Monviso in paramotore
Inviato: 09/12/2013, 13:22
Ciao a tutti, anche se non centra nulla con il kite so che un pò di utenti che svolazzano anche con altre vele ci sono. Quindi volevo condividere questa esperienza.
Ieri, approfittando della giornata di cippa assoluta che imperversava sull'arco alpino (per lo meno zona ovest) ho provato una cosa che da tempo mi ronzava in testa... salire sul Monviso con il paramotore. Per la verità non mi ero mai curato un gran chè sulla sua fattibilità, ieri, osservandolo dalle finestre di casa mentre si stagliava dal resto della pianura colma di foschia mi son detto.... proviamo.
Così senza crederci più di tanto ho fatto sù un pò di roba e mi son diretto a Paesana, un paesino della pianura sottostante il monte (circa 700 mt slm).
Trovato un campo adeguato son partito alla volta del "Viso".
Le condizioni di volo erano molto buone, c’era un po’ di discendenza nelle gole ma, se ti appoggiavi ai versanti al sole si riusciva anche a raccattare qua e là qualche termichetta.
La paura che mi ha accompagnato lungo tutto il tragitto era di trovarmi semplicemente nella zona di sottovento del monte e di trovar poi la sorpresa in cima. L’ascesa è stata buona ma con tasso via via decrescente, dall’1,5 iniziale ero passato ai 0,5 verso i 3000 mt. Per aiutare il motore ero andato in cerca di tutte le possibili dinamiche e delle bolle che i versanti scoperti dalla neve davano. Però passati i 3000 non c’era verso, giravo, giravo ma ero sempre lì o poco più in su. La brezza che scollinava dalla montagna e che ricadeva fredda nella valle si mangiava praticamente tutto quello che riuscivo ad avere come tasso di salita.
Così, passato un buon quarto d’ora per aggiungere altri 200 mt, con le dita delle mani che mi avevano abbandonato da tempo, l’autonomia di volo che si riduceva ed un po’ di sana strizza di farmi sbatacchiare tra le creste….. ho desistito. Avrei potuto tentare altre vie per attaccare la vetta ma non era quello il momento, nemmeno riuscivo più a distendere la mano che impugnava l’acceleratore.
Comunque la sensazione di vedersi un colosso di granito bello fiero e massiccio (è proprio il caso di dirlo) è notevole. Così come forte è la sensazione di vedere tutto il resto della catena alpina che scorre via a perdita d’occhio. Purtroppo non ho conquistato la vetta per soli 600 mt, mi dispiace, ma resta comunque una bella esperienza tanto piacevole quanto inaspettata.
Un paio di scatti per ricordare la giornata.
Appena monto il video , se vi interessa, lo posto. Ciao
Ieri, approfittando della giornata di cippa assoluta che imperversava sull'arco alpino (per lo meno zona ovest) ho provato una cosa che da tempo mi ronzava in testa... salire sul Monviso con il paramotore. Per la verità non mi ero mai curato un gran chè sulla sua fattibilità, ieri, osservandolo dalle finestre di casa mentre si stagliava dal resto della pianura colma di foschia mi son detto.... proviamo.
Così senza crederci più di tanto ho fatto sù un pò di roba e mi son diretto a Paesana, un paesino della pianura sottostante il monte (circa 700 mt slm).
Trovato un campo adeguato son partito alla volta del "Viso".
Le condizioni di volo erano molto buone, c’era un po’ di discendenza nelle gole ma, se ti appoggiavi ai versanti al sole si riusciva anche a raccattare qua e là qualche termichetta.
La paura che mi ha accompagnato lungo tutto il tragitto era di trovarmi semplicemente nella zona di sottovento del monte e di trovar poi la sorpresa in cima. L’ascesa è stata buona ma con tasso via via decrescente, dall’1,5 iniziale ero passato ai 0,5 verso i 3000 mt. Per aiutare il motore ero andato in cerca di tutte le possibili dinamiche e delle bolle che i versanti scoperti dalla neve davano. Però passati i 3000 non c’era verso, giravo, giravo ma ero sempre lì o poco più in su. La brezza che scollinava dalla montagna e che ricadeva fredda nella valle si mangiava praticamente tutto quello che riuscivo ad avere come tasso di salita.
Così, passato un buon quarto d’ora per aggiungere altri 200 mt, con le dita delle mani che mi avevano abbandonato da tempo, l’autonomia di volo che si riduceva ed un po’ di sana strizza di farmi sbatacchiare tra le creste….. ho desistito. Avrei potuto tentare altre vie per attaccare la vetta ma non era quello il momento, nemmeno riuscivo più a distendere la mano che impugnava l’acceleratore.
Comunque la sensazione di vedersi un colosso di granito bello fiero e massiccio (è proprio il caso di dirlo) è notevole. Così come forte è la sensazione di vedere tutto il resto della catena alpina che scorre via a perdita d’occhio. Purtroppo non ho conquistato la vetta per soli 600 mt, mi dispiace, ma resta comunque una bella esperienza tanto piacevole quanto inaspettata.
Un paio di scatti per ricordare la giornata.
Appena monto il video , se vi interessa, lo posto. Ciao