Prime perturbazioni e primi incidenti

un luogo dove fare due chiacchiere in amicizia
Soulrider
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Soulrider »

00gabri00 ha scritto:Mi spiace forse aver scritto una cosa del genere. Contraddittoria. Che forse nn va alla fine scritta x nn dare cattivo esempio ? Ne son consapevole. Forse da splittare in altra discussione?
.
Michi, non lo si dice dopo. Lo si deve cercar di capire prima a mio parere . Chi farà parapendio forse lo può spiegare bene , visto che in quel campo spesso nn si può scherzare. Le condizioni le puoi interpretare con buon margine. Poi come ho gia detto ,la certezza non ce lhai mai.
Su praticamente OGNI incidente c'è un errore di valutazione. Errore valutazione misto a sfortuna , in certi casi.

alzo una 5m in 35 nodi , mare over 1 metro molto formato (1 metro vero , con set molto ravvicinati basta e avanza purtroppo ) peggio se con scogli sottovento ecc... bene. Prendo coscienza della condizione e dovrei sapere a cosa vado incontro fisicamente in un wipeout. Visto che le centrifughe arrivano anche ai professionisti. Ma il problema personalmente che noto , è che ormai è la norma alzare un ala con "pilota automatico " contando sul materiale e il fatto che con il kite , se sfrutti il momento buono , con due downloop puoi ritrovarti velocemente oltre la lineup. È facile. È facile uscire in kite in generale rispetto a altri mezzi . Non nascondiamoci. Altrimenti saremmo tutti ancora al Windsurfer 1980 .


Il punto , parlando di una qualsiasi uscita wave , è cercare di nn essere frullati dall'onda in malo modo e mettersi nei casini . E sembra contradditorio , ma più fai duck dive profonda , buttandosi il più possibile giù, più risalirai veloce e nn verrai trascinato e frullato .
Ovvio che ciò nel kite , avviene quando hai già casini e ti sei svincolato (anche se fino a 0.5 m nn troppo potente io la sto iniziando a fare anche con l'ala in aria. Esperimenti )

Discorso salvagente :
Provate a mettervi un vero salvagente che sostiene (no impact vest ). E entrate con soli 0.5 m ravvicinati .Impossibile nuotare , in balia degli elementi e a ogni set venite frullati senza pietà. A questo aggiungi il fatto che , se nn abituati , inizierete a andare su diversi livelli di panico. Ecco. Forma fisica , abitudine a certe condizioni, allenamento e scelta del rischio ti dovrebbero far stare "tranquillo" anche senza salvagente. E se mai , sapendo di nn averlo , andare lontani ben prima del limite massimo delle proprie forze x riuscire a tornare a riva.

Personalmente negli ultimi due anni , avvicinato al surf da onda, più parlo con quello bravi , più capisco che il vero allenamento è stare in acqua , prendere gradualmente onde in testa , avere una capacità di reagire al wipeout positiva, fiato esercizi mirati a secco e buona ottima condizione fisica . e il tutto va davvero ponderato gradualmente. Non ci si può inventare dei Kelly Slater in quel campo per fortuna. Il fisico cede sicuramente prima . E in condizioni più toste , se non sei all'altezza, lo scopri velocemente.
Detto questo , le duck dive , anche senza tavole bisogna saperle fare. E vi assicuro che 1.5 metri veri dovrebbero far spaventare un buon 80 % dei surfisti . È tanta roba. Spesso leggo di uscite con altezze d'onda improponibili. A patto che i metri dichiarati siano davvero reali , ovvio che ci puoi uscire . Nessuno te lo vieta. Ma la domanda da farsi prima di uscire : se mi mangia , riuscirò a gestire il wipeout ?
quoto il pensiero e concordo con l'approssimazione che i kiters oggi ed i windsurfisti prima, davano ( io per primo) alla preparazione per le condizioni che tutti cerchiamo ....vento forte ed onde formate

gabri dice molto bene ..un onda di 1 metro vero è tanta roba se ci coglie impreparati o se si associa ad un po di sfiga...

io sto approcciando al surf da onda ....e dopo solo due wend di frullate negli schiumotti di 50 cm, intanto ho migliorato molto la reazione all'apnea e soprattutto ho preso coscienza dei miei intollerabili limiti fisici ....sono nato al mare, vado in acqua in tutti i modi da quando ho 5 anni ..a 53 devo reimparare molte cose del nuoto e della mia acquaticità ...

meglio tardi ....

