assetto e conduzione tips & tricks

[Soulrider]

Ovviamente attendiamo il contributo di Prof. Foil - Silversurfer e, nel frattempo, apriamo la questione con una premessa :

1) - quale posizione per il piantone ? l'asse del piantone dovrebbe "ricadere" nella prima mezzeria della strap posteriore, così da avere una "leva" tra asse/appoggio del piede posteriore ed asse del piantone di una decina di centimetri circa +/- , giusto prof ?
questo disallineamento di circa 10 cm dovrebbe consentire la corretta (teorica) distribuzione delle pressioni in andatura che vedono il piede posteriore sempre in carico e l'anteriore in continua variazione di spinta/rilascio per mantenere la quota di volo e sbandamento sopravvento.

ammesso (e non concesso ) di aver correttamente impostato i pesi, quando siamo in andatura dovremmo garantire la massima scorrevolezza al nostro areoplanino facendo in modo che il bilancio delle pressioni,( spinta dei piedi e controspinta idrodinamica del dell' areoplanino), sia il più "libero" possibile, vale a dire che essere troppo avanzati a contrastare il sollevamento ed essere troppo arretrati e tirare la front che tende a scendere, sono entrambi segnali oggettivi di mancanza di scorrevolezza quindi di effetto freno...

2) - quale posizione in andatura ? provenendo dal windsurf ho sempre commesso l'errore di tenere le gambe "a balestra" ovvero una volta in volo mantenevo l'anteriore puntata a " spingere" e la posteriore semiflessa a compensare ed il busto ruotato in andatura, braccia scariche con scarico del trapezio, tavola un pò sbandata sopravvento, ma non molto, vela ferma, ma sempre piena ......ho scoperto di sbagliare tutto ...
da una decina di uscite a questa parte ho cambiato completamente assetto : tavola più sbandata sopravvento, gambe molto flesse con anteriore leggermente più distesa e posteriore più carica, busto meno ruotato e lavoro costante (sempre di gambe) di correzione di quota e rotta cercando di "copiare" il piano d'acqua al punto da sentire nettamente le accelerazioni quando (con onda contro) passo le creste e sono sul dorso del chop....la vela è sempre più ferma con la sola accortezza di evitare di chiudere troppo sotto raffica o da soprinvelati, perchè lasciare scorrere la pressione (lasciando al balumina un po aperta) oltre un certo limite di vento paga più che chiudere il profilo alla morte....

ok....professore che ci dici, dove sbaglio, quali sono i fondamentali per il giusto assetto in conduzione ???: tiserve :

[Pilly]

Molto interessante.
Mi esprimo solo sulla vela, che va tenuta sempre più aperta possibile, ovviamente in funzione dell'andatura.
Vedo spesso persone (non solo in wingfoil) che hanno la vela troppo cazzata. Purtroppo sulla wing non si può regolare il grasso, almeno per ora.
My2Cent

[silversurfer]

scusate ma non ho capito molto, la posizione del piantone dipende da tanti troppi fattori, condivido il discorso di cazzare poco se si vuole fare angolo di bolina, cazzare un poco di più se vi vuole fare velocità, stendere le gambe, tutte due se si vuole fare velocità su acqua piatta e sbadare la tavola, se invec eil mare è mosso è difficile mantenere le gambe tese. In generale non mi sono mai messo a fare velocità quindi sono poco attento a questi assetti

[Soulrider]

Peccato, contavo sul prof.Foil...
Cmq, osservando le regate ed i video di Ghio, Rattotti e compagni si deduce la posizione del piantone..sempe " un poco" più a prua della strap posteriore,
Per quanto riguarda gli assetti, sempre dai video, si deduce che le vele sono ferme e la tavola/hydro segue il piano d' acqua....Heineken carica tantissimo il posteriore, quasi in assetto kitefoil....Cappuzzo e la Baruz sono molto piu centrati..e camminano lo stesso

[silversurfer]

l'unica cosa certa che ho capito è che per andare veloce servono front piccole da 600 max 700 cm2 e pali lunghi almeno 100 cm.

[Soulrider]

andare veloce in assoluto è un mondo, ma io non mi riferivo necessariamente alla velocità assoluta,
piuttosto era interessante capire quali sono le cose giuste da fare per far rendere al meglio l'attrezzatura...

capisco che per avere delle medie superiori ai 25 nodi non si possano usare front più grandi di 6/700, "purtroppo" però è vero anche che, pur disponendo di quelle front io non saprei sostenere quelle medie, a causa di errori o incapacità che vanno aldilà di misure e superfici

oltretutto in 12 nodi al massimo posso pretendere di viaggiare a 15/17, viste le dimensioni delle front che suo normalmente (1100/950 cmq), ma anche in questa condizione vorrei saperne sfruttare il potenziale..

forse sbaglio, ma ho sempre pensato che saper usare l'attrezzatura significa spremerne il potenziale al massimo, e quindi comprare o modificare front, stab, mast e vele nell'illusione che il solo acquisto sia sufficiente a avere quelle prestazioni non mi appartiene..

esattamente come hai scritto, sono talmente tante le variabili che non basta un dato secco (l'acquisto) a risolverle tutte ....

purtroppo uscendo sempre da solo in wing ed avendo a riferimento esclusivamente windsurf e kite ho poco riscontro e possibilità di capire dove sbaglio e come correggere impostazioni sbagliate ...

l'unica cosa che ho potuto notare è che, dopo aver corretto posizione del piantone e assetto sulla tavola, il socio con il formula non mi ha passato più ...ma potrebbe essere un suo problema di trim ....

[grandeand]

Condivido la mia esperienza.
Venendo da kitefoil freeride e anche race.
Soprattutto nel race ho una postura dove la gamba posteriore è quasi steccata e l'anteriore un po' flessa, baricentro spostato verso il piede posteriore.
Nel freeride vado con entrambe le gambe un po' flesse e in totale relax, ma angoli e velocità sono totalmente diversi.
Adesso con il Wing ( ho circa una decina di uscite) mi trovo spesso ad avere la.gamba anteriore molto tesa e la posteriore un po' flessa che spinge e avvolte per sentire più pressione sotto il piede anteriore, sposto di qualche cm il posteriore verso poppa.
Però mi sembra sempre di essere con il piede sulla piastra piantone, forse la parte verso prua.
Noto che non ho molto angolo di bolina, probabilmente la mia poca esperienza o qualcosa sul posizionamento o assetto della vela.