Hydrofoil for dummies!!

[Toppy]

oggi altro passetto in avanti

all'arrivo il vento misurava 10-12 nodi, ho optato per montare il 15

dopo due bordi mi sono trovato a viaggiare con tutto il trim tirato barra in battuta alta e pure cosi facevo fatica a tenere l'ala, però andavo e anche veloce.
scopro dopo che il vento è aumentato almeno a 15 nodi abbondanti, posso viaggiare pieno con trim tirato 1/3 e radical M.

Eppure la sicurezza nonostante le velocità aumenta
ormai comincio a "pensare" come strambare
si arrivo a fine bordo senza esplodere quindi faccio calare la tavola in acqua e vorrei strambare, ma ancora non ho capito come far girare l'attrezzo che sembra inchiodato a un binario e continua ad andare dritto

per un attimo mi è balenata in testa una strana idea...... "adesso poppo e salto"
ci sono andato abbastanza vicino, ma fortunatamente ho desistito

più tardi ho fatto altri bordi utilizzando la 12, sempre trimm tirato, tutta altra storia.

Dimenticavo ho spostato la strap anteriore indietro di un buco e lo sforzo sulla gamba posteriore è notevolmente diminuito.
lo stance si è ridotto, ma è abbastanza normale non stretto come sulle moses, ora voglio capire se devo arretrare la strap posteriore cosi da allargare nuovamente il passo.

[Zitrone]

Ma alla fine oggi si venuto a Campo di Mare?
Peccato che lavoravo perchè due facciate mi sarebbe piaciuto darcele-

ieri ho girato un po' di video.....

Mettitelo n'orologgio no?
Il video l'hai fatto con la camerina cinese che abbiamo preso in gruppo? Se è quella non mi sembra niente male.

[KiteRon]

Oggi grazie ad una fuga dall'ufficio sono riuscito a prendere un'oretta e mezza di scirocchetto con hf e speed 15. Situazione strana, a riva ci saranno stati 6-8 nodi, a 300 metri dopo la 3 secca ce n'è saranno stati 10-12, al punto che con lo speed 15 una volta partito ero decisamente sovra invelato.

Ho rimontato le palette standard dopo l'uscita di sabato in ulw con quelle rosse e devo dire che ho fatto altri progressi. Meno cadute improvvise, un migliore controllo dell'assetto e oggi finalmente ho saggiato la vera andatura di bolina che l'attrezzo consente..semplicemente paurosa. Inclinando la tavola e lavorando con il foil a 45 gradi e il corpo assetto simil race praticamente andavo contro vento (per i nord adriatici: con vento di scirocco in direzione Ravenna->Cattolica andavo parallelo alla costa, in un bordo sarei potuto arrivare a Riccione o quasi).

Ma veniamo alla bestia nera... Come caxxx si stramba o si passa almeno al fakie?!? A piantone basso di girare non se ne parla, la tavola sembra ancorata a un binario dritto, a piantone alto é manovriera e oggi in un paio di occasioni su uno dei due bordi sono riuscito a fare la "carvata" di 180 gradi, ma poi ho affonda o o cadevo malamente. Sull'altro bordo senza speranza, non riuscivo nemmeno a curvare, cadevo sempre sul bordo sottovento, con il pericolo di cadere sulle taglienti lame del foil

La tavolina moses credo in questo non aiuti per niente, in appoggio in acqua é ingovernabile, inoltre é talmente piccola che non permette di muovere i piedi.

Mab, Calbucci, long, Ibbono o chiunque altro hfoiler, se avete qualche consiglio/trucchetto.. Vi prego illuminatemi! non c'é cosa più frustrante che cadere o dover mettere il culo in acqua ad ogni cambio bordo..

Secondo la vostra esperienza meglio imparare a tavola in acqua o direttamente sul piantone? A bassa velocità o media? Altre dritte?
Grazie x qualsiasi consiglio..

