ma poi non c'è solo l'aspetto della "domanda e dell'offerta" (che comunque dai tempi di Adam Smith ad oggi rimane la regola principale nel determinare il prezzo di un bene) da considerare riguardo il problema dell'aumento dei prezzi. Oggi si aggiunge un aspetto del tutto nuovo e peculiare che a mio avviso rappresenta una delle follie più assurde del mercato moderno: la crescita!
Non sono certo un economista o simili e non sono convinto di aver capito fino in fondo quello di cui sto per parlare (anzi!) ma ci provo comunque (ho scritto molto ma chissenefrega tanto dei prezzi dei pump se ne parla 1 mese si ed 1 no
![ahahah : ahahah :](./images/smilies/ahahah.gif)
):
Oggi è considerata "in salute" un'azienda non solo che fa utili, ma che "cresce".
Facciamo un esempio banale: se North ogni anno vende 100 kite e le spese che deve sostenere per produrli, le materie prime, gli stipendi dei dipendenti, più il marketing, le tasse ecc vengono coperte con la vendita di 70 kite, l'utile di north sono 30 kite.
North a questo punto sarebbe un'azienda assolutamente in salute in quanto i suoi dipendenti ricevono lo stipendio regolarmente tutti i mesi, i capoccioni hanno lo yacht e la villa con piscina, ci sono quattrini per investire nell'innovazione dei prodotti e tutto fila come dovrebbe...
ma...poniamo che ogni anno north continui a vendere gli stessi 100 kite. l'azienda é sempre in attivo, i dipendenti percepiscono il regolare salario, i dirigenti girano in Q7, i prodotti sono innovativi ed all'avanguardia ecc, ma c'è un problema gravissimo: l'azienda non cresce!
poniamo (condizione assolutamente drammatica per il mercato moderno) che l'anno successivo north venda 99 kite. 29 kite di utile sono cmq assolutamente sufficienti a garantire il salario dei dipendenti ed il mantenimento dello yacht dei capoccioni, l'azienda é in salute, ma il fatturato é calato dell'1%; non c'è crescita anzi peggio ancora l'azienda é in recessione.
Questo é gravissimo, inaccettabile, insostenibile.
Mentre é buono, utile, sostenibile, auspicabile per quella che é la parte "economica" di una azienda (la cosiddetta "economia reale": lavoratori e dirigenti) fintantoché gli utili ci sono e sono elevati, una stagnazione (non crescita) o peggio ancora recessione é deleteria per la parte "finanziaria" di un azienda: diminuzione di valore delle azioni e dei titoli, fuga di azionisti ed investitori ecc (la cosiddetta "finanza" in parole povere gli avvoltoi che ci marciano e speculano sul valore di un'azienda e dei suoi prodotti)
oggi l'economia é nelle mani della finanza;
ma non perchè la finanza sia utile...perché la finanza ha un potere enorme, ha bisogno dell'economia per sopravvivere e non la molla neanche per sogno;
la finanza é come un cancro che non si riesce ad estirpare; per mantenere i suoi profitti (interessi sui titoli, plusvalenze sulla vendita di azioni ecc) l'economia di una determinata azienda deve essere sempre in crescita. altrimenti gli azionisti fuggono e con loro i loro capitali, il valore delle azioni cala sotto il livello del pavimento e l'azienda resta senza il becco di un quattrino. é questo il ricatto della finanza nei confronti delle aziende. le aziende (tutte) hanno bisogno della finanza (le banche) per mantenere la capacità di fare investimenti. ma poi non se ne riescono più a liberare perché per ripagare gli interessi il valore dell'azienda deve aumentare di continuo e si innnesca come un circolo vizioso in cui economia e finanza prosperano reciprocamente a braccetto ma solo a patto che: ci sia crescita!
se io speculatore (che non lavoro e non faccio un c***o tutto il giorno) che ho la fortuna di avere tanti soldi da spendere (o addirittura la fortuna che le banche centrali mi prestino i soldi a costo zero, ma non entriamo in questo discorso
![Evil : Evil :](./images/smilies/icon_evil.gif)
) e il cuore e la sensibilità di un drago sputafuoco a tre teste e voglio guadagnare e mantenere la mia posizione di privilegiato e nullafacens, l'unico modo che ho per farlo, è quello di comprare in gran quantità azioni a 10 e rivenderle l'anno dopo a 11; ma il giochino mi riesce solo l'azienda cresce. se l'azienda non cresce o cala il fatturato, il valore della mia azione cala ad 8 ed io resto fregato e col cerino in mano e ci rimetto i miei capitali. l'azienda stessa ha bisogno di me speculatore e dei miei capitali per poter fare investimenti e rimanere competitiva, per cui farà di tutto per crescere e mantenersi appetibile per me speculatore , che non lavoro e non faccio un c***o tutto il giorno, ma ho tanti soldi da investire : é un circolo vizioso infernale.
Non importa quindi, che north venda ogni anno 30, 29, 31, 32, 28, 27 kite di utile e si mantenga in attivo ed in salute ma deve vendere (per forza) 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37 kite di utile altrimenti non c'è crescita, il giochino si interrompe ed é un dramma tremendo.
è il "paradosso della crescita": deve essere "infinita"; non basta essere in attivo e fare utili. ma devo farlo ogni anno un tantino di più...all'infinito!
Oggi un'azienda può fallire non solo se non fa utili...ma anche se non cresce; non é assurdo?
ed allora come fa North a crescere all' infinito di anno in anno e sopravvivere e mantenersi in salute e competitiva tenendo conto che i kite che vende sono sempre più o meno quei 100 anzi in tempo di crisi ne ha venduti anche di meno?
facendo pagare gli stessi merdosissimi 100 kite ogni anno qualcosa di più!
![censored : censored :](./images/smilies/censored.gif)