "basse".
Perchè l'immaginario collettivo è che più salti alto e più sei figo.
Il mio immaginario è che fare le stesse rotazioni a 1mt dall'acqua richiede ancora più difficoltà perchè devi calibrare esattamente i tempi per ogni movimento.
Facile farla a 2metri e poi avere tutto il tempo per impostare la rotazione, decidere come e dove atterrare.. difficile fare tutto in continuità con meno tempo a disposizione.
Ma se cadi male da 1mt ti fai meno male (rischio basso).
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http://www.KiteVirus.it
Flysurfer | RLBoards | Peter Lynn | Red Paddle Co
Distributore in Italia per RLBoards: http://www.rlboards-italia.it
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti
cosa vuol dire ?Toppy ha scritto:
pensate allo zio Gianvi
mi sono perso qualche cosa
stai parlando di quello che fa snow kite extreme sul sempione?
"...633 salvami"
Capitolo 29 ITA 14:30
Chat "Zappatori del Lario"
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