[calbuccimarco]

Premetto che la tavola che hai e' veramente piccola e non adeguata ad un cambio di piedi rapido con straps montate.
Cmq io faccio cosi...stiamo navigando di bolina stretta con la tavola inclinata e tutto il corpo fuori appesi al trapezio.Alzo pregressivamente la vela verso lo zenith,straorzando e contemporaneamente rialzandomi e raddrizzando la tavola.Appena la tavola tocca acqua e ancora a velocita' abbastanza sostenuta tiro un dowloop facendomi tirare nella prima parte dell inversione e carvando e stringendo nella seconda parte della manovra.
Con i piedi se sono a mure dx,mio piede faccio tutta la manovra con quel piede finindo in fakie e scambiano i piedi al volo sulle nuove mure alzando leggermente la vela.Se sono mure a sx cambio i piedi prima del downloop ritrovandomi gia' pronto ad alzare il piantone sulle nuove mure.
Se guardi i miei video si vede bene entrembe le strambate e non credo che uno come te ci mettera' molto a realizzarle.

ciao marco

[calbuccimarco]

[Toppy]

Bello il video!

ma resta il problema

a guardarti sembra che tu faccia girare la tavola con una normale monodirezionale. Ma a me, come a Ronny, quando vado a spingere per farla girare da la sensazione che la tavola sia su di un binario e sia impossibile farla girare

dal video vedo che metti il piede dietro praticamente sul bordo sottovento, mi viene da pensare che le nostre tavole molto strette non garantiscano la leva necessaria a farla girare.

[calbuccimarco]

Bello il video!

ma resta il problema

a guardarti sembra che tu faccia girare la tavola con una normale monodirezionale. Ma a me, come a Ronny, quando vado a spingere per farla girare da la sensazione che la tavola sia su di un binario e sia impossibile farla girare

dal video vedo che metti il piede dietro praticamente sul bordo sottovento, mi viene da pensare che le nostre tavole molto strette non garantiscano la leva necessaria a farla girare.

come gia detto la tavola stretta non aiuta,ma obbligatorio usare il dowloop e vela piccola con un buon turning

[pitu]

Nel miei pochi bordi a tavola bassa, ho strambato senza problemi tipo surfino, solo che appena arrivato toeside mi ha sputato fuori disarcionandomi.. forse perché ho caricato, come al solito, sul piede posteriore, mentre con l'hf, va tenuta comunque pressione sull'anteriore anche durante la carvata?

[pfvas]

Sabato e Domenica altra tacca sull'HF, sono un pochino depresso perchè ho raggiunto un andatura più o meno stabile in un tempo relativamente basso ma ora mi sono fermato e non riesco a progredire.
Del gruppetto di Hfoillari di zona Stefano è quello che sicuramente va meglio e ha una bella andatura stabile sia come assetto che come altezza dalla superficie.
Io invece ancora non trovo un assetto costante e soprattutto ho una postura inguardabile, spesso troppo seduta tipo tazza del cesso spesso caricata male a giudicare dall'affaticamento muscolare in certi bordi più lunghi.
Ora non sto a descrivere le problematiche anche perché sono più le cose che non vanno che quelle che vanno, speriamo di cambiare marcia e vedere un minimo di miglioramento prossimamente.

[pitu]

A chi lo dici.. io potrò ricominciare solo dopo pasqua. Di sto passo non sarò minimamente capace al FP

[Toppy]

Oggi bella giornata con l'HF

condizioni ottimali! inizialmente acqua ultraflat vento sui 7/8 nodi con lo speed 4 18 si andava a meraviglia con cinghietto tirato a metà.

Poi è cominciato ad aumentare cinghietto tutto tirato ancora si andava bene, anche se un po' pieno, quando decido di uscire per riposarmi un poco il vento misurava 13-14 nodi

qualche bordo con la TT, il vento continua a salire e monto la 12 per un'oretta poi scende di nuovo e quindi di nuovo in acqua con l'HF.

comincio a vedere progressi, nel senso che il controllo è aumentato notevolmente. Ora riesco a gestire la velocità e esplodo sempre più raramente

non ho fretta di imparare me la sto godendo tutta!

per il prossimo WE dovrebbe essere pronta la nuova tavola con volume

[MaB]

Il foil (Moses) anche con tavolina, carva su se stesso che è un piacere, quando passi al surfino ti sembra inchiodato. Ma dovete trovare il metodo, è un insieme di:
-velocità giusta, a 15 nodi non strambi, a 4 neppure
-pressione col piede dietro e rotazione di spalla/busto/bacino, guardati dietro la spalla e visualizza un turn su te stesso!
-timing con la vela, forse è troppo prematuro parlare di downloop, meglio che facciate una semplice stramba alzando/girando la tavola/richiamando decisa la vela.

Io inizialmente mi fermavo in acqua, poi buttavo la vela dall'altra parte e, tanto che mi tirava su, giravo la tavola su se stesso, come partire in toeside col surfino per intenderci..
Ovviamente per riuscire in un bordo toeside ho dovuto attendere vento un pò più consistente (10-12 nodi), poi resta da imparare il controllo della velocità e della rotta in toeside (be ready per delle facciate MOSTRUOSE!)