Consiglio a tutti la visione di Chasing Mavericks, pellicola per niente scontata e poco americana, con dei contenuti attinentissimi a questo post....tecnicamente di alto livello.....

non spoilero ma vi anticipo che affrontare il mare e le onde, significa capire, e quindi gestire non quanto siano grandi, quella è roba che fanno tutti....ma è mandatorio (come dice il buon carlvader) avere contezza del sotto e dell'intorno ..di ciò che non si vede ..fondale, correnti, forma della costa, dinamiche complesse e per niente banali ...

che salvano la vita se si conoscno o le tolgono se si sottovalutano....

concentratevi sul pezzetto dove si parla di "tapis rulant"....

ma più di tutto sul fotogramma dove "la rinuncia" ad uscire ed ed a prendere la line-up...da parte di alcuni surfisti local è al contrario di ciò che accade spesso da noi pinguini europei... onorevole ...saggia ...piuttosto che mettere in pericolo la propria pelle per fare l'uscita della vita....

buona visione e grazie per aver aperto questo ottimo post
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manu
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da manu »

Chasing Mavericks...interessante, non l'ho visto : think : credo che rimedierò quanto prima a questa mancanza : dribbleg :

Nel frattempo ho dato una spulciata sul web per capire la trama ed ho trovato delle cose interessanti; credo che in questo caso nessun film sia tanto appropriato : Thumbup :

(da cui tutti dovrebbero trarre insegnamento : Chessygrin : )
Capture+_2019-11-27-15-01-46.png
Il protagonista (quello vero, alla cui vita il film si ispira), è morto annegato a 23 anni
Capture+_2019-11-27-15-02-33.png
L'attore principale ha rischiato di annegare durante le riprese
Capture+_2019-11-27-15-03-14.png
Si parla anche di un non precisato "infortunio" (forse lo stesso in cui ha rischiato di annegare ...o forse un altro)
Capture+_2019-11-27-15-03-55.png
Sei telecamere sono state perse (e noi che ci lamentiamo quando si smarrisce una piccola ed insignificante gopro : Chessygrin : )
Capture+_2019-11-27-15-03-33.png
Il regista è stato sostituito a causa di un ricovero per problemi cardiaci; è deceduto successivamente, nel 2016 (ammazza non è che sto film porta pure sfiga! : ahahah : )
Capture+_2019-11-27-15-04-23.png

https://tvzap.kataweb.it/news/260153/ch ... iarty/amp/

Quindi ragazzi guardatelo! E traete insegnamento! : Cry : (magari toccandovi le palle! : Frown : )

Ps - A parte queste diciamo, "sfortunate coincidenze" , credo che valga la pena guardarlo... : Wink :
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Masaccio
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Masaccio »

E' arrivato lo spoileratore : zip :

Vabbè, aggiungo link al film: https://www.raiplay.it/video/2019/07/Ch ... f141a.html
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da onlybigwaveforme »

Soulrider ha scritto:
00gabri00 ha scritto:Mi spiace forse aver scritto una cosa del genere. Contraddittoria. Che forse nn va alla fine scritta x nn dare cattivo esempio ? Ne son consapevole. Forse da splittare in altra discussione?
.
Michi, non lo si dice dopo. Lo si deve cercar di capire prima a mio parere . Chi farà parapendio forse lo può spiegare bene , visto che in quel campo spesso nn si può scherzare. Le condizioni le puoi interpretare con buon margine. Poi come ho gia detto ,la certezza non ce lhai mai.
Su praticamente OGNI incidente c'è un errore di valutazione. Errore valutazione misto a sfortuna , in certi casi.

