Bentrovati a tutti. Presto entrerò a far parte anche io della vostra banda di eunuchi, ovvero quelli che compensano la scarsa virilità mediante l'utilizzo di lunghi piantoni.
Dopo il mio recente battesimo (tre orette allo scorso FP, con la combo più facile che mi è capitata sotto mano: fatty con una strap a prua e nessuna a poppa + piantone RLB 90, + soul 12 + vento medio e cioppetto), ho deciso che la cosa si poteva anche fare, e sono in attesa del mio primo hydro (T40 carbon + silente + HP560).
Mentre lo aspetto, mi sono letto tutto questo thread di pippe mentali e ci tenevo a quotare qua e là e in ordine sparso qualcosina, dal mio punto di vista del super principiante con tre ore all'attivo.
Lumumba ha scritto:Poche pugnette!
In effetti pensavo peggio, ma andando in acqua con un po' di prudenza e pazienza, con attrezzatura facile, si ottengono più soddisfazioni che frustrazioni.
poldo ha scritto:si è avvantaggiati se si va in surfino strapless
Anche secondo me. Sia in partenza, per l'abitudine che ti porta a gestire tavola e vela non di forza bruta, come potresti fare con TT, sia per la sensibilità rispetto alla distribuzione dei pesi.
Kiteron e altri ha scritto:I piantoni corti non servono a una mazza
Una volta superata la sensazione strana di ritrovarti alto sull'acqua, la difficoltà che ho percepito nel tentativo di passare dal delfinamento ai primi metri di foiling è stata quella di mantenermi ad un'altezza "media"... quindi gradivo il fatto che un piantone non corto mi desse del margine.
silversurfer ha scritto:Un po' tutti gli interventi
...ma in particolare azzeccatissimo il parallelismo tra la ricerca dell'equilibrio in foiling e la sensazione di essere sullo snowboard su un cambio di pendenza... quando ho cominciato a trovare l'equilibrio, mi sono ritrovato a pensare proprio questa cosa.
un po' tutti ha scritto:Meglio iniziare con roba non troppo tirata
Devo dire che, al netto di una generale presa di confidenza con l'attrezzo, la succitata combo mi ha consentito di navigare da subito senza problemi a piantone basso (inclusa qualche strambatina, eseguita con il raggio di curvatura di una petroliera), garantendo un'iniezione di serenità che ha aiutato l'avventura.
Ovviamente malgrado le buone sensazioni avute in quella prima uscita, con il mio HP560, sono pronto a dover ricominciare da zero... ma con una consapevolezza diversa!