[pfvas]

Stessa giornata di Toppy c'ero anche io e finalmente forse comincio a vedere la luce in fondo al tunnel, infatti anche io ero con il 19 e piano piano ho cominciato a trovare il mio stance sulla tavola...non vedo l'ora di avere la mia nuova tavola.
Comunque i bordi diventano sempre più lunghi le facciate sempre meno e il divertimento sempre di più.

[miguel]

Intanto complimenti a tutti i nuovi hfoiler !

Chi è che ha voglia di raccontare il perché di abbracciare l arte del foiling ?

Un toppy o kiteron o chiunque altro ci racconta le differenze e le sensazioni diverse rispetto ad usare una race o similbrace o flyrace

Avete abbassato il vostro lowend ?

A parte mi sembra di capire che si bolina di piu come angolo e con una velocità maggiore , che si usano ali più piccole , che altro ci raccontate ?

Mi piace più leggere di sensazioni e poesia che di quale Kite o piantone ipertirato ci sia in giro ...

[Toppy]

Premesso che io non sono un "radicale"

voglio dire che mi piace fare kite in tanti modi diversi.
c'è chi parte a testa bassa con una disciplina, sia essa race piuttosto che strapless, e fa solo esclusivamente quella con qualsiasi condizione

io non sono cosi, principalmente scelgo l'attrezzatura in base alle condizioni e poi cerco sempre di fare un poco di tutto. Chi mi vede arrivare in spiaggia questo periodo mi prende per pazzo, mi porto di tutto e di più

quindi il mio "abbracciare" l'HF non è abbandonare le altre tavole.

detto ciò la poesia sta principalmente del "volare"
è una bellissima sensazione plani, se cosi si può dire, veloce senza toccare l'acqua il che vuol dire filare liscio liscio senza rumori senza che la tavola sbatta sull'acqua. E' molto molto bello, e per adesso si parla solo di fare bordi avanti e indietro nulla di più, scoprirò in futuro altre peculiarità.

al momento il massimo godimento l'ho trovato sotto i 10 nodi, anche se oggi con una quindicina e mare molto formato devo dire che non è stato affatto male

[Zitrone]

oggi a campo di mare c'era un chop da rodeo e ti ho pensato...ho detto tra me e me, pensa con l'hydrofoil che figata...sto chop neanche lo senti

[MaB]

Miguel, è una sensazione. Per come giri tu, un foil che non abbia high-end raggiungibile facilemente ti si addice meglio. Fine delle botte sul chop, la bolina..la tiri solo per uscire il primo bordo, anche in UULW, poi ti rilassi ed inizi a correre, tanto l'angolo c'è, quando vuoi risali.
A me di fare il fristail con un metro di lame sotto nno interessa molto, mi interessa uscire in giornate classic-nostrane A PALLA, navigando come un motoscafo ma senza rumori, come andare sul ghiaccio. La concentrazione è necessaria ma fa parte del divertimento.
Xme è l'evoluzione della race, che non ho mai usato con vento forte o mare formato, per quello c'è il surfino.
non ti nascondo che mi piacerebbe uscire anche con vento sostenuto, l'ho fatto con un pò d'onda ed è divertente.
Quando vuoi provare, fammi un fischio!

[carlvader]

Ciao a tutti. Giorni fa dal mio home spot è passato il buon Stefano (di cui non ricordo il nick del forum) e con il suo Hydro Moses ed ala ASV da 14 mt. si è messo a navigare in lungo ed in largo strambando nei cambi bordo giusto mentre testavo l’Ozone Zephyr 2013/14 accoppiato alla Nugget 5,5.

Ovviamente oggi volevo raccontarvi della mia prima esperienza con quell’aggeggio infernale chiamato hydrofoil. Si tratta di un Moses di seconda mano che, per questa prima occasione, ho accoppiato al kite Speed 4 Lotus 15. Misuro il vento prima di entrare in acqua, il responso anemometrico è 8/11,5.....perfetto per questa mia prima sortita. Ovviamente indosso l’helmet e l’impact vest.