alzo una 5m in 35 nodi , mare over 1 metro molto formato (1 metro vero , con set molto ravvicinati basta e avanza purtroppo ) peggio se con scogli sottovento ecc... bene. Prendo coscienza della condizione e dovrei sapere a cosa vado incontro fisicamente in un wipeout. Visto che le centrifughe arrivano anche ai professionisti. Ma il problema personalmente che noto , è che ormai è la norma alzare un ala con "pilota automatico " contando sul materiale e il fatto che con il kite , se sfrutti il momento buono , con due downloop puoi ritrovarti velocemente oltre la lineup. È facile. È facile uscire in kite in generale rispetto a altri mezzi . Non nascondiamoci. Altrimenti saremmo tutti ancora al Windsurfer 1980 .


Il punto , parlando di una qualsiasi uscita wave , è cercare di nn essere frullati dall'onda in malo modo e mettersi nei casini . E sembra contradditorio , ma più fai duck dive profonda , buttandosi il più possibile giù, più risalirai veloce e nn verrai trascinato e frullato .
Ovvio che ciò nel kite , avviene quando hai già casini e ti sei svincolato (anche se fino a 0.5 m nn troppo potente io la sto iniziando a fare anche con l'ala in aria. Esperimenti )

Discorso salvagente :
Provate a mettervi un vero salvagente che sostiene (no impact vest ). E entrate con soli 0.5 m ravvicinati .Impossibile nuotare , in balia degli elementi e a ogni set venite frullati senza pietà. A questo aggiungi il fatto che , se nn abituati , inizierete a andare su diversi livelli di panico. Ecco. Forma fisica , abitudine a certe condizioni, allenamento e scelta del rischio ti dovrebbero far stare "tranquillo" anche senza salvagente. E se mai , sapendo di nn averlo , andare lontani ben prima del limite massimo delle proprie forze x riuscire a tornare a riva.

Personalmente negli ultimi due anni , avvicinato al surf da onda, più parlo con quello bravi , più capisco che il vero allenamento è stare in acqua , prendere gradualmente onde in testa , avere una capacità di reagire al wipeout positiva, fiato esercizi mirati a secco e buona ottima condizione fisica . e il tutto va davvero ponderato gradualmente. Non ci si può inventare dei Kelly Slater in quel campo per fortuna. Il fisico cede sicuramente prima . E in condizioni più toste , se non sei all'altezza, lo scopri velocemente.
Detto questo , le duck dive , anche senza tavole bisogna saperle fare. E vi assicuro che 1.5 metri veri dovrebbero far spaventare un buon 80 % dei surfisti . È tanta roba. Spesso leggo di uscite con altezze d'onda improponibili. A patto che i metri dichiarati siano davvero reali , ovvio che ci puoi uscire . Nessuno te lo vieta. Ma la domanda da farsi prima di uscire : se mi mangia , riuscirò a gestire il wipeout ?
quoto il pensiero e concordo con l'approssimazione che i kiters oggi ed i windsurfisti prima, davano ( io per primo) alla preparazione per le condizioni che tutti cerchiamo ....vento forte ed onde formate

gabri dice molto bene ..un onda di 1 metro vero è tanta roba se ci coglie impreparati o se si associa ad un po di sfiga...

io sto approcciando al surf da onda ....e dopo solo due wend di frullate negli schiumotti di 50 cm, intanto ho migliorato molto la reazione all'apnea e soprattutto ho preso coscienza dei miei intollerabili limiti fisici ....sono nato al mare, vado in acqua in tutti i modi da quando ho 5 anni ..a 53 devo reimparare molte cose del nuoto e della mia acquaticità ...

meglio tardi ....

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che salvano la vita se si conoscno o le tolgono se si sottovalutano....

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buona visione e grazie per aver aperto questo ottimo post
Si ma è un film ma poi nella vita di tutti i giorni va sempre diversamente.....un pò come l'obbligo del giubbotto di salvataggio ma poi vai in giro per gli spot e non ce l'ha mai nessuno.....comunque rispetto ai surfisti da onda noi kiter abbiamo il grosso vantaggio di essere vincolati ad un aquilone che ci è sempre di grandissimo aiuto a scappare dalle situazioni difficili....i surfisti da onda invece diventano bravi a suon di prendersi onde in testa
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da maddy »

onlybigwaveforme ha scritto:....comunque rispetto ai surfisti da onda noi kiter abbiamo il grosso vantaggio di essere vincolati ad un aquilone che ci è sempre di grandissimo aiuto a scappare dalle situazioni difficili....i surfisti da onda invece diventano bravi a suon di prendersi onde in testa
hai messo un SEMPRE di troppo

Anche per scherzo volendo ma occhio agli scherzi
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da onlybigwaveforme »

maddy ha scritto:
onlybigwaveforme ha scritto:....comunque rispetto ai surfisti da onda noi kiter abbiamo il grosso vantaggio di essere vincolati ad un aquilone che ci è sempre di grandissimo aiuto a scappare dalle situazioni difficili....i surfisti da onda invece diventano bravi a suon di prendersi onde in testa
hai messo un SEMPRE di troppo

Anche per scherzo volendo ma occhio agli scherzi
chiedo venia, doveva essere così......" ci è sempre di aiuto se in controllo"......
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da grandeand »

Rafazzi...ho visto il filmmmm....
spettacolare....
condizioni da brividi.
La forza dirompente della natura.
Bello davvero.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da manu »

Il potere della fibra.... : Cry :

A casa mia una manciata di mega li deve portare il carretto trainato dai buoi : shake :

Pensa che pensavo di comprare di dvd : Cry :

: ahahah :
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da ErPiotta71 »

grandeand ha scritto:Rafazzi...ho visto il filmmmm....
Azz, già trasmesso ? ? ? : Sad : : Sad : : Sad : : Sad : : Sad : : Sad :

Lo voglio vedereeeeeeeee . . . però coi sottotitoli
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Soulrider »

onlybigwaveforme ha scritto:
Soulrider ha scritto:
00gabri00 ha scritto:Mi spiace forse aver scritto una cosa del genere. Contraddittoria. Che forse nn va alla fine scritta x nn dare cattivo esempio ? Ne son consapevole. Forse da splittare in altra discussione?
.
Michi, non lo si dice dopo. Lo si deve cercar di capire prima a mio parere . Chi farà parapendio forse lo può spiegare bene , visto che in quel campo spesso nn si può scherzare. Le condizioni le puoi interpretare con buon margine. Poi come ho gia detto ,la certezza non ce lhai mai.
Su praticamente OGNI incidente c'è un errore di valutazione. Errore valutazione misto a sfortuna , in certi casi.

alzo una 5m in 35 nodi , mare over 1 metro molto formato (1 metro vero , con set molto ravvicinati basta e avanza purtroppo ) peggio se con scogli sottovento ecc... bene. Prendo coscienza della condizione e dovrei sapere a cosa vado incontro fisicamente in un wipeout. Visto che le centrifughe arrivano anche ai professionisti. Ma il problema personalmente che noto , è che ormai è la norma alzare un ala con "pilota automatico " contando sul materiale e il fatto che con il kite , se sfrutti il momento buono , con due downloop puoi ritrovarti velocemente oltre la lineup. È facile. È facile uscire in kite in generale rispetto a altri mezzi . Non nascondiamoci. Altrimenti saremmo tutti ancora al Windsurfer 1980 .


Il punto , parlando di una qualsiasi uscita wave , è cercare di nn essere frullati dall'onda in malo modo e mettersi nei casini . E sembra contradditorio , ma più fai duck dive profonda , buttandosi il più possibile giù, più risalirai veloce e nn verrai trascinato e frullato .
Ovvio che ciò nel kite , avviene quando hai già casini e ti sei svincolato (anche se fino a 0.5 m nn troppo potente io la sto iniziando a fare anche con l'ala in aria. Esperimenti )

Discorso salvagente :
Provate a mettervi un vero salvagente che sostiene (no impact vest ). E entrate con soli 0.5 m ravvicinati .Impossibile nuotare , in balia degli elementi e a ogni set venite frullati senza pietà. A questo aggiungi il fatto che , se nn abituati , inizierete a andare su diversi livelli di panico. Ecco. Forma fisica , abitudine a certe condizioni, allenamento e scelta del rischio ti dovrebbero far stare "tranquillo" anche senza salvagente. E se mai , sapendo di nn averlo , andare lontani ben prima del limite massimo delle proprie forze x riuscire a tornare a riva.

Personalmente negli ultimi due anni , avvicinato al surf da onda, più parlo con quello bravi , più capisco che il vero allenamento è stare in acqua , prendere gradualmente onde in testa , avere una capacità di reagire al wipeout positiva, fiato esercizi mirati a secco e buona ottima condizione fisica . e il tutto va davvero ponderato gradualmente. Non ci si può inventare dei Kelly Slater in quel campo per fortuna. Il fisico cede sicuramente prima . E in condizioni più toste , se non sei all'altezza, lo scopri velocemente.
Detto questo , le duck dive , anche senza tavole bisogna saperle fare. E vi assicuro che 1.5 metri veri dovrebbero far spaventare un buon 80 % dei surfisti . È tanta roba. Spesso leggo di uscite con altezze d'onda improponibili. A patto che i metri dichiarati siano davvero reali , ovvio che ci puoi uscire . Nessuno te lo vieta. Ma la domanda da farsi prima di uscire : se mi mangia , riuscirò a gestire il wipeout ?
quoto il pensiero e concordo con l'approssimazione che i kiters oggi ed i windsurfisti prima, davano ( io per primo) alla preparazione per le condizioni che tutti cerchiamo ....vento forte ed onde formate

gabri dice molto bene ..un onda di 1 metro vero è tanta roba se ci coglie impreparati o se si associa ad un po di sfiga...

io sto approcciando al surf da onda ....e dopo solo due wend di frullate negli schiumotti di 50 cm, intanto ho migliorato molto la reazione all'apnea e soprattutto ho preso coscienza dei miei intollerabili limiti fisici ....sono nato al mare, vado in acqua in tutti i modi da quando ho 5 anni ..a 53 devo reimparare molte cose del nuoto e della mia acquaticità ...

meglio tardi ....

Consiglio a tutti la visione di Chasing Mavericks, pellicola per niente scontata e poco americana, con dei contenuti attinentissimi a questo post....tecnicamente di alto livello.....

non spoilero ma vi anticipo che affrontare il mare e le onde, significa capire, e quindi gestire non quanto siano grandi, quella è roba che fanno tutti....ma è mandatorio (come dice il buon carlvader) avere contezza del sotto e dell'intorno ..di ciò che non si vede ..fondale, correnti, forma della costa, dinamiche complesse e per niente banali ...

che salvano la vita se si conoscno o le tolgono se si sottovalutano....

concentratevi sul pezzetto dove si parla di "tapis rulant"....

ma più di tutto sul fotogramma dove "la rinuncia" ad uscire ed ed a prendere la line-up...da parte di alcuni surfisti local è al contrario di ciò che accade spesso da noi pinguini europei... onorevole ...saggia ...piuttosto che mettere in pericolo la propria pelle per fare l'uscita della vita....