Finalmente entro in acqua. Il fondale, nel primo tratto, è piuttosto basso sono così costretto a trascinare l’hydro in body drag. Per il primo tentativo di partenza resetto la mente e camcello tutto quello che avevo letto ed ascoltato in proposito, cercando di concentrarmi solo sullo spunto in partenza. Ok, inserisco entrambi i piedi nelle straps (che avevo lasciato molto larghe) e dopo aver posizionato la tavola parallela all’acqua la immergo e potenzio l’ala. Riesco a partire ma nella fase di risalita dell’ala cado. Dopo aver replicato una serie di cadute piuttosto simili cerco di ragionare. Innanzi tutto non posso fare a meno di notare che sto partendo al gran lasco e che forse picchio troppo l’ala tanto che la fase di risalita pare sfasata rispetto ai tempi di reazione della tavola. Insomma è come se il trasferimento dell’energia subisca una sorta di lag.

Eccomi di nuovo pronto per l’ennesimo tentativo. Questa volta preferisco partire con la tavola posta esattamente al traverso. Potenzio lo Speed evitando di abbassarlo troppo e.........cavolo ci siamo!!!! Inizio a planare e, mano a mano che prendo velocità, la tavola inizia ad alzarsi; si alza, si alza fino a che faccio un botto clamoroso cadendo di lato ed in avanti. Qui c’è poco da ragionare, troppa potenza ed ala probabilmente fatta volare ad un angolo errato. Nel frattempo il vento aumenta. Nel tentativo successivo alzo parecchio l’ala e, dopo l’abbrivio, la depotenzio subito moltissimo concentrandomi anche sulla posizione del corpo, più eretta. Il Moses vuole bolinare e lo assecondo subito.

Ad un certo punto, dopo aver percorso un centinaio di metri con il piantone che si alza ed abbassa, provo a potenziare maggiormente l’ala lasciandola abbastanza alta e spostando il peso del corpo a poppa. Non l’avessi mai fatto. Il foil esce dall’acqua e faccio un bel botto. Ripenso ai back looping altissimi che faceva Brett Lickle a Kanaha....con l’Hydro si può saltare eccome!

Incredibilmente dopo la caduta osservo l’area di lancio, non solo non sono scaduto ma ho anche guadagnato spazio sopravento! Il bordo di rientro (mure a sinistra) risulterà inizialmente difficile ma dopo quattro tentativi riesco a navigare cercando però di mantenere il tiro dell’ala al minimo ed il peso del corpo abbastanza eretto ed in avanti. Direi che uno degli errori più marchiani che si possono commettere è quello di non depotenziare l’ala e di abbassarla inclinando il corpo all’esterno e verso poppa.

A termine session sono raggiante. Avevo previsto di uscire almeno tre volte prima di combinare qualcosa con il Moses ed invece eccomi qui approdare esattamente davanti al club velico con la consapevolezza che l’apprendimento di questa branca del kiteboarding richiederà meno tempo del previsto.
In questa prima sortita due fattori mi hanno probabilmente aiutato a bruciare le tappe. Innanzi tutto la mia enorme esperienza con la Flyrace, questa tavola ha alcune distanti similarità con l’hydrofoil, la deriva centrale lavora quasi come un piantone ed anche la stance, soprattutto al gran lasco è vagamente simile. Poi l’ala. Lo Speed 4 15 non mi è mai caduto anche commettendo gli errori peggiori che, ovviamente, si sono tramutati in cadute piuttosto rovinose.

Sensazioni? Fantastiche. Nei momenti nei quali la tavola si alza sull’acqua si avverte il silenzio assoluto, l’ala può essere portata con due dita e la potenza necessaria per navigare è davvero ridotta. Sembra di viaggiare alti sull’acqua a bordo di una nuvoletta. Ho avuto la netta sensazione che con un 12 mi sarei trovato nettamente meglio poichè avrei evitato di gestire la extra potenza generata dal 15. Il vento nella parte centrale della session, misurato da un mio amico, aveva raggiunto i 13 nodi.

Immagino che in un futuro più o meno prossimo e con la inevitabile progressione in questa disciplina su acqua piatta e poco vento (....ma non solo, temo) userò solo l’Hydrofoil disfandomi delle tavole race e freerace che attualmente posseggo. Almeno questa è la sensazione.
Aloha and Godspeed

[carlvader]

...

[MaB]

Grande Carl!!!

[carlvader]

Grazie Mab ma credimi senza aver letto mille volte quello che hai riportato con altri utenti del forum non avrei avuto neanche lontanamente le giuste basi e motivazione. A Maui parlavo spesso di hydrofoil con alcuni big ma ovviamente il tutto andava riferito alla realtà hawaiiana che è ben distante dalla nostra. Quindi un sentito grazie per ciò che tu ed altri siete riusciti emozionalmente e tecnicamente a trasmettermi.
Aloha and Godspeed