buona visione e grazie per aver aperto questo ottimo post
Si ma è un film ma poi nella vita di tutti i giorni va sempre diversamente.....un pò come l'obbligo del giubbotto di salvataggio ma poi vai in giro per gli spot e non ce l'ha mai nessuno.....comunque rispetto ai surfisti da onda noi kiter abbiamo il grosso vantaggio di essere vincolati ad un aquilone che ci è sempre di grandissimo aiuto a scappare dalle situazioni difficili....i surfisti da onda invece diventano bravi a suon di prendersi onde in testa
io mi riferivo alla storia vera dalla quale è tratto il film, jay è davvero morto in circostanze non chiarissime.
e pur essendo un surfer oggettivamente dotato e qualificato, durante una immersione qualcosa non ha funzionato, oppure il cervello ha fatto Click/tilt/gameover/bug.......

allenarsi, per noi, non è tanto una questione di ipertrofismo, quanto di riserva di lucidità in circostanze critiche ed oltre il nostro controllo

e la natura, non è mai sotto il nostro controllo....

mi padre ( velista, infanzia in un cantiere navale) quando rientravo dalle
prime uscite in windsurf suoleva dirmi: ah sei qui, nemmeno oggi il mare si è accorto di te ....?
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da maddy »

Grazie per la notevole citazione

Per me un' anteprima

Notevole
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da grandeand »

Soulrider ha scritto: mi padre ( velista, infanzia in un cantiere navale) quando rientravo dalle
prime uscite in windsurf suoleva dirmi: ah sei qui, nemmeno oggi il mare si è accorto di te ....?
Wauuu...bellissima citazione...
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Gianvi »

Buonasera a tutti ... quanto tempo !!!!
visto che il buon Toppy mi ha tirato in mezzo con la frase iniziale, vi assicuro che se vi fate questa domanda ogni volta prima di alzare un kite o di andare a sciare o di fare un salto in bici ... bene, sicuramente qche ShitMoment in meno e' assicurato.
Poi la sfiga e' sempre presente di sicuro ma vedo da sempre un enormità di pressapochismo nel nostro mondo.
in 35 nodi io alzo una 5, se alzo una 9 per salti stellari SO' che rischio il triplo rispetto ad alzare una 5.
In 35 nodi io alzo solo quando so' che alzo ed esco, non che devo stare in spiaggia ad aspettare con ala allo zenith che Toppy rientri o Gabri che surfando l' onda mette il kite in zona di partenza.
in 35 nodi rientro e quando sono ancora in acqua atterro il kite in mani sicure e mai esco, ala zenith, bevo, sigaretta e poi atterro: cio' oltre a portare a grandi rischi, obbliga chi deve rientrare o a uscire un sacco di problemi.
Ricordo anche che se da 10 si passa a 20 in una raffica, e' una cosa almeno un po' gestibile, ma da 35 a 45 si vola via se non si ha attrezzatura adatta e si sa quello che si deve fare.
Comunque non servono i 40 ruggenti per rischiare la pelle, bastano gli zero ruggenti.
successo a me questa estate una storia come in romagna, giusto per farvi capire che nessuno e' immortale e anche se calcoli tutto, non puoi prevedere tutto, puoi solo cercare in tutti i modi di prevenire.
surfino, 7mq ok, onde sui 2 metrozzi, baia dove si srotolano, scendi downwind surfando finisci vicino alla spiaggia e poi bolina verso il largo(tanto) per recuperare la zona di partenza sulla spiaggia o risurfare.
il vento cala un po' ma plano tranquillo, strambata a riva e vedo un nuvolone SOTTOVENTO che 10 minuti prima non c'era. penso quasi di rientrare a terra subito senza bolinare e tornare a piedi lungo la spiaggia, ma vedo altri fuori che planano e ok, inizio il bordo verso il largo per rientrare sopravvento come avevo sempre fatto.
nel momento che al largo mi preparo a strambare, vento 0 di colpo e kite in acqua a 2 o 3 km da riva. ottimo penso, sto giro chissa' la corrente dove mi porta e ciaone al Gianvi. in piu' dopo 5 minuti comincia un refolino da terra verso il largo e li' ho detto Ciaone !!! . ma recupero il kite, leash alla tavola e comincio a nuotare verso riva che la vedi li' ... ma rimane sempre li.
da terra altri erano riusciti a rientrare per fortuna e sono venuti a prenderci in barca, se no magari ero ancora li a galleggiare nell' Oceano Indiano : Hurted : : PirateCap :
Tutto quello che ho scritto sopra, visto che ITA mi ha additato a extreme snowkiter del Sempione : Chessygrin : : ahahah : : ahahah : :
se vado e' perche' reputo che si possa andare, non tanto per il vento ma sopratutto per le valanghe, sempre con Arva e Airbag e nonostante tutto molte volte i passaggi che fai 1000 volte, quel giorno li arrivi e torni indietro.
Ascoltate la vocina dentro di voi, sempre.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da onlybigwaveforme »

Gianvi ha scritto:Buonasera a tutti ... quanto tempo !!!!
visto che il buon Toppy mi ha tirato in mezzo con la frase iniziale, vi assicuro che se vi fate questa domanda ogni volta prima di alzare un kite o di andare a sciare o di fare un salto in bici ... bene, sicuramente qche ShitMoment in meno e' assicurato.
Poi la sfiga e' sempre presente di sicuro ma vedo da sempre un enormità di pressapochismo nel nostro mondo.
in 35 nodi io alzo una 5, se alzo una 9 per salti stellari SO' che rischio il triplo rispetto ad alzare una 5.
In 35 nodi io alzo solo quando so' che alzo ed esco, non che devo stare in spiaggia ad aspettare con ala allo zenith che Toppy rientri o Gabri che surfando l' onda mette il kite in zona di partenza.
in 35 nodi rientro e quando sono ancora in acqua atterro il kite in mani sicure e mai esco, ala zenith, bevo, sigaretta e poi atterro: cio' oltre a portare a grandi rischi, obbliga chi deve rientrare o a uscire un sacco di problemi.
Ricordo anche che se da 10 si passa a 20 in una raffica, e' una cosa almeno un po' gestibile, ma da 35 a 45 si vola via se non si ha attrezzatura adatta e si sa quello che si deve fare.
Comunque non servono i 40 ruggenti per rischiare la pelle, bastano gli zero ruggenti.
successo a me questa estate una storia come in romagna, giusto per farvi capire che nessuno e' immortale e anche se calcoli tutto, non puoi prevedere tutto, puoi solo cercare in tutti i modi di prevenire.
surfino, 7mq ok, onde sui 2 metrozzi, baia dove si srotolano, scendi downwind surfando finisci vicino alla spiaggia e poi bolina verso il largo(tanto) per recuperare la zona di partenza sulla spiaggia o risurfare.
il vento cala un po' ma plano tranquillo, strambata a riva e vedo un nuvolone SOTTOVENTO che 10 minuti prima non c'era. penso quasi di rientrare a terra subito senza bolinare e tornare a piedi lungo la spiaggia, ma vedo altri fuori che planano e ok, inizio il bordo verso il largo per rientrare sopravvento come avevo sempre fatto.
nel momento che al largo mi preparo a strambare, vento 0 di colpo e kite in acqua a 2 o 3 km da riva. ottimo penso, sto giro chissa' la corrente dove mi porta e ciaone al Gianvi. in piu' dopo 5 minuti comincia un refolino da terra verso il largo e li' ho detto Ciaone !!! . ma recupero il kite, leash alla tavola e comincio a nuotare verso riva che la vedi li' ... ma rimane sempre li.
da terra altri erano riusciti a rientrare per fortuna e sono venuti a prenderci in barca, se no magari ero ancora li a galleggiare nell' Oceano Indiano : Hurted : : PirateCap :
Tutto quello che ho scritto sopra, visto che ITA mi ha additato a extreme snowkiter del Sempione : Chessygrin : : ahahah : : ahahah : :
se vado e' perche' reputo che si possa andare, non tanto per il vento ma sopratutto per le valanghe, sempre con Arva e Airbag e nonostante tutto molte volte i passaggi che fai 1000 volte, quel giorno li arrivi e torni indietro.
Ascoltate la vocina dentro di voi, sempre.

Mah io sono dell'idea che una 5 fuori controllo è pericolosa come una 9 fuori controllo, per cui mi concentrerei poco sulla misura dell'ala rapporta al vento sopratutto in virtù del fatto che degli incidenti che si parlava, se non erro uno è accaduto a riva per un CL uscito dal gancio e l'altro per una persona rimasta in mezzo al mare a nuotare......parlando dell'andersela a cercare, anche navigare a 2 o 3km da riva rientra nelle condizioni di pressapochismo, po a voglia a dare la colpa al vento che è calato
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Gianvi »

Forse non hai capito che io uso una 5 in controllo quando altri usano le 9 fuori controllo.
se la mia 5 va' fuori controllo .... io prima sono a controllare che il bicchiere di birra o di prosecco sia pieno ....
riguardo a navigare lontano da riva, il pressapochismo non c'e' visto che non conosci lo spot.
puo' succederti tranquillamente al lago di Como che rimani tra Dervio e Lumin e buon bagno, a meno che si arino le spiaggie saltando sui piantoni.
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da onlybigwaveforme »

Gianvi ha scritto:Forse non hai capito che io uso una 5 in controllo quando altri usano le 9 fuori controllo.
se la mia 5 va' fuori controllo .... io prima sono a controllare che il bicchiere di birra o di prosecco sia pieno ....
riguardo a navigare lontano da riva, il pressapochismo non c'e' visto che non conosci lo spot.
puo' succederti tranquillamente al lago di Como che rimani tra Dervio e Lumin e buon bagno, a meno che si arino le spiaggie saltando sui piantoni.
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L'andare fuori controllo si riferisce a sempre a una serie di concause, raramente alla misura di kite utilizzata per cui che tu sia con una 5 o con una 9 farebbe molta poca differenza....come avrai potuto leggere uno si è fatto male in spiaggia in fase di lancio con una 7......
Il pressapochismo è riferito al navigare a 2-3km da riva indipendentemente dallo spot in cui ci si trova, sapendo benissimo che se dovesse succedere qualcosa devi per forza di cose contare sugli altri e non solo sulle tue capacità.....Se ti succede a Dervio come hai detto te nuoti ed è comunque pressapochismo.....se ti succede a Mauritius è pressapochismo comunque sapere di non riuscire ad arrangiarsi
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Gianvi »

hai ragione, sono pressapochista...
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Zitrone »

Ciao Gianvi!!!!! Quanto tempo!!!! è bello risentirti!!!! :cipTrick:


onlybigwaveforme ... lo scopo di questo thread, o almeno quello che intendevo quando l'ho aperto, è "in generale", non riferito solo a quei due incidenti quindi ben vengano tutti i consigli e le esperienze : Wink :


Riguardo al fatto " che una 5 fuori controllo è pericolosa come una 9 fuori controllo" se mai mi dovesse succedere spero che sia una 9....non oso pensare in che uragano mi sono messo se ho una 5 fuori controllo
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Vorrei fare kite più spesso :-(
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da fabnik »

Potendo scegliere preferisco naufragare al lago che in Oceano Indiano side off.. no more.
Grazie
Vivi,come se avessero lasciato il cancello aperto !!
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da Gianvi »

fabnik ha scritto:Potendo scegliere preferisco naufragare al lago che in Oceano Indiano side off.. no more.
Grazie
Tranquillo che anche io preferirei il lago
Ma purtroppo non puoi scegliere sempre
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Re: Prime perturbazioni e primi incidenti

Messaggio da onlybigwaveforme »

Gianvi ha scritto:hai ragione, sono pressapochista...
Si ma non prenderla sul personale che ho usato la tua esperienza per parlare di un caso generale.......figuriamoci se do del pressapochista a uno che nemmeno conosco